Lorenzo-Honda: è ufficiale. Una coppia suggestiva è pronta a scaldare i motori. Tra curiosità e incognite legate alla convivenza tra i due big della MotoGP. Jorge Lorenzo sarà il compagno di Marc Marquez per le prossime due stagioni.
Dopo indiscrezioni e depistaggi, la coppia dei sogni si è ufficialmente formata. Jorge Lorenzo e Marc Marquez correranno insieme sulla Honda per i prossimi due anni.
Il quasi ex ducatista ha firmato un biennale da 4 milioni a stagione con il team giapponese. Che in precedenza aveva annunciato la separazione dopo 18 anni da Dani Pedrosa. Così farà coppia con il bicampione del mondo in carica, che aveva chiesto ai dirigenti di poter contare su un compagno competitivo. E’ stato accontentato con l’opportunità migliore in circolazione, venutasi a creare dopo la rottura conclamata al Mugello tra Por Fuera e la scuderia di Borgo Panigale.
Dunque, una staffetta tutta spagnola che rafforza ancora di più il blasone la Honda. Che potrà ora vantare sui due piloti maggiormente di spicco della classe regina, dall’alto del loro palmares (undici titoli mondiali complessivi).
L’ossessione della vittoria.
Si chiude dunque la parentesi in Ducati per il pilota maiorchino. Una parentesi decisamente non fortunata, nonostante le molte aspettative, con la quale se non altro ha rimpinguato il suo conto in banca. La prima vittoria con la Rossa, conquistata nel GP d’Italia, ha avuto l’effetto di certificare un feeling mai decollato in sella alla Desmosedici, con reazioni “post gara” In cui Lorenzo non le ha mandate a dire al general manager Dall’Igna, reo in un anno e mezzo di non averlo mai supportato al 100%. Almeno a suo parere. Ma a dirla tutta, non è che Lorenzo abbia fatto mirabilie nel periodo.
Adesso arriva una nuova stimolante sfida professionale per Por Fuera. Lorenzo in Honda potrà intanto contare sulla monoposto migliore della categoria, quella che sta dettando legge in MotoGP. A riprova di ciò, parlano i numeri: cinque i Mondiali vinti in sette anni (uno da Stoner, quattro da Marquez). Se l’obiettivo è tornare a sedersi sul trono iridato, Lorenzo non poteva compiere scelta più appropriata.
In precedenza si era fatto il nome della Petronas, il nuovo team satellite della Yamaha che farà la sua comparsa il prossimo anno e che avrebbe messo a disposizione di Jorge una M1 ufficiale. Niente di tutto questo: Lorenzo non si accontenta di recitare una parte da comprimario ma vuole vincere, e subito.
Una miccia pronta a esplodere.
Da qui a dire che ce la farà però, ce ne passa. Anche perché dovrà fare i conti con l’ingombrante presenza di un compagno, che non pare certo intenzionato a cedere i riflettori all’ultimo arrivato. La nazionalità comune potrebbe forse facilitare la convivenza, oltre al fatto che tra i due non si sono mai registrate frizioni particolari.
Ma nelle corse, si sa, alla fine vince uno solo, ed entrambi sono piloti che non guardano in faccia a nessuno quando si tratta di vincere. Qualora i due dovessero trovarsi in lotta per il titolo, i dirigenti Honda dovranno essere bravi a gestire una potenziale bomba a orologeria.
Il Cabroncito è infatti uno abituato a cannibalizzare i rivali in pista. Ma anche i compagni ai box. La separazione tra la Honda e Pedrosa, dopo quasi un ventennio, ne è la riprova ulteriore. “Sentivo che era arrivato il momento di cambiare”, sono state le sue parole.
Se non puoi battere il tuo nemico, alleati con lui.
Qualora l’intesa dovesse invece funzionare, ne vedremo delle belle. Per lo spettacolo che potranno offrire in pista, senza dubbio. Mossa saggia da parte della Honda, quella di togliere dal mercato uno dei pezzi pregiati rimasti in circolazione. Precedenti alla mano, per i rivali non è infatti una bella notizia.
Viene alla mente poi ciò che accadde a Valencia nel 2015, nell’ultima gara del Mondiale. Cioè quando l’aiuto di Marquez, guardaspalle di Lorenzo, fu decisivo nella vittoria del titolo da parte di quest’ultimo. Con buona pace di Valentino Rossi e dei tifosi italiani, che da allora non gliel’hanno perdonata al Cabroncito.
Il quale sarà pure “pazzo”, come indica il soprannome. Ma i compagni se li sa scegliere bene. Del resto, come dice un famoso adagio, “se non puoi battere il tuo nemico, alleati con lui”. Una massima mai così veritiera e attuale.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro