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Auto ad alimentazione alternativa in aumento

 Secondo gli ultimi dati Aci, attualmente in Italia l’8,88% delle vetture circolanti utilizzano un tipo di alimentazione alternativa. Un dato sempre più in aumento negli ultimi due anni.

In Italia sono sempre più in crescita le auto ad alimentazione alternativa. Una realtà ormai sotto gli occhi di tutti e che ora è certificata anche dai numeri. Perché sentire il rombo del motore o la miscela olio-benzina ha certamente il suo fascino, almeno per i più tradizionalisti e nostalgici.

Ma coi tempi che corrono occorre abituarsi ai cambiamenti e alle nuove tecnologie in un certo senso eco-friendly. Secondo gli ultimi dati Aci, aggiornati al 31 dicembre 2017, nel nostro Paese le autovetture circolanti alimentate da propulsori e carburanti alternativi rappresentano l’8,88% del totale.

I dati sono stati diffusi dal Centro Studi del Consorzio Ecogas, durante l’assemblea dell’associazione rappresentativa del settore gas e metano per autotrazione.

 Una buona parte seguono la rivoluzione “silenziosa”.

Numeri alla mano, si tratta di 3.420.776 veicoli. Di queste 2.309.020 sono a doppia alimentazione benzina – GPL. A conti fatti, si tratta di una percentuale intorno al 5,99%. Le vetture GPL a doppia alimentazione benzina – metano sono invece 926.704 (il 2,41%), 174.087 le ibride benzina (0,45%).

Per quanto riguarda le vetture elettriche, il numero si ferma a 7.560 unità, per un’incidenza dello 0,02%. Forse ancora una cifra irrisoria. Ma qualche segnale di cambiamento lo abbiamo già avuto, in occasione dell’arrivo della Formula E a Roma lo scorso aprile.

Il discorso non cambia se si passa a considerare le vetture da strada: la gente sembra voler abbracciare sempre più la rivoluzione delle auto “green” che, seppur silenziosa, rimane sotto traccia. Chiudono la rassegna le ibride gasolio, che sono state 3.405 (ovvero lo 0,01% del totale).

Tutte insieme rappresentano l’8,88% del circolante, che è pari a 38.520.321 unità. In crescita, rispetto al 2016, quando su un totale di 37.876.138 di autovetture circolanti, le alternative valevano l’8,58%. Un dato sempre più in aumento se si conta che a fine 2015 era l’8,33.

 Il Nord traina l’alternativa ai benzina e diesel.

“Gpl e metano continuano a rappresentare la diretta alternativa ai motori a benzina e diesel”. Si può d’accordo o meno. I grandi costruttori come sappiamo hanno costruito i programmi attuali e futuri sulle vetture ibride ed elettriche ( tranne FCA, alias Marchionne … ndr).  Ma così ha dichiarato Alessandro Tramontano, Presidente del Consorzio Ecogas, il quale ha stilato anche la classifica delle regioni italiane in base al numero di autovetture a gas circolanti.

I primi tre gradini del podio sono occupati dall’Emilia Romagna con 529.273 unità, seguita dalla Lombardia a quota 444.902 e dal Veneto con 350.047 auto. Fanalini di coda in questa speciale graduatoria, nell’ordine, sono Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta.

E’ plausibile credere che, nel breve periodo, questo cambiamento coinvolgerà anche loro, ma il punto di domanda si fa intanto sempre più grande. L’ago della bilancia sono sempre le auto ibride ed elettriche e la relativa velocità di crescita sul nostro mercato. Le scommesse degli addetti ai lavori valgono milioni di Euro.

 Cambiando l’ordine dei fattori… il risultato cambia.

Il discorso si fa però diverso se consideriamo il circolante con propulsioni ecologiche in rapporto al totale. In questo caso al primo posto troviamo la Regione Marche, che con il 18,84% supera l’Emilia Romagna, in seconda posizione con il 18,59%. A seguire l’Umbria con il 13,27, giù dal podio troviamo il Veneto all’11,27.

Sorprendono in un certo senso anche i dati di Campania, Abruzzo, Toscana e Piemonte che si collocano sopra la media nazionale dell’8,88%, rispettivamente con 9,89%, 9,85%, 9,82% e 9,69%. In fondo alla classifica ci sono infine Friuli Venezia Giulia, Calabria, Sardegna e Valle d’Aosta.

Redazione MotorAge.it

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