Fioravanti: la sua vita esposta in una mostra
MotorAge ha assistito al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino alla presentazione stampa della mostra “Rosso Fioravanti”, dedicata all’ingegnere Leonardo Fioravanti. Dalle sue mani sono uscite le Ferrari che hanno segnato un’epoca. Video.
Una vita nel segno della Ferrari e dell’amore per le automobili. Il Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” di Torino ha inaugurato ufficialmente lo scorso 22 marzo la mostra “Rosso Fioravanti”. L’esposizione, dedicata alla vita e alle opere dell’ingegnere e designer milanese Leonardo Fioravanti, è aperta al pubblico fino al 16 settembre.
Al suo nome e al suo estro si devono alcune vere e proprie chicche del passato, rimaste scolpite nella memoria degli appassionati. Come la Ferrari 365 GTB4, ribattezzata la “Daytona” in onore della vittoria della P4 nella corsa statunitense del 1967. O la Ferrari 308 diventata celebre nella serie tv poliziesca cult “Magnum P.I”.
Modelli che hanno segnato la storia e il costume della società italiana, varcando anche i confini oltreoceano. E che è possibile ammirare dal vivo insieme alla persona che ha contribuito a renderli grandi. Nei primi due mesi della rassegna, Fioravanti farà infatti da cicerone e chi sarà presente potrà ascoltare direttamente dalla voce del protagonista aneddoti e approfondimenti del materiale esposto.
Oltre cinquant’anni di vita di un personaggio eclettico.
La mostra “Rosso Fioravanti”, a cura del direttore del MAUTO Rodolfo Gaffino Rossi e del giornalista Giosuè Boetto Cohen, ripercorre oltre mezzo secolo di vita professionale e di successi di Leonardo Fioravanti.
Al suo interno troviamo infatti interviste inedite, brevetti e i primi bozzetti realizzati in giovane età dall’ingegnere. In aggiunta la sua tesi di laurea in aerodinamica e design automobilistico al Politecnico di Milano. Il preludio di una carriera che l’ha portato a ricoprire incarichi di prestigio.
Dapprima in Pininfarina, dove è rimasto dal 1964 e per 23 anni. Dapprima come membro del team di creativi, progettando e disegnando alcune delle Ferrari più famose. Come la Dino e la F40, per citare due esempi. All’età di 26 anni realizza la sua prima auto, la Ferrari 250 LM in versione stradale. Poi diventa amministratore delegato e direttore generale della Pininfarina Studi & Ricerche SPA.
Nel 1987 Fioravanti ha fondato l’azienda di famiglia, specializzata in consulenza di architettura, progettazione e realizzazione di mezzi di trasporto. Nominato vice direttore generale di Ferrari e amministratore delegato della Ferrari Engineering, tre anni dopo passa a dirigere il Centro Stile Fiat. In seguito diventa consulente esterno di aziende, quali Lexus e Baic.
“Ciò che mi ha spinto a fare ciò che ho sempre fatto – racconta Fioravanti – è stato il mio grande amore per le automobili e per l’Italia. Per me la creatività si esprime nella testa delle persone e a mano libera. E’ nella nostra natura fare le cose con naturalezza anche a costo di fare errori. Soltanto le macchine non sbagliano ma è un diritto che dobbiamo difendere”.
Le quattro ruote in grande spolvero.
E poi ovviamente le grandi protagoniste, le vetture. Dieci per l’esattezza, targati Ferrari. Oltre alla Daytona e alla 308, sono presenti nel museo l’Alfa Romeo Vola, la ibrida sportiva Sensiva del 1994, il crossover Yak del 2002. Spicca poi il concept Hidra del 2008, la prima auto senza tergicristalli.
Spazio anche al mondo delle corse con il prototipo LF1 del 2009. Completano il parterre de roi anche la 365 GT4 2+2 di Pininfarina, la compatta Fiat 188 Nyce e il coupé Fiat Bravo Flair, queste ultime due uscite nel 1996.
Omaggio ai grandi car designer dell’epoca.
“Rosso Fioravanti” è il secondo di un ciclo di appuntamenti monografici che il MAUTO intende dedicare agli illustri car designer, italiani e non. Lo ha spiegato il presidente Benedetto Camerana: «Il design dell’automobile sta tornando prepotentemente di moda come un fattore centrale nell’economia della cultura di questo territorio, tra Torino e Milano. Dallo scorso anno, con il tributo a Giorgetto Giugiaro, abbiamo dato vita a un politica di celebrazione dei più grandi carrozzieri. Adesso è la volta di “Rosso Fioravanti”, una mostra che vuole essere un ideale collegamento tra passato, presente e futuro».
Come assistere alla mostra.
Il costo intero dei biglietti è di 12 euro. Per gli over 65, bambini dai 6 ai 14 anni, disabili, gruppi di oltre 15 persone, studenti universitari con tesserino, la riduzione prevista è di 8 euro.
Le scuole entrano con 2,50 euro. L’ingresso è gratuito per i minori di sei anni, giornalisti con tesserino dell’Ordine e i possessori dell’abbonamento “Musei Torino Piemonte” e “Torino + Piemonte Card”.
Fioravanti sarà invece presente a fare da guida nei giorni 5 e 19 aprile, 3 e 17 maggio (prenotazioni entro e non oltre le 48 ore precedenti all’evento). Il prezzo della visita singola, della durata di un’ora con inizio alle 18 (orario d’incontro 17,45), è di 2,50 euro. Chi è munito di regolare biglietto di ingresso non deve pagare alcun costo aggiuntivo. I gruppi vanno da un minimo di 10 persone a un massimo di 20.
Ecco qualche anteprima.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro