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Formula E: ribaltone a Santiago

 Il grande spettacolo dei motori si tinge sempre più di Formula E. In Cile Jean Èric Vergne la spunta sul compagno di team Lotterer. Così le Techeetah si ritrovano in vetta nelle classifiche piloti e costruttori.

La Formula E rappresenta uno degli sport motoristici del momento. Per chi ne avesse sentito la mancanza (e sono sempre di più a seguirla), il pazzo campionato degli e-Prix con le monoposto elettriche si conferma combattutissimo.

La prima volta in Cile porta un altro ribaltone nelle classifiche. L’e-Prix di Santiago, quarta gara del campionato elettrico, regala la prima storica doppietta alle Techeetah. Vince Jean-Èric Vergne, davanti a André Lotterer. E’ un successo che vale doppio e rimescola nuovamente le carte di un torneo sempre più equilibrato e incerto. Con l’ennesimo ribaltone al vertice.

 Spallate a oltranza.

Intanto abbiamo un nuovo leader in testa alla classifica piloti: ora comanda Vergne, con cinque punti di vantaggio su Felix Rosenqvist con Mahindra e dieci sul lanciatissimo Sam Bird di DS Virgin Racing.

La Techeetah scavalca quindi la Mahindra Racing in vetta al Mondiale costruttori. Equilibri fragili e pronti a essere sovvertiti di nuovo il 3 marzo, quando le monoposto a zero emissioni faranno capolinea 6.269 km più in là, per la precisione a Città del Messico.

Del resto, come dimostrato anche in Cile, non esistono più vittorie scontate in Formula E.

Saranno pure vetture “green” ma molto, molto agguerrite. Ogni pilota è intenzionato a vendere cara la pelle. Vedere per credere il modo con il quale Lotterer ha cercato di strappare con le unghie e con i denti la vittoria al suo compagno di scuderia. Uno spettacolo unico per il pubblico neutrale, come tanti altri che stanno decretando il successo della FE. Un po’ meno divertiti in questo caso i tecnici e dirigenti Techeetah con la pelle d’oca. Ma quel che è conta è il risultato finale che sorride al team orientale.

DS Virgin, Panasonic Jaguar e la pluridecorata Renault e.Dams sono lì a fiatare sul collo. Mentre Audi sta ancora prendendo le misure.

 Lotte intestine…

È stato dunque il week-end di Jean-Èric Vergne, protagonista di una pole perfetta. Un vantaggio importante su un tracciato molto stretto che di suo non facilita i sorpassi. Il francese ha però dovuto sudare fino all’ultimo le proverbiali sette camicie per difenderlo in una corsa che presentava molte insidie. Su tutte, l’asfalto sconnesso e irregolare del circuito cileno che miete vittime già al primo giro con Maro Engel della Venturi e José Maria Lopez della Dragon Racing che si schiantano contro il muro, rendendo necessario l’ingresso della safety car.

 …e Duelli rusticani.

Al via lo spunto migliore è della Jaguar di Nelson Piquet Jr., che beffa Sebastien Buemi e si prende il secondo posto. Il pilota della Renault e.dams scivola in quarta posizione mentre l’ormai ex leader iridato Rosenqvist finisce nelle retrovie.

Dal gruppo riemerge André Lotterer, che passa Piquet Jr. poco prima dell’ingresso in pit-lane per il cambio auto. Ha inizio quindi l’inseguimento a Vergne per un duello fratricida che vive il suo momento clou, a cinque giri dal termine. Il francese viene addirittura spinto da Lotterer e i due rimangono agganciati con le ruote bloccate per diversi metri.

Una manovra azzardata che sarebbe costata cara alla Techeetah che ha rischiato di gettare alle ortiche punti preziosi nella corsa al Mondiale. Ma a quel punto non c’era più tempo né modo per i diretti rivali per tentare una rimonta. Completa il podio Buemi, che al 28° giro supera Piquet Jr.. grazie al FanBoost, l’energia extra garantita dal voto dei fan. Il figlio d’arte, tre giri più tardi, sbaglia andando lungo in curva nel tentativo di raggiungere lo svizzero e perde altre due posizioni in favore degli altri big, Rosenqvist (ottimo 4° in rimonta) e Bird, quinto.

 Delusioni, rabbia e nervosismi.

Ancora una volta una giornata difficile per gli italiani al via. Ma chi mastica amaro più di tutti è Lucas Di Grassi, penalizzato per la sostituzione del cambio dopo le qualifiche che gli avevano regalato la terza piazza.

L’italo-brasiliano del team Audi, nonostante una rimonta straordinaria che lo porta alle spalle di Buemi, deve alzare bandiera bianca. Un vero peccato, visto il passo dimostrato in una gara che avrebbe potuto portarlo lontano. Costretto a tornare ai box a piedi, Di Grassi non ha nascosto la delusione e il nervosismo per essere rimasto l’unico big ancora a zero punti rifilando una “manata” alla telecamera che lo seguiva.

Male anche Luca Filippi del team NIO (12°) ed Edoardo Mortara, finito una posizione più indietro. Per il pilota della Venturi un’altra prova incolore dopo quella di Marrakech, che fa seguito al doppio e-prix inaugurale in cui invece aveva destato un’ottima impressione.

Se sia stato soltanto un fuoco di paglia, come spesso capita a un rookie, lo diranno le prossime sfide, come quella in Messico, dove ci aspettiamo di vedere ancora scintille.

 MotorAge.it – Andrea Sicuro

Le Classifiche dei top dopo la Gallery.

 

 

 

2018 ABB FIA Formula E Championship – Santiago E-Prix

1. Jean Eric Vergne, Techeetah, 37 laps (25, p.)

2. Andre Lotterer, Techeetah, +1.154s (18)

3. Sebastien Buemi, Renault e.dams, 1.959s (15)

4. Felix Rosenqvist, Mahindra Racing, 2,793s (12)

5. Sam Bird, DS Virgin Racing, +4.490s (10, FL)

6. Nelson Piquet Jr, Panasonic Jaguar Racing, +6.364s (8)

7. Mitch Evans, Panasonic Jaguar Racing, +7.099s (6)

8. Jerome D’Ambrosio, Dragon, +13.308s (4)

9. Antonio Felix Da Costa, Andretti Formula E, +14.811s (2)

10. Nico Prost, Renault e.dams, +21.092s (1)

DNF. Alex Lynn, DS Virgin Racing

Drivers’ Standings (after Rd 4):

1. Jean Eric Vergne, 71

2. Felix Rosenqvist, 66

3. Sam Bird, 61

4. Buemi, 37

5. Piquet, 33

14. Alex Lynn, 8

Teams’ Standings (after Rd 4):

1. Techeetah, 89

2. Mahindra Racing, 87,

3. DS Virgin Racing, 69

4. Panasonic Jaguar Racing, 54

5. Renault e.dams, 44

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