Il provvedimento riguardante le vendite dei carburanti, che sarebbe dovuto scattare per l’inizio di luglio, sarà posticipato al primo gennaio 2019.
Troppo presto per cominciare
“Tanto tuonò che alla fine piovve”. La ormai famosa fattura elettronica per i carburanti, prevista a cominciare dal primo di luglio, pare ormai slittare al primo gennaio 2019. Forse per merito delle vibrate proteste delle organizzazioni di categoria dei benzinai. Così il rinvio è arrivato puntuale e le organizzazioni dei benzinai, che lamentavano di non essere pronti per la novità, hanno revocato lo sciopero fissato.
La fatturazione on line è troppo complicata
“Stiamo predisponendo il rinvio al primo gennaio 2019 dell’obbligo di fatturazione elettronica per le vendite di carburanti ai soggetti con partita IVA – dichiara il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi di Maio. Questa categoria si è trovata ad essere prescelta per sperimentare, in anticipo su tutte le altre, l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica. Nei prossimi giorni vogliamo avviare un tavolo tecnico al MiSE con le federazioni dei gestori per scongiurare lo sciopero annunciato e per sviscerare il problema”. A proposito del nuovo meccanismo pare che l’Agenzia delle Entrate comunque abbia messo a disposizione il sistema Web gratuito per accedere alla fatturazione on line, ma gli interessati l’hanno ritenuta troppo complicata.
Come funziona
La fattura elettronica carburante è un nuovo obbligo introdotto dall’ultima legge di Bilancio che doveva entrare in vigore il primo luglio prossimo. In pratica, sulla base dell’articolo 1, comma 920, L.205/2017, “Gli acquisti di carburante per autotrazione effettuati presso gli impianti stradali di distribuzione da parte di soggetti passivi dell’imposta sul valore aggiunto, devono essere documentati con la fattura elettronica. Di conseguenza è stata fissata l’abolizione della scheda carburante a partire dal primo luglio. Inoltre, le cessioni di carburanti per autotrazione qualora effettuate da titolari di partita IVA, potranno essere documentate con la fattura elettronica facoltativa o la scheda carburante fino al 31 dicembre 2018.
Per i privati al momento non cambia nulla
Per il momento pare certo che dal prossimo anno, tutte le fatture non elettroniche inviate all’Agenzia delle Entrate da professionisti e imprenditori saranno giudicate nulle. Invece gli acquisti di carburanti per autotrazione effettuati da “privati consumatori”, continueranno ad essere esonerati dall’obbligo di certificazione fiscale mediante scontrino o ricevuta. L’obbligo rimane per l’esercente l’impianto di distribuzione. Infatti quest’ultimo dovrà provvedere alla memorizzazione elettronica e alla trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi all’Agenzia delle Dogane. Di Maio ha dichiarato: “Il paradosso italiano è che questi strumenti vengono inventati per combattere gli evasori . Ma puntualmente vanno a danneggiare quelli che le tasse le hanno sempre pagate”.
Motorage.it – La redazione