Elettrica, a guida autonoma e connessa. Sono queste le caratteristiche principali della Symbioz, l’ultima concept car con cui la casa francese sfida il terzo millennio. [VIDEO]
Scatto da sportiva
La Renault Symbioz Demo car è un prototipo funzionante che adotta due propulsori elettrici alimentati da batterie con una capacità di 72 kWh. I due motori erogano complessivamente 500 kW e una coppia massima pari a 660 Nm. Quanto basta a far scattare la vettura da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi, “piantando in asso” parecchie auto ad alimentazione tradizionale. Assolutamente progettato fin dall’inizio per rimettere in discussione i vecchi principi della mobilità.
“Abbiamo progettato Symbioz Demo car – dichiara la capo progetto Sandrine Woll – considerando che tutti desiderano vivere esperienze sempre più personali. Un viaggio in auto può essere un’esperienza di questo tipo. Abbiamo deciso di estendere l’utilizzo dello smartphone, perché ciò consentisse a Symbioz di riconoscere automaticamente le persone che salgono a bordo, il guidatore come i passeggeri. Ciò condiziona diversi elementi, dalle regolazioni dei sedili alle impostazioni della luce e dell’entertainment”.
Dal prototipo alla serie
Alcune delle tecnologie adottate dalla Symbioz saranno trasferite nei prossimi anni nella gamma Renault. E’ il caso, ad esempio, della guida autonoma che sarà adottata su un modello nel 2019 e potrà usufruire di funzioni livello 2. Queste consentono una guida assistita di tipo “Eyes on” su autostrade e aree extraurbane. Successivamente, se le normative lo permetteranno, arriveranno modelli dotati di funzioni autonome di livello 4 “Minf off”, presumibilmente dal 2022.
In pratica, Symbioz Demo car rappresenta un saggio molto interessante del know how accumulato da Renault nel campo della propulsione elettrica. Senza considerare il bagaglio culturale che la Casa della Règie sta rapidamente acquisendo sotto il profilo della guida autonoma. Entrambi aspetti irrinunciabili per molte auto del futuro.
La redazione