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Auto Diesel: vietate a Milano da gennaio 2019

Dal 21 gennaio saranno banditi a Milano tutti i veicoli diesel fino a Euro 3, poi da ottobre anche Euro 4.

Per ora dal lunedì al venerdì

“E adesso esageriamo”. Facendo nostre le parole di una divertente pubblicità degli Anni 80, affrontiamo un problema serio che andrà come sempre a scapito degli automobilisti che quotidianamente si recano a Milano. La novità, infatti, è che dal 21 gennaio 2019 non si potrà più circolare con i veicoli diesel fino a Euro 3 incluso, dal lunedì al venerdì fino a sera. Non mancheranno le implacabili telecamere, pronte a immortalare i trasgressori e a inaugurare l’iter di multe salate, sempre “sulla pelle” dei soliti.

Ma non è tutto. Infatti a Palazzo Marino si ipotizza da ottobre 2019 un blocco dei diesel Euro 4 sprovvisti di filtro antiparticolato lungo tutta la metropoli. Questo, “bontà loro”, nei mesi invernali sempre dal lunedì al venerdì. Inizialmente saranno attivi solamente una decina dei 180 varchi previsti per i controlli, mentre l’intero sistema di controlli dovrebbe entrare in funzione tra fine 2019 ed inizio 2020. I cartelli informativi, invece, saranno tutti posizionati entro il 21 gennaio.

Obiettivo: blocco totale

Il chiaro obiettivo del sindaco Beppe Sala è di vietare nel giro di qualche anno l’ingresso di tutti i diesel in città. Nel 2024, infatti, potrebbe toccare ai diesel Euro 5, sempre nei mesi invernali e dal lunedì al venerdì. Mentre dal 2026 il divieto si estenderebbe al sabato e per tutto l’anno. Non ci sarà pace nemmeno per gli Euro 6, bloccati presumibilmente dal 2025 in inverno, per poi estendere il divieto tutto l’anno a cominciare dal 2027.

A partire dal 2030 è previsto il divieto totale di qualunque veicolo con motore endotermico. Sinceramente queste date a lunga scadenza ci fanno un po’ sorridere. Certamente il problema è molto serio per tutti gli automobilisti che abitualmente transitano nel capoluogo lombardo, ma non è affato certo che le prossime giunte siano dello stesso “colore” dell’odierna. E neppure che la pensiono allo stesso modo, dato che altre aree politiche sono ben più tolleranti e dimostrano buon senso nei confronti del traffico privato.

Oggi a Milano, invece, si preferisce additare i motori diesel come i responsabili di tutti i mali legati all’inquinamento. Sopratutto ignorando il fatto che sono ben altri i problemi da affrontare come ad esempio la messa al bando di caldaie a petrolio. Oppure un controllo più severo e capillare nei confronti delle emissioni industriali. A questo punto ci si augura che le associazioni legate all’automobile, ACI per prima, “facciano la voce grossa” anche se a Palazzo Marino hanno tutta l’aria di voler “tirare dritto”.

Motorage.it – La redazione

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