Una vittoria mai in discussione quella di Lewis Hamilton nel GP di Francia, che gli vale la testa del Mondiale F1.
Hamilton con la sua Mercedes domina dunque il GP di Francia 2018 e spedisce Vettel a -14. Il ferrarista arriva soltanto 5°, penalizzato dallo scontro al via con Bottas. La Ferrari affievolisce un po’ la rabbia con il ritorno sul podio di Raikkonen, 3° però, dietro alla mina vagante Verstappen con la sua Red Bull.
La Formula 1 è bella anche perché ogni gara fa storia a sé. L’avevamo lasciata a Montreal, dove avevamo celebrato il trionfo di Sebastian Vettel e della Ferrari.
Viceversa le Mercedes sembravano avere il fiato corto e non più imbattibili. Quello che sembrava un torneo indirizzato verso la casa tedesca era invece tornato a pendere dalle parti di Maranello.
Al bentornato GP di Le Castellet, in Francia, Lewis Hamilton dà un altro calcio alle critiche ricevute dopo alcune prestazioni opache, cui forse non aveva più abituato.
L’inglese si sentiva il più forte, ed è riuscito a dominare dal primo all’ultimo giro una corsa che lo fa ritornare in testa al Mondiale. Certo ha sfruttato anche il grave errore di Sebastian Vettel, che al via tampona Valtteri Bottas.
Il ferrarista viene penalizzato di 5” e con tutta la buona volontà non riesce ad andare oltre il 5° posto. Sono ora 14 i punti di distanza dalla vetta, in pratica la stessa situazione di un mese fa, con due gare in meno alla fine della stagione.
Il compagno di team Kimi Raikkonen addolcisce un po’ la pillola nella Scuderia, e si piazza in terza posizione dietro a Max Verstappen.
Nel cammino verso il titolo contano i nervi saldi.
Per vincere gare e titoli, ci vogliono calma e sangue freddo. Una regola aurea che ha avuto la sua dimostrazione sul circuito Paul Ricard, dove si è tornati a correre dopo 28 anni.
Faranno bene a tenerlo a mente Vettel e la Ferrari per evitare nuovi inciampi nella corsa verso il titolo che si mantiene comunque sul filo sottile dell’equilibrio.
Il fattaccio. Allo spegnimento dei semafori, il tedesco sul sedile della Rossa, in seconda fila dietro le Frecce argentate, ha un ottimo spunto. Succede però che alla prima curva la sua vettura centra in piena quella di Bottas. Nell’impatto il ferrarista rimedia la rottura dell’ala anteriore, mentre il finlandese fora la posteriore sinistra e si ritrova il fondo danneggiato.
Di fatto è l’episodio che spiana la strada a Hamilton, che con il rivale numero uno fuori dai giochi, deve soltanto pensare ad amministrare. Peccato perché il Cavallino in gara ha girato su tempi simili. Ma l’irruenza e la voglia di strafare non pagano mai.
Una rimonta soltanto a metà.
Vettel, costretto a fermarsi ai box, monta le gomme soft con l’intento di non fermarsi più, così come Bottas. Entrambi però devono ripartire dalle retrovie.
In più Seb viene punito con 5” di penalizzazione. Intanto al GP di Francia si gira in regime di Safety Car per i primi sei giri, a causa del contatto tra i padroni di casa Ocon e Gasly (entrambi out). Il ferrarista è però fantastico nel suo tentativo di rimonta, che dopo venti giri lo porta al 5° posto, alle spalle di Verstappen, Ricciardo e Raikkonen. Hamilton intanto fa corsa a sé, martellando giri veloci in testa.
Dopo la girandola dei pit stop, Vettel si ritrova quarto, ma deve fare i conti con l’usura delle gomme gialle. Questo lo costringe allora alla seconda sosta, in cui monta le ultrasoft e sconta la penalità decisiva. A conti fatti, la quinta posizione per il tedesco, per come si erano messe le cose, non è un risultato del tutto da buttare.
Ma per il futuro bisognerà evitare colpi di testa, soprattutto con un concorrente temibile come le Mercedes, oggi tornate a splendere come nei tempi migliori.
Il primo luglio, alla Red Bull Ring di Spielberg, in Austria, l’occasione per la Rossa di riprendersi il primato.
Raikkonen e Leclerc da applausi. Alonso stenta dopo Le Mans.
Gli unici sussulti nel finale arrivano da Raikkonen che supera Ricciardo e torna sul podio dopo tre gare. Prendendosi anche una piccola rivincita, dopo le tante critiche e le voci sul futuro che lo vedono lontano dalla Rossa.
Per il resto, da segnalare il 10° posto di Charles Leclerc, che va a punti per la terza gara consecutiva (quarta nelle ultime cinque). Dopo l’incidente al via, fatica invece Bottas che non va oltre la settima posizione, dietro alla Haas di Magnussen (strepitoso 6°).
Da dimenticare infine la performance di Fernando Alonso, costretto al ritiro in un weekend complicato per la McLaren che ha mancato l’accesso in qualifica. Soltanto dolori per il pilota di Oviedo, dopo le gioie di Le Mans. Il successo nella 24 Ore con la Toyota lo avvicina alla Tripla Corona. Gli manca soltanto la 500 Miglia di Indianapolis, che potrà provare a conquistare nel 2019.
Chissà se tutto ciò non lo convinca ad abbandonare definitivamente il circus e ad abbracciare questa nuova sfida professionale per impreziosire una carriera leggendaria.
MotorAge.it Redazione – Andrea Sicuro