Dopo due mesi complicati ecco il risveglio Ferrari, che in qualche modo fa tornare un po’ di sereno a Maranello. Almeno per l’onore, visto che i titoli sono già nella bacheca Mercedes.
La Ferrari è tornata a vincere nel Gran Premio F1 di Interlagos, in Brasile, spezzando un digiuno che durava ormai da sette gare. Le tappe in cui il team del Cavallino ha mostrato la versione peggiore di sé, gettando via un Mondiale che prima della pausa estiva sembrava più che possibile.
Con il titolo già in cassaforte, Re Hamilton si esibisce in una grande rimonta.
La quinta vittoria della stagione per le Ferrari. Vale non soltanto per le statistiche il successo di Sebastian Vettel, perché dà il senso di una monoposto finalmente combattiva e pronta a ridare l’assalto al Mondiale nel 2018. Entrambe battute le Mercedes, con Bottas finito alle spalle del tedesco sulla Rossa e il neo campione Hamilton quarto dopo un’incredibile rimonta. Il risveglio Ferrari trova sul podio anche l’altro ferrarista, Kimi Raikkonen.
Il titolo della stagione è ormai custodito nella cassaforte di Lewis Hamilton, che a Interlagos ha dimostrato di non indossare per caso la corona iridata. Relegato in fondo della griglia dopo essere andato a muro durante le qualifiche, il pilota britannico decide di partire dalla pit lane e si rende protagonista di un recupero costante. Decimo dopo soli dieci giri, alla ventunesima tornata il Re Nero supera anche Alonso e Massa e si ritrova in quinta posizione a 18” da Vettel.
Il ferrarista tedesco, pronti via, brucia subito il poleman Bottas con il compagno di team Raikkonen a completare la zona podio. Dietro succede di tutto. La Safety Car fa subito il suo ingresso per l’incidente occorso a Ricciardo, che va in testacoda dopo un contatto tra Magnussen e Vandoorne. Entrambi costretti al ritiro. Stessa sorte per Ocon, toccato da Grosjean che viene penalizzato di 10”.
L’australiano della Red Bull finisce nelle retrovie mentre il collega Verstappen è insidiato da Hamilton. In testa è la Ferrari a dettare il passo e a volare sulle ali di Icaro, come da tanto tempo non si vedeva. La SF70H di Seb non corre più rischi fino a una bandiera a scacchi che sa tanto di liberazione per i sostenitori del Cavallino. Tutti avevano finalmente bisogno di una domenica felice dopo le ultime amarezze.
Un segnale di buon auspicio per la Ferrari.
Un risveglio tardivo, si dirà. Quello che è successo in quei due mesi disgraziati rimane ancora senza un’apparente spiegazione tra gli addetti ai lavori. Del resto, alla Scuderia hanno avuto almeno il merito di restituire competitività alla vettura. Questo dopo un 2016 finito a – 367 punti di distacco dalle Frecce argentate.
Ma quando si è trattato di “quagliare“, affidabilità e attenzione ai dettagli si sono come dileguati. Due caratteristiche che avevano fatto la differenza fino a metà stagione e che di colpo sono state ritrovate in Brasile, anche se a giochi ormai fatti.
Ripartire dagli errori commessi e vedere il bicchiere mezzo pieno di un’annata comunque non da buttare del tutto, deve essere un’iniezione di fiducia per tutto il team F1 Ferrari. Intanto Vettel blinda il secondo posto nel Mondiale davanti a Bottas (22 i punti di distacco sul finlandese). Per il Cavallino rimane così intatto il ruolo di primo antagonista delle Mercedes il prossimo anno. Un anno fa di questi tempi tale scenario non era per nulla scontato.
In pista Hamilton mette la freccia davanti a Verstappen a 12 giri dal termine. Davanti a lui e il podio rimane soltanto Raikkonen, il quale però riesce a resistere agli assalti del Servo di Sua Maestà, a cui vanno comunque i complimenti per aver onorato al meglio la sua prima difesa del titolo.
Altre zampate dalle Red Bull. Massa saluta il circus sulla Williams.
Applausi anche a Ricciardo, risalito fino al sesto posto, dietro al collega in Red Bull, Verstappen. Un filo lungo di commozione ed emozioni avrà invece legato idealmente i tifosi ferraristi e gli appassionati della disciplina nel salutare Felipe Massa, all’ultimo GP casalingo della carriera prima del ritiro definitivo già annunciato al termine di questa stagione. Con il settimo posto finale ottenuto con la sua Williams ha salutato il proprio pubblico, a cui è rimasto sempre legato in quasi venti anni di attività agonistica.
Appuntamento quindi il 26 novembre ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, per l’ultimo giro di giostra del circus nella stagione.
MotorAge.it – Andrea Sicuro