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Porsche: stop alle vendite in Europa

  Porsche ferma le vendite in Europa. Una decisione motivata dalla necessità di testare i propri modelli per ottenere la certificazione WLTP sulle emissioni di carburante.

Una decisione che ha del clamoroso, senz’altro. E che non ha precedenti alcuni. Ma che è obbligata, alla luce dello scandalo del Dieselgate e dell’introduzione di nuovi e ancor più rigorosi standard europei sulle emissioni.

Porsche ha annunciato la sospensione fino a settembre delle vendite in tutta Europa. La casa automobilistica di Stoccarda smetterà provvisoriamente di produrre quelli che sono i suoi modelli cardine.

Quindi tutte le 911, 718, le Cayenne, Panamera e Macan. Un provvedimento drastico e rigoroso, in puro stile teutonico. Una situazione che inevitabilmente si ripercuoterà sugli equilibri del mercato a quattro ruote.

  Un taglio netto con il passato.

L’acronimo è WLTP e sta per Worldwide Harmonized Light-Duty Vehicle Test Procedure.  In soldoni, sta a indicare il nuovo standard per l’omologazione delle emissioni inquinanti delle automobili, in vigore dal 1° settembre 2017.

Trecentosessantacinque giorni dopo, la procedura diventerà obbligatoria per tutti i produttori automobilistici all’interno dell’Unione Europea. E di conseguenza per i modelli di nuova immatricolazione. Veicoli che per essere omologati devono superare una serie di test che ne determinino nuovamente i consumi e le emissioni di CO2.

Lo ha spiegato l’amministratore delegato di Porsche, Oliver Blume: “Le scadenze UE per la certificazione WLTP, che sono state portate avanti con breve preavviso di un anno, ci stanno sottoponendo a pressioni enormi. A causa di una notevole carenza nella disponibilità di banchi prova, che sta interessando tutti i produttori, ci troviamo davanti ad una grande sfida. Ma siamo comunque favorevoli a test sulle emissioni più realistici”.

 Quando il gioco non vale la candela.

“Il modello che hai selezionato non è più disponibile come una nuova auto liberamente configurabile”. Questa l’indicazione resa nota sul sito italiano dell’azienda, che balza subito all’occhio, attivando un’apposita configurazione. È fatta salva comunque la possibilità per i clienti di ordinare le vetture ma senza avere indicazioni certe sulla data di consegna. Un vero e proprio salto nel buio.

 Nuove soluzioni per soddisfare gli standard di qualità.

Il blocco infatti varrà fino a quando Porsche non si sarà adeguata ai nuovi standard di prova WLTP. Questi tengono conto anche delle particelle ultrafini emesse dai nuovi motori a benzina a iniezione diretta.

Nello specifico, dal prossimo settembre le 911 e le 718 saranno disponibili con un filtro antiparticolato per benzina. La tecnologia sarà implementata anche su tutti gli altri modelli.

  MotorAge.it – Andrea Sicuro

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