FCA Heritage inaugura “Reloaded by creators” e vende le sue storiche
Il settore storico del Gruppo italo americano presenta, ad Automotoretrò 2018, la sua idea di retrail proponendo in vendita 5 gioielli del passato. E noi ve li descriviamo.
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Con il nuovo progetto “Reloaded by Creators” ha inizio una nuova fase per FCA Heritage. Infatti, da oggi il dipartimento ha anche il compito di proporre in vendita un numero limitato e selezionato di auto classiche. Acquisite appositamente dall’Ente, saranno riportate alle condizioni originarie e certificate dal costruttore (da qui il nome del servizio). I ricavi ottenuti saranno destinati per finanziare nuove attività di scouting, con l’obbiettivo di arricchire con nuovi pezzi significativi la collezione storica di FCA. In pratica, parliamo di una iniziativa culturale che prende spunto da quanto fatto dai Musei d’arte in tutto il mondo.
Cinque vetture di prestigio per iniziare
La selezione iniziale di FCA Heritage si è concentrata su cinque interessanti auto. Esordisce infatti con: Alfa Romeo Spider (1991), Lancia Fulvia Coupé Montecarlo (1973), Spidereuropa Pininfarina (1981), Alfa Romeo SZ (1989) e Lancia Appia Coupé (1959). Le prime tre sono delle “ultimate classics”, ossia le evoluzioni di “fine carriera”, mentre le altre due proposte sono vere e proprie fuoriserie. Tutte e cinque le vetture saranno fornite del Certificato di Autenticità e presentate nella nuova sezione Reloaded by Creators disponibile sul sito web www.fcaheritage.com . Ma ora descriviamo queste bellissime e interessanti protagoniste.
Alfa Romeo Spider (1991)
Quarta serie del modello nato nel 1966, meglio conosciuto come “Duetto”, l’Alfa Romeo Spider è ancora oggi per molti l’ultimo esempio di come devono essere le vere Alfa. Motori esclusivi, trazione posteriore, tenuta di strada eccezionale e un cambio veloce e morbido come non se ne sono visti più. Queste le caratteristiche principali della vettura. Senza dimenticare la linea sportiva elegante e ancora attuale firmata Pininfarina. Carrozzeria che si è occupata anche della produzione. Lultimo “Duetto” è uscito dalle catene di montaggio il 1 giugno 1993, si chiudeva un’era gloriosa.
L’esemplare che FCA Heritage ha messo in esposizione, sempre appartenuto alla Casa di Arese, è stato utilizzato per effettuare test tecnici come la prova colore extra serie, che la rende un’Alfa Romeo praticamente unica. Il motore è il classico 4 cilindri bialbero Alfa di 1.962 cc alimentato a iniezione elettronica, con variatore di fase e catalizzatore. La potenza massima è di 117 CV a 5.800 giri/min., l’accelerazione 0-100 km/h si svolge in 10”4/10 e la velocità massima è di 192 km/h. Potenza e prestazioni piuttosto lontane rispetto all’originaria Alfa Spider 2000 del 1971, che faceva segnare 132 CV, 0-100 km/h in meno di 9” e una velocità massima di 198 km/h. Ma quest’ultima contava sui fantastici carburatori doppio corpo, oltre che su un impianto di scarico molto più performante.
Lancia Fulvia Coupé Montecarlo (1973)
La Lancia Fulvia Coupé nasce nel 1965 sulla base del pianale accorciato della Lancia Fulvia Berlina, ispirata nelle forme da quelle dei motoscafi Riva. Infatti, la Coupé ha dalla sua una bellezza innegabile, mentre la berlina rimane abbastanza sgraziata. L’esemplare posto in vendita da FCA Heritage appartiene alla serie “Montecarlo”. Infatti è nata per celebrare la vittoria nel Rally di Montecarlo con la Fulvia HF per opera di Munari e Mannucci. In particolare, la “Montecarlo” in vendita è basata sulla seconda serie della Fulvia Coupé ed è equipaggiata con l’ancora oggi brillante motore V4 1.3 di pura scuola Lancia, erogante 90 CV. Fu assegnata alla Filiale Lancia di Napoli il 19 aprile 1973 e conserva ancora le targhe originali.
Spidereuropa Pininfarina (1981)
Disegnata da Pininfarina, presentata nel 1966 e prodotta fino al 1985, rappresenta il “canto del cigno” della Fiat 124 Sport Spider. Infatti, la Spidereuropa Pininfarina, al di là del nome farraginoso, ha perso un po’ il fascino del modello originario ma rimane comunque un modello apprezzato soprattutto oltreoceano. L’esemplare in vendita ha percorso appena 10.000 km ed ha il lento motore 4 cilindri bialbero “Lampredi” 2 litri da 105 CV. La stessa potenza del 1.6 che equipaggia la coeva Ritmo 105 TC. Misteri del marketing. Come dire “prendersela comoda” al volante di quello che rimane comunque un buon esempio di vettura sportiva all’italiana. Sopratutto perchè oggi è tornato prepotentemente d’attualità grazie alla nuova Fiat 124 Spider.
Alfa Romeo SZ (1989)
Alla fine del 1987 Vittorio Ghidella, Amministratore Delegato di Fiat Auto, dà alla Casa di Arese il compito di creare una supercar che utilizzi la migliore tecnologia Alfa Romeo a disposizione. Ha inizio una delle sfide più esaltanti del Marchio milanese. Un perfetto “gioco di squadra” tra Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese, diretto dall’ingegner Stefano Iacoponi, Alfa Corse e Carrozzeria Zagato. Nasce così l’ES 30 (Experimental Sports Car 3 litre), poi battezzata ufficialmente SZ.
Si tratta di un coupé a due posti secchi dalla forte personalità. La carrozzeria totalmente in materiali sintetici e assemblata artigianalmente alla Zagato sulla base del pianale e della meccanica Alfa 75 3.0 V6. La trazione è posteriore con classico schema transaxle Alfa Romeo. Mentre la manovrabilità del cambio è finalmente all’altezza della situazione. A livello sospensivo spiccano i quadrilateri deformabili anteriormente e il Ponte De Dion posteriormente.
La modifica più evidente all’assetto è l’adozione anche all’avantreno delle molle elicoidali, più adatte alla guida sportiva rispetto alle barre di torsione. Collaudata a lungo da Giorgio Pianta, l’Alfa Romeo SZ del 1989 è la prima auto stradale al mondo a superare 1g di accelerazione laterale in curva in assetto stabilizzato. Come dire una tenuta di strada eccezionale che avrebbe meritato ben più dei 210 CV erogati dal V6 “Busso” 3 litri. L’Alfa Romeo SZ è stata prodotta in 1.000 unità, con carrozzeria color Rosso Alfa tranne l’esemplare nero destinato ad Andrea Zagato.
Lancia Appia Coupé (1959)
E’ entrata nelle cronache del mitico cinema italiano, come la vettura guidata da Sylva Coscina nel film “Il vigile” di Luigi Zampa. La Lancia Appia Coupé del 1959 è un coupé 2+2 disegnato da Pininfarina e costruito sul telaio predisposto dalla nobile Casa torinese per le fuoriserie. Noti agli appassionati l’abitacolo raffinatissimo, e la carrozzeria bicolore che evidenza l’eleganza del padiglione definito dal caratteristico montante a V. Altri tempi, quando la Lancia produceva fuoriserie e non una singola utilitaria.
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