Marquez campione MotoGP, ma di brividi ne ha avuti
Marc Marquez campione del mondo della classe regina MotoGP per la quarta volta. Ma non senza brividi in gara, come è stato per tutta la magnifica stagione.
Il verdetto atteso è arrivato a Valencia, al termine di una gara però per nulla banale e nemmeno scontata. Come non scontato è stato tutto il Mondiale. Vince Dani Pedrosa, davanti a Zarco e al Cabroncito. Un Marquez che dall’alto dei suoi 21 punti di vantaggio, ha dovuto faticare oltre le aspettative per avere la meglio su Andrea Dovizioso.
Niente impresa a Valencia, ma il Dovi ci ha provato.
Il “Dovi”, che a Valencia ha cercato di vendere cara la pelle, come era logico. E ci ha provato, nonostante l’impresa fosse davvero ai limiti dell’impossibile. Ma il suo sogno iridato è terminato a quattro giri dalla fine, con una caduta che ha fatto seguito a quella del compagno di team Jorge Lorenzo.
Applausi dunque a Marc Marquez campione di questo moto mondiale, che anche a Valencia ha confermato di essere il più forte, ora anche quando servono calcoli e più equilibrio.
A Dovizioso e alla Ducati va comunque l’onore delle armi per aver reso questo Mondiale vivo fino all’ultimo. A Borgo Panigale ci potranno riprovare l’anno prossimo, dando continuità ai progressi e ai risultati raggiunti quest’anno.
Una bella stagione di alternanza.
Sul piano dei numeri, entrambi avrebbero meritato di portare a casa il titolo. Sei vittorie a testa, la testa della classifica mantenuta nella seconda parte di stagione. Momenti nei quali i due piloti si sono alternati al comando rimanendo anche appaiati, prima del GP di Phillip Island. E’ qui che la disastrosa performance del forlivese ha fatto la differenza nello sprint finale. Dovizioso si è imballato nel momento cruciale.
Annullato il primo match point in Malesia, a Valencia sarebbe servito un 12° posto di Marquez e una contemporanea vittoria del Dovi. Due combinazioni difficili da realizzare. Il pilota della Honda voleva mettere il sigillo finale con una vittoria, davanti ai propri connazionali.
Ben più di un brivido sulla schiena di Marquez.
Ma un brivido gli sarà corso lungo la schiena quando, a sei tornate dalla fine, è quasi scivolato al momento di superare Zarco in seconda posizione. Lo spagnolo riesce a tenersi in piedi con gomito e ginocchio sinistri. A terra, quasi come uno scherzo del destino, ci finiscono poco dopo le Ducati.
I giochi Mondiali si chiudono lì. Fino a quel momento, da segnalare l’ottimo passo di Pedrosa. Ancora una volta in evidenza la performance di Zarco, che ha provato a prendersi il primo successo in MotoGP. Il francese del team Tech III, senz’altro la rivelazione stagionale, si è infilato tra le due Honda finendo al comando. A quel punto Marquez sceglie saggiamente di non forzare, mentre alle sue spalle Lorenzo decide di non fare sconti al compagno in lotta per il titolo.
Poi, i tre brividi che decidono corsa e Mondiale. Prima il Cabroncito riesce a salvarsi da una caduta che avrebbe rimescolato le carte con il Dovi a quel punto rientrato in zona podio. Poi Lorenzo va lungo su una curva e termina la sua corsa nella ghiaia. Il ritiro di Por Fuera si rivela purtroppo un’effimera illusione per il forlivese, che lo imita il giro successivo. Mentre Marquez può finalmente tirare un sospiro di sollievo, a contendersi la vittoria sono Pedrosa e Zarco, con lo spagnolo che la spunta confermando il proprio feeling sul circuito di Valencia (con questa sono 7 le vittorie conquistate in carriera).
Finito il riposo si attende un altro Rossi.
Opaca la prova di Valentino Rossi, 5° e superato in classifica generale da Pedrosa. Delude Maverick Vinales, soltanto 12° al termine di un’annata in generale con pochi sorrisi per le Yamaha. Ottima invece la prestazione delle Suzuki, con Alex Rins che si piazza ai piedi del podio e Andrea Iannone in sesta posizione.
Festeggia così il suo poker di trofei nella classe regina e ben sei in totale il Marquez campione. Archiviata l’ultima gara, la MotoGP si concede un periodo di riposo dopo aver regalato ai suoi appassionati un campionato bello ed esaltante fino all’ultima curva.
MotorAge.it – Andrea Sicuro
Dovizioso è stato comunque il vincitore “morale”