Formula 1 2017: il bilancio
Una stagione ricca di gare avvincenti quella appena conclusa della massima formula. Protagonista assoluta, ancora una volta, la Mercedes.
Risultati importanti
Dopo venti gare è da pochi giorni terminata la stagione 2017 della Formula 1. Inutile dire che la Mercedes si è confermata per l’ennesima volta Campione del mondo, così come Hamilton è andato alla conquista del suo quarto titolo mondiale. Tutto questo nonostante quanti prevedevano una discesa della supremazia della Stella che, puntualmente, è stata ben lontana dall’avverarsi. Il segreto della Mercedes? Avere una squadra che fa squadra (perdonateci il gioco di parole), due piloti bravissimi e un’affidabilità pressoché totale delle monoposto. Un team così ben rodato ha tutte le possibilità per fare molto bene anche nel 2018.
La Ferrari si è difesa bene
Non sarà stata ancora al top delle sue possibilità, ma la Ferrari nella Formula 1 2017 ha regalato ai suoi moltissimi tifosi sparsi in tutto il pianeta forti emozioni. Anche se la delusione per il tracollo nella parte decisiva del campionato è ancora grande, nel complesso le emozioni offerte sono state ancora più forti di quelle vissute negli ultimi anni. Purtroppo la vettura non era al top, ma le prestazioni sono state spesso vicinissime (se non superiori) rispetto alla Mercedes .
E alla bravura di un Campione del Mondo come Sebastian Vettel, seguita da un “secondo” pilota con i fiocchi come Kimi Raikkonen. Vettel ha vinto 5 gare, ha conquistato 3 pole positions e regalato ai fan quelli che sono stati probabilmente i due sorpassi più belli della stagione (su Ricciardo in Cina e su Bottas in Spagna). Anche se nelle prove ha commesso qualche errore di troppo e soprattutto ha mostrato nervi troppo tesi (Baku). Oltre alla tendenza a finire in mezzo a guai evitabili (Messico e Singapore). Ma il massimo impegno per battere la Mercedes e le altre avversarie nel 2018 sicuramente non mancherà.
Le pantere rosa hanno fatto meraviglie
Se da Mercedes e Ferrari si pretendono risultati di alto livello, non è così automatico che avvenga anche per la Force India. Eppure nonostante questo le pantere rosa nella Formula 1 2017 hanno davvero fatto meraviglie e la scuderia di Mallya ha sorpreso favorevolmente tutti, con ottimi piazzamenti. Perez ha confermato le sue doti di grande velocità, unite ormai ad una grande concretezza. Peccato solo per il vizietto di fare a ruotate con i compagni di squadra che proprio non riesce a togliersi.
Chi non ha potuto dimostrare il suo talento
Stagione da dimenticare (o meglio, da ricordare per fare tesoro dei propri errori) per Toro Rosso. Infatti nelle mani di Sainz la monoposto di Faenza è sembrata assai più competitiva di quello che farebbe pensare il 7° posto finale.
Per la Red Bull è stata una stagione al disopra delle aspettative dato che quest’anno con il motore Renault sapeva di non vincere il mondiale. Anche se Ricciardo si conferma pilota velocissimo e attaccante nato, piazzarsi 4° in classifica non era poi così scontato. Anche per la Williams c’è poco da applaudire. Con un motore Mercedes e i soldi dello sponsor Martini finire 100 punti dietro la Force India non può essere considerato un buon risultato.
Liberty Media da 10
Sicuramente ci sarà qualcuno che non sarà d’accordo con questo voto, ma pazienza. Liberty Media, il nuovo “padrone” della Formula 1 ha portato una ventata di novità nella massima formula, svecchiando l’ambiente ormai ingessato dopo decenni del classico uomo solo al comando. Qualcuno che a suo tempo è addirittura arrivato a mettere in dubbio un GP “sacro” come quello di Monza.
Però, con Liberty Media vediamo e apprezziamo una F1 molto più vicina al pubblico di quanto lo era prima, più attenzione ai nuovi strumenti di comunicazione e anche certi eventi molto interessanti come la spettacolare presentazione del Gran Premio di Austin e il mondiale ESports, primo mondiale di F1 virtuale riservato ai videogiocatori, nella gara di chiusura ad Abu Dhabi.
Del resto, il 2018 vedrà il ritorno in Formula 1, dopo trent’anni di assenza, dell’ Alfa Romeo con la Sauber. Il celebre marchio milanese è obbligato a far bene da subito, altrimenti questo rientro in scena (molto più di una semplice sponsorizzazione come, al contrario, affermano certi predicatori da tastiera) potrebbe trasformarsi in un boomerang.
La redazione
Aspettiamo i risultati della Alfa Romeo Sauber
Stagione da dimenticare