Ford Mustang Bullit: a volte ritornano
Nuova serie speciale della supercar Ford, ispirata alla Mustang Highland GT 390 fastback protagonista del film Bullit di 50 anni fa.
Tra nostalgia e progresso
Cinquant’anni fa il mitico Steve McQueen sfrecciava a bordo di una Ford Mustang Higland GT 390 fastback verde bottiglia, nel film “Bullit”. Un poliziesco che ben presto entrerà nella storia del cinema. Oggi la Ford ha ritrovato e restaurato debitamente quel famoso esemplare della propria supercar che correva nel 1968 lungo le strade di San Francisco, affiancandole al Salone di Detroit una versione speciale dell’attuale Mustang. Quest’ultima è denominata, manco a dirlo, “Bullit” e la verniciatura riprende la tinta “Dark Highland Green” della sua illustre progenitrice. In alternativa, è disponibile anche in tinta “Shadow Black”
Altre caratteristiche che rendono omaggio alla vettura che McQueen ha guidato in Bullit c’è un’inedita mascherina nera, sottolineata da accenni cromati che si ripetono attorno ai finestrini anteriori. Inoltre cerchi in lega neri a cinque razze da 19”, scritte identificative e l’italianissimo impianto frenante Brembo con pinze rosse. i sottili accenti cromati attorno alla griglia frontale e ai finestrini anteriori. L’assetto può disporre di sospensioni magnetoreologiche, per un comportamento su strada e in pista che ha ben poco da invidiare (a differenza di 50 anni fa) alle competitor europee.
Rombo di tuono
Come avviene per la progenitrice, la nuova Ford Mustang Bullit impiega un motore V8 cross plane. In particolare un 5 litri erogante 475 CV e 570 Nm, abbinato al cambio rigorosamente manuale a 6 marce. Il propulsore deriva dal V8 5 litri di serie che sprigiona 420 CV. La velocità massima è di 263 km/h. Il consistente aumento di potenza è dovuto all’impiego del Performance Package che comprende scarico sportivo, e collettori d’aspirazione realizzati ad hoc. Di conseguenza, oltre all’incremento della “cavalleria”, il rombo è diventato cattivo e ricorda i tuoni di un temporale in lontananza.
La stessa “musicalità” della Mustang Bullit con 50 primavere sulle spalle. Negli interni, tra gli optional principali troviamo i sedili sportivi della Recaro e l’Electronics Package. Quest’ultimo ha navigatore satellitare, sistema che sorveglia l’angolo cieco dei retrovisori, regolazione elettrica dei sedili e impianto audio specifico. Anche se a quest’ultimo proposito la miglior musica proviene dal motore. E che motore!
La redazione