Peugeot Rifter 4×4: “concetto” in chiave crossover
Svelato il nuovo crossover Peugeot Rifter 4×4 che si distingue per stile e offre soluzioni per chi ama viaggiare su tracciati off-road.
Un concept dinamico, con chiari istinti outdoor e tuttoterreno. Dopo aver dato vita alle “sorelle” Citroen Berlingo e Opel Combo Life, il gruppo PSA presenta a Ginevra il nuovo Concept Peugeot Rifter 4×4.
Dalla sorella “normodotata” si distingue subito per una sezione nero opaco tra la calandra e il cofano che protegge il frontale dagli spruzzi. Ma altrettanto evidente risulta l’assetto rialzato di 80 millimetri, segnale “sostanzioso” delle peculiarità di questa variante della compatta Peugeot. E poi, a fare un po’ di scenografia, è stata adottata anche la tenda “Overland” sul tetto a sottolineare il gusto per l’avventura che non finisce neanche al tramonto.
Perché il prototipo è stato pensato per essere utile anche fuori dall’asfalto, su terreni fangosi e ghiaiosi. Ma, si sa, anche l’occhio vuole la sua parte.
Combinazioni di colori e materiali.
La Peugeot Rifter 4×4 a trazione integrale, sviluppata insieme al partner storico Dangel, non passa dunque inosservata con la sua livrea grigio luminoso. Merito pure dell’abbinamento cromatico con il giallo, all’interno e all’esterno.
Troviamo allora numerosi tocchi di giallo anodizzato e satinato. Nel frontale sotto i fendinebbia, sullo sfondo delle lettere del nome Peugeot sulla calandra e nella zona opaca del cofano. E poi lateralmente, dove le fasce verticali sul retro della porta scorrevole mostrano la scritta Rifter. Infine nel posteriore, nel quale il logo attraversa il lunotto in senso verticale.
L’accostamento di colori e materiali prosegue all’interno. Dove si notano sedili con il nome Rifter, abbinati a un tessuto grigio chiné, inserti in Alcantara nera e impunture gialle. Queste ultime sono presenti anche sulla leva del cambio e sul volante in pelle i-Cockpit.
Elementi nero Onyx sono stati ripresi dal veicolo di serie, come sui retrovisori e nella calandra. Degni di nota i cerchi da 16”, diamantati e verniciati, sempre nero Onyx. La plancia sfoggia invece decorazioni grigio satinato che riprende le finiture cromate fumé dell’esterno. Inserti lavorati in alluminio massiccio sono stati poi inseriti nella consolle centrale e nei pannelli interni delle porte.
Tre modalità di guida in condizioni “estreme”.
Sotto il cofano troviamo il motore Diesel BlueHDi da 130 CV, che eroga una coppia massima di 300 Nm. Tecnicamente a fare la differenza è la trasmissione, sostanzialmente semplice e per quanto la conosciamo efficace nel rendere utile la trazione. La Peugeot Rifter 4×4 mette a disposizione tre modalità di guida, con cambio manuale a sei marce, e una prima abbastanza accorciata. La posizione 2RM agisce sulla sola trazione anteriore, per la guida standard dunque. Anche in movimento si passa alla 4RM in cui la trasmissione trasferisce la coppia alle ruote posteriori, secondo gestione elettronica.
Infine la modalità Lock, con trazione integrale inserita e blocco del differenziale posteriore, utile per terreni accidentati nel superamento di ostacoli. La trazione integrale è azionabile con un selettore posto sulla plancia, alla destra del cambio, intuitivo da utilizzare.
Il nuovo concept di crossover può contare su una striscia di LED montata in alto, sopra al parabrezza, curva e larga 135 cm, con una potenza totale di 300W. Per l’occasione Peugeot ha pensato di esaltare lo spirito sportivo outdoor. Moderno però. Così a bordo ha caricato anche la bicicletta elettrica Peugeot eM02, con batteria integrata nel telaio. Buona per avventurarsi nei sentieri più stretti di montagna, e sfruttare un aiuto “energetico” se lo sforzo è troppo.
Redazione Motorage.it – Andrea Sicuro