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MotoGP: il primo hurrà è di Dovizioso

 Andrea Dovizioso vince la prima gara del Mondiale MotoGP in Qatar. Battuto il campione del mondo Marquez. Rossi terzo da applausi.

La Ducati c’è, è viva e darà battaglia fino alla fine. Se c’era bisogno di una conferma, arriva forte e chiaro dal Qatar il messaggio lasciato dal GP di Losail, gara inaugurale del Mondiale MotoGP.

I primi 25 punti dell’anno vanno ad Andrea Dovizioso che in rimonta batte il campione del mondo Marc Marquez. Nel deserto va in scena l’anticipo di ciò che può essere la nuova stagione della classe regina.

Il moto Mondiale riparte nel segno dei due protagonisti della scorsa annata. Il forlivese vice campione iridato centra la 9° vittoria tra i “grandi” e conferma quanto si era visto nell’anno di grazia 2017.

La festa italiana è completata da Valentino Rossi. Il Dottore celebra il rinnovo del contratto con la Yamaha per altre due stagioni con l’ennesimo podio della carriera.

 Il sogno Ducati è sempre vivo. Forse anche di più…

Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è di che sorridere a Borgo Panigale. Se la Ducati saprà confermarsi anche su circuiti “indigesti” (pensiamo a Phillip Island laddove l’anno scorso si perse il Mondiale), questo sembra davvero l’anno buono.

La crescita della Desmosedici nel 2017 non è stata casuale ed episodica. Le premesse per un’altra annata positiva ci sono tutte. Ovviamente Marquez e la Honda permettendo.

Lo spagnolo bicampione in carica ha dimostrato di non aver ancora perso l’appetito con la vittoria. Soltanto un grande Dovizioso gliel’ha negata con un duello finale al cardiopalma, rispondendo a un tentativo di sorpasso del Cabroncito all’ultima curva.

 Sensazioni di déjà-vu.

Come in Austria e in Giappone, anche stavolta il confronto corpo a corpo premia il ducatista che sembra aver ormai preso le misure al rivale. Un buon segnale nella lotta al titolo iridato che si preannuncia agguerrita fino all’ultima tornata.

 Un successo costruito con pazienza certosina.

Non è stato semplice per il Dovi, dopo una falsa partenza che l’ha relegato al 9° posto. Il pilota di Forlimpopoli ha dovuto quindi armarsi di pazienza per riemergere dal gruppone.

In testa il poleman Zarco del team Tech III  che dettava i ritmi della gara. Alle sue spalle Marc Marquez e Valentino Rossi, che brucia al via Pedrosa.

Il Dottore si vede subito che è in palla e, dopo aver superato al 6° giro il Cabroncito, si lancia all’inseguimento di Zarco. Mentre, due giri dopo, Dovizioso risale al quarto posto e mette nel mirino il podio.

 Dovi alla riscossa.

Il ducatista sembra averne di più e lo dimostra quando a metà gara decide di rompere gli indugi. Prima passa Rossi, nel frattempo superato da Marquez, poi lo stesso pilota della Honda. Cioè colui che si è portato via il titolo. Davanti rimane il solo Zarco che però inizia a essere in debito d’ossigeno.

Comunque il sorpasso è nell’aria e arriva a cinque giri dalla fine, quando a Losail va in scena l’ennesima puntata della saga Dovizioso vs Marquez. Zarco, superato anche da Rossi, crolla fino all’ottavo posto finale.

 Eterno Rossi.

Il resto è storia. Con Marquez che ci prova fino all’ultimo com’è solito fare, con una buona dose di sfacciataggine. E Dovizioso costretto a stringere i denti per portare a a casa il primo round di un match lungo otto mesi e 23 Gp.

Rossi invece porta a casa un terzo posto che lo consacra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, come un’highlander di questa disciplina. Quanto più cade e lo si dà per finito, tanto più Valentino si rialza e ritorna più forte.

Nella partita per il Mondiale MotoGP il suo nome va scritto di diritto, sebbene gli anni passino e le chance di conquistare il 10° titolo iridato inevitabilmente diminuiscano.

Per la sua storia, essere ancora competitivo in pista alla bellezza di 39 anni è di per sé già un buon risultato. Il Dottore darà battaglia fino in fondo anche su piste meno “amiche” come quella qatariota (quattro successi in carriera per il pilota della Yamaha).

 Personaggi a caccia di riscatto.

Sesto il compagno di team Maverick Vinales, dopo un weekend complicato. Il miglior risultato possibile dopo essersi ritrovato addirittura in quindicesima posizione sul circuito che l’anno scorso aveva visto il suo primo successo con la Yamaha.

L’unica nota negativa in casa Ducati è la caduta di Jorge Lorenzo, che incomincia male la sua seconda stagione con il team di Borgo Panigale.

Lo spagnolo, in scadenza di contratto, cede a una decina di giri di fine quando si trova 6° e a ridosso delle posizioni che contano.

Termina a punti l’ex campione di Moto2 Franco Morbidelli, 12° con la Honda Vsd al debutto nella classe regina. Mentre è da dimenticare l’inizio delle Aprilia: 11° Aleix Espargarò, penultimo Scott Redding, alla prima come pilota di una casa ufficiale.

La tappa in Qatar è però soltanto il preludio di una stagione partita all’insegna delle emozioni. Appuntamento l’8 aprile a Termas de Rio Hondo, in Argentina, per confermare o riscattare i primi riscontri in pista.

 Bevute sul trono.

Bella gara a parte, una domanda ritorna guardando le immagini del trio sul podio. Quanto paga una bevuta sui gradini vincenti? Senza citare lattine…

 Redazione Motorage.it – Andrea Sicuro

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