Tutor: devono essere rimossi dalle autostrade
Il brevetto è stato copiato. Lo ha stabilito la Corte d’appello di Roma, riconoscendo la violazione nei confronti a una società fiorentina. E adesso cosa cambia?
Tutti da distruggere i tutor della rete autostradale
L’azienda toscana Craft, una piccola società con sede a Greve in Chianti (Firenze), ha vinto la causa. La decisione arriva al termine di una vertenza avviata nel 2006. Così 12 anni dopo dall’avvio della causa, la Corte d’Appello di Roma ha deposto la sentenza: “Autostrade per l’Italia deve rimuovere il sistema di sorveglianza sul traffico stradale denominato Tutor o Safety Tutor”. La motivazione consiste nel fatto che l’utilizzo costituisce “contraffazione del brevetto nazionale d’invenzione n.IT01.310.318 di cui è titolare la Craft s.r.l.”. In pratica Autostrade per l’Italia avrebbe copiato il prodotto della società toscana, e sfruttato per installare sulla rete che gestisce in concessione i ben noti Tutor, ovvero il sistema di sorveglianza del traffico. Quindi da oggi i dispositivi devono essere rimossi e distrutti, perché la Corte ha inoltre stabilito che la società Autostrade per l’Italia dovrà pagare 500 euro di penale per ogni giorno di ritardo.
Per i tutor autostradali illegittimi, le multe sono valide?
Le violazioni del codice della strada ormai divenute definitive, in quanto decorsi i trenta giorni dalla notifica, sono ormai intoccabili e incontestabili. E comunque non è certamente scontato che l’impiego illegittimo di un sistema il cui funzionamento è stato testato e tarato, si ripercuota anche sulle multe. Inoltre è veramente difficile dimostrare ripercussioni subite da terzi, fuori dall’ambito del il soggetto danneggiato. In sintesi, le multe dovrebbero rimanere valide in quanto l’apparecchio era comunque in grado di funzionare e di registrare gli eccessi di velocità. Con grande dispiacere di molti.
Cosa cambia davvero?
Molto poco , pensiamo, se non addirittura “niente”. Infatti Aspi ha fatto sapere che per il momento gli attuali tutor rimarranno in funzione e che nel frattempo pagherà la penale prevista. Successivamente i tutor saranno sostituiti con un nuovo sistema, chiaramente diverso da quello attuale. Autostrade per l’Italia ritiene di poter rimettere in funzione i nuovi tutor per la rilevazione della velocità entro tre settimane e afferma che intende fare appello in Cassazione. Però la partita è ancora da giocare. Ci sono indagini penali aperte per le denunce di un’azienda che aveva operato nello sviluppo del software del Tutor prima che Aspi lo facesse in proprio. Ma tutto si risolverà, probabilmente senza che l’utente dalla strada nemmeno se ne accorga.
Motorage.it – La redazione
Ma tu l’hai letto l’articolo?
Si ma la testata “acchiappalike” non mi sembra corretta
Come si fa per farsi rimborsare x multe prese e punti persi con il sistema Tutor?
Giancarlo Crespi, l’articolo è chiaro
Mi dispiace davvero che la pensi così. Il titolo è corretto. Il fatto che ASPI abbia dichiarato che lo farà in tre settimane e intanto paga la multa non cambia la questione. Resta il fatto decretato da una sentenza del tribunale, che quei tutor devono essere rimossi e distrutti.
E alla fine non cambia niente
Forse il costo del transito per i lavori di sostituzione
Su chi ricadra il costo della sostituzione