L’auto si aggiorna online. Hacker permettendo
Gli aggiornamenti software over-the-air dei propri veicoli saranno presto una funzione di serie, o almeno disponibile.
Evolvere la sicurezza, i servizi e per certi versi anche le prestazioni dei nuovi modelli potrà essere fatto senza nemmeno uscire di casa. Insomma, aggiornare il software del veicolo deve diventare semplice come aggiornare le app di uno smartphone. Con la app dedicata e un click sullo smartphone, ecco poter eseguire il download di nuove funzioni e potenzialità direttamente dal cloud.
Bosch è tra i colossi della tecnologia impegnati al completamento di tali innovazioni. Sembra solo più cauta di altri sulle tempistiche. “Fra alcuni anni” afferma riguardo alla disponibilità sul mercato, mentre alcuni brand di auto con le proprie aziende specializzate pensano di correre più veloce. Audi e Tesla, Land Rover, Volvo, con partnership germaniche e alleanze su misura, non vedono l’ora.
Una cosa è comunque certa. Gli aggiornamenti over-the-air wireless permettono ai clienti di risparmiare tempo, riducendo drasticamente richiami e visite in officina per risolvere interventi legati all’elettronica.
Si va dalle unità di controllo e di comunicazione alle moderne tecnologie di crittografia e IoT Cloud.
Gestire i chip è funzionale, ma non a prova di errore.
Interessante, ma non è tutto oro la tecnologia che luccica. Per esempio è capitato di auto con difficoltà di accensione e gli specifici controlli software in officina davano una lista di errori. Anche 14, ciascuno rimesso negli standard. Ma poi tornava a sballarsi tutto! Alla fine era una valvola che non tornava correttamente in posizione, o il serraggio col pistone, l’Egr, lo sfiato di un collettore, un calo non sistemico dell’alternatore. Insomma, i casi in cui i controlli a distanza non sono risolutivi, anzi, beffano il controllore!
Attenzione agli Hacker.
Un motivo per il quale molti possono non sentirsi tranquilli riguarda gli hacker e relativi “hackeraggi”. Ormai sappiamo e abbiamo esempi concreti di dimostrazioni di controllo delle vetture in remoto da parte di solerti geni informatici.
Se corrano più veloci le aziende dell’automotive o i profeti hacker è un quesito non rassicurante. Per quanto i professionisti del mercato, in questo caso di Bosch, esaltino la sicurezza dei loro sistemi anche da “intromissioni” esterne, i clienti ben informati sanno che occorre cautela. I migliori hacker hanno anche finanziamenti, e prima (spesso) o poi, riescono a superare barriere digitali straordinarie.
A parte le dimostrazioni con Jeep e Land Rover, possiamo prendere da esempio le cronache recenti, con hackeraggi di rilievo. Perfino la CIA, Facebook, Instagram, qualche super banca e più vicino, Le Poste.
L’evoluzione della mobilità non si ferma.
Comunque sia, le innovazioni nel mondo dei motori non si possono certo fermare. Più elettronica, più funzioni, più software: l’auto si sta trasformando in uno smartphone su ruote.
Oggi le auto sono dotate da un minimo di 30/50 unità di controllo nel caso di vetture compatte, anche 100 e più nelle vetture di segmenti superiori. Il software controlla quasi ogni funzione nel veicolo. senza contare che un numero sempre crescente di veicoli è connesso alla rete. Da qui, il rischio di manipolazione e accessi non autorizzati.
Dall’altra parte, gli aggiornamenti del cloud offrono potenzialità enormi. Permettono di migliorare certe funzioni e aggiungerne di nuove. Per esempio funzioni di Lane Keeping, o di assistenza al parcheggio. E della connettività ai software over-the-air non ne beneficiano solo i proprietari dei veicoli, ma anche le stesse case costruttrici. Sempre di più.
Nel 2015, il 15% dei richiami in officina negli USA è stata causata da errori nel software. Nel 2011, solo quattro anni prima, secondo la NHTSA era il 5%.
Aggiornamenti in diretta dal cloud.
Le selezioni delle funzioni da scaricare on-line vengono eseguite sullo smartphone del guidatore e sul sistema infotainment del veicolo. Dal cloud, come con un app store, parte il processo di download, in background oppure quando l’auto è parcheggiata in garage.
La sicurezza vuole sfruttare le tecnologie di crittografia più avanzate messe a punto da Bosch Escrypt. Il software attiva le funzioni richieste over-the-air dai proprietari, dalle case auto, e in alcuni casi dagli stessi veicoli.
Quelle noiose eppur spesso utili scritte pop-up “aggiorna adesso”, oltre che su computer e cellulari le vedremo comparire anche a bordo dell’auto.
Redazione MotorAge.it | Fabrizio Romano
Maledetti hacker