Brabham BT62: resuscita con una stradale da 700 cavalli
Un tempo era un costruttore di Formula 1. Adesso la Brabham rinasce preparando per la prima volta un’hypercar stradale.
Diversi aspetti da Formula 1
D’accordo, la rinata Brabham ha apparentemente poco a che vedere con la Formula 1, ma dalla massima competizione automobilistica la BT62, vettura stradale che sarà svelata il prossimo 2 maggio, trae diversi aspetti. Infatti, stando a indiscrezioni vi sarebbe un largo utilizzo della fibra di carbonio, materiale leggero e nel contempo resistentissimo che riguarderebbe gran parte della carrozzeria, compreso un ampio alettone in fibra di carbonio.Intuibile quindi la cura aerodinamica necessaria per garantire la massima deportanza possibile. caratteristica a cui contribuirà anche l’estrattore d’aria posteriore. E la linea? Anche se nessuna immagine definitiva è ancora stata diffusa, la Brabham BT62 preannuncia uno stile spettacolare e in gran parte funzionale alle altissime performance di cui è capace.
Un motore che raggiunge i 9.000 giri/min
Molti costruttori hanno da tempo imboccato la strada della sovralimentazione per i propri motori. Tutto questo non riguarda la Brabham, poiché per la sua BT62 ha scelto nientemeno che un V8 aspirato da 5,4 litri. Questo propulsore è in grado di garantire un allungo impressionante, sconosciuto anche alle migliori unità turbocompresse. Aspettiamoci quindi un motore che raggiunge i 9.000 giri/min. o “giù di li”, accompagnato da un sound da far accapponare la pelle per intensità e melodia.
Un propulsore erogante 709 CV che dovrà spingere una vettura dal peso a secco di appena 972 kg. Nessun’altra macchina stradale vanta un rapporto peso-potenza così favorevole. A ulteriore conferma di una filosofia della rinata Brabham che ha molto di Formula 1. Comunque, la Brabham BT62 verrà realizzata in appena 70 esemplari. Numero non certo casuale; 70 sono gli anni passati dal lontanissimo 1948, quando Sir Jack Brabham iniziò a correre entrando di diritto nella leggenda dell’automobilismo sportivo.
Motorage.it – La redazione