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Alfa Romeo: a Ginevra in scena le serie speciali

Novità per i modelli Stelvio, Giulia, 4C Coupé e 4C Spider che puntano tutto sulla sportività. Alfa Romeo porterà al Salone di Ginevra 2018, tutte serie speciali

Stelvio e Giulia Quadrifoglio “NRING”

Le Alfa Romeo Stelvio e Giulia Quadrifoglio “NRING” sono versioni speciali, prodotte in 108 esemplari ciascuna (quest’anno l’Alfa compie 108 primavere), che celebrano i record sul circuito del Nurburgring. Infatti, Stelvio Quadrifoglio con il motore 2.9 V6 Bi-Turbo benzina da 510 CV ha fatto segnare 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi sul giro. Si tratta del SUV più veloce nella propria categoria sulla mitica pista tedesca. Giulia Quadrifoglio, con lo stesso motore, ha ottenuto il primato per le berline quatto porte di produzione con un tempo sul giro di 7’32”.

Le nuove edizioni limitate hanno contenuti esclusivi. Come il badge numerato nell’inserto della plancia in fibra di carbonio e la carrozzeria color Grigio Circuito. Inoltre, Stelvio e Giulia Quadrifoglio “NRING” offrono di serie freni carbo ceramici, sedili sportivi Sparco con cuciture rosse e guscio in carbonio, pomello cambio automatico con inserto in carbonio firmato Mopar® e volante in pelle e alcantara anche questo in fibra di carbonio. Materiale tanto leggero quanto resistente che coinvolge lo scudetto anteriore, calotte degli specchi retrovisori, tetto (solo per Giulia) e inserti sulle minigonne.

Lo Stelvio Quadrifoglio “NRING” accelera da 0 a 100 km/h in 3”8/10 e raggiunge 283 km/h di velocità massima, mentre la Giulia Quadrifoglio “NRING” fa segnare 3”9/10 e 307 km/h. Quanto alla trasmissione, entrambe le vetture dispongono del cambio automatico ZF a 8 rapporti, mentre la trazione è integrale Q4 su Stelvio e posteriore su Giulia.

Stelvio Super con Pack Performance

A Ginevra ci saranno anche due esemplari di Alfa Romeo Stelvio con il 2.0 Turbo benzina, nei livelli di potenza da 200 e da 280 CV, con rispettive prestazioni 0-100 km/h in 7”2/10 e 5”7/10. Le velocità massime sono di 215 km/h e 230 km/h. Su entrambe le vetture esposte esordiscono due contenuti importanti: il nuovo rivestimento in pelle per plancia e pannelli porta e il Pack Performance che comprende le sospensioni attive Alfa Active Suspension, disponibili singolarmente anche come optional, il differenziale posteriore meccanico autobloccante (un’esclusiva Alfa Romeo nel segmento) e le palette cambio in alluminio ricavato dal pieno.

Giulia Veloce TI

La storica sigla TI, acronimo di “Turismo Internazionale”, è da sempre sinonimo di versioni più ricche, più tecnologiche e più grintose. La nuova Giulia Veloce TI non fa certo eccezione, sfoggiando la livrea Rosso Competizione e esibendo particolari di pregio. ad esempio i cerchi in lega bruniti da 19”, le pinze freno rosse, il cielo nerom la plancia rivestita in pelle con inserti in carbonio. Escusivi i sedili in pelle e Alcantara con cuciture nere e numerosi dettagli in carbonio firmati Mopar. Inoltre spiccano i battitacco retroilluminati con logo Alfa Romeo, la “V” del trilobo, l’inserto del pomello cambio e le calotte degli specchietti retrovisori. Di derivazione Giulia Quadrifoglio, invece, le minigonne con inserto in carbonio e lo spoiler posteriore.

Al fianco della TI sarà esposta una Giulia Super Nero Vulcano con l’inedito Pack Lusso. Quest’ultimo  comprende l’accoppiamento cromatico tra gli interni in pelle beige e gli inserti in vero legno di quercia. Completano l’opera i cerchi in lega da 18” con pinze freno verniciate in nero. Sotto il cofano anteriore spicca in posizione longitudinale il motore quattro cilindri a benzina Turbo da 200 CV, abbinato al cambio automatico.

4C Competizione e Italia

In attesa di aggiornamenti tecnici, l’Alfa Romeo 4C si presenta a Ginevra con due esemplari, una Coupé e una Spider. Sono le serie speciali “Competizione” e “Italia, prodotte ciascuna in 108 unità che si distinguono per una caratterizzazione estetica esclusiva. Infatti il Coupé ha la carrozzeria color Grigio Vesuvio Opaco ed è abbinata alla particolare livrea studiata ad hoc. Inoltre, sono presenti molti dettagli in fibra di carbonio. Come tetto, spoiler posteriore, calotte specchi, presa d’aria laterale e mascherina dei fari.

Completano il look i cerchi in lega a cinque fori (da 18” anteriormente e da 19” posteriormente) con trattamento scuro. Spiccano le pinze dei freni rosse e lo scarico centrale Akrapovic con funzione dual mode. Scarico che ostenta un sound un molto “Abarth oriented” per piacere fino in fondo agli Alfisti.

Allestimenti esclusivi

All’interno i sedili sono in pelle e microfibra con cuciture rosse, così come il volante sportivo. Mentre sul tunnel centrale svetta la targhetta numerata e l’inserto plancia in alluminio con grafica dedicata “Competizione”. Invece l’Alfa 4C Spider Italia si distingue per la carrozzeria Blu Misano, i cerchi in lega a cinque fori di misura asimmetrica. Le pinze freno gialle,  richiamano le cuciture di sedili, plancia, volante e pannelli porta. Personalissimo l’adesivo tricolore dedicato “Spider Italia” che corre sulle fiancate e lo scarico Akrapovic centrale in titanio con funzione Dual Mode.

Completano l’allestimento l’impianto Hi-Fi Premium Alpine con subwoofer. Infine, come sempre la 4C è dotata del motore Alfa Romeo 1750 TBI da 240 CV interamente in alluminio. Il cambio automatico doppia frizione TCT (appena 130 millisecondi il passaggio di marcia con il DNA in Dynamic o Racing), regala prestazioni da supercar. I numeri? Rrapporto peso/potenza inferiore a 4 kg/CV, 258 km/h (257 km/h per la 4C Spider) 4”5/10 per lo 0-100 km/h, 1,1 g di accelerazione laterale e 1,25 g di decelerazione massima in frenata.

Contribuiscono a queste performance l’ampio impiego di materiali ultraleggeri come fibra di carbonio per la scocca, l’alluminio per i telaietti anteriori e posteriori e l’SMC per la carrozzeria. Ricordiamo che la 4C è stata la prima Alfa del nuovo corso con il ritorno alla trazione posteriore e a una tradizione di auto altamente performanti che sembrava perduta nella notte dei tempi. Oggi con 4C, Giulia e Stelvio l’Alfa Romeo è tornata a essere se stessa.

Motorage.it – La redazione

 

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