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Maserati Levante S Q4 MY19 GranLusso: Test drive

Ancora più ricco nelle dotazioni, veloce e potente come sempre. Abbiamo provato “the Maserati of SUV’s”, il Levante S Q4 con l’allestimento GranLusso. Il paradigma della guida sportiva.


Aggiornamenti importanti

Il Maserati Levante Model Year 2019 porta in dote aggiornamenti molto interessanti, tra cui i proiettori FULL LED adattivi a matrice opzionali, il sistema di controllo elettronico del veicolo IVC (di serie) che previene l’instabilità della vettura e la leva del cambio ZF riprogettata in chiave ergonomica. Abbiamo provato il Levante S Q4 con l’allestimento GranLusso, che aggiunge un tocco di raffinatezza a una vettura che già ne ha di suo.

Più in dettaglio, nel Levante S Q4 spiccano gli interni firmati Ermenegildo Zegna che accostano alla lussuosa pelle a grana fine gli inserti in seta mulberry Zegna color Aantracite scuro. Emergono particolari come fodere sedili, pannelli porta, cielo abitacolo, alette parasole e plafoniera luci. Tutti realizzati con questa seta pregiata ed esclusiva è prodotta dal lanificio Zegna di Trivero (Biella) con un procedimento brevettato. Senza dimenticare il rivestimento in finissima pelle della plancia e dei braccioli, nonché l’emblema del Tridente ricamato sui poggiatesta.

L’allestimento GranLusso prevede di serie anche i sedili anteriori Comfort con regolazione elettrica a 12 vie e memoria, il notevole impianto audio Premium Harman kardon, il volante e la pedaliera a regolazione elettrica, i battitacco illuminati, i sensori di parcheggio, il navigatore e il sistema di chiusura assistita delle porte.

Cuore Made in Maranello

Dal punto di vista motoristico, il Maserati Levante S Q4 adotta l’ormai ben noto e apprezzato propulsore V6 a benzina 3 litri con sovralimentazione Twin Turbo, prodotto interamente dalla Ferrari a Maranello. La potenza raggiunge il picco di 430 CV a 5.750 giri/min., mentre la coppia massima è di 580 Nm da 2.000 a 4.750 giri/min.

Le prestazioni sono ai vertici assoluti della categoria, come testimoniano il tempo di 5”2/10 nello scatto 0-100 km/h e la velocità massima pari a 264 km/h. Al di là dei numeri, quello che i dati non possono trasmettere è la progressione forte ed entusiasmante del motore a ogni regime. Sempre accompagnata da quel sound inconfondibilmente tonitruante come solamente i propulsori nati nella “Motor Vally” italiana riescono a esprimere.

Il tutto pienamente assecondato dal cambio automatico ZF a 8 rapporti, dalla leva assai più pratica di prima e con i paddle fissi al piantone per la funzionalità manuale. Funzionalità che nella regolazione più sportiva consente una cambiata completa in appena 150 millisecondi. In altre parole, non si fa in tempo a rilasciare il paddle di destra ché la marcia è già “andata a segno” e il motore ha ricominciato a spingere.

Maneggevolezza eccezionale

Ancora una volta, al volante del Maserati Levante siamo rimasti stupiti favorevolmente dall’handling eccezionale nelle curve più impegnative, al quale si aggiungono doti eccellenti in termini di tenuta di strada e stabilità. In sostanza, sembra che l’altezza e la lunghezza considerevoli, e il peso superiore alle due tonnellate “siano scomparsi come con un colpo di bacchetta magica”, tanta è la sensazione di trovarsi al cospetto di un coupé sportivo piuttosto di un SUV come è in realtà.

Merito di una serie di fattori che vanno dall’eccellenza intrinseca della piattaforma alle sospensioni raffinate a doppi quadrilateri deformabili anteriormente e multilink posteriormente. Oltre che dalle molle pneumatiche alla trazione integrale Q4. Trazione che normalmente invia il 100% della coppia alle ruote posteriori. Salvo poi nelle situazioni contingenti trasferirne una parte all’avantreno.

In sostanza, il Maserati Levante è il SUV più appagante e divertente da guidare. Anche se lo sterzo servoassistito elettricamente ha un po’ perso quel fantastico feedback garantito dal precedente sistema ad asservimento idraulico. Ma è il prezzo (contenuto) che si deve pagare affinché vi siano gli irrinunciabili sistemi di assistenza alla guida. Fermo restando il fatto che, come sempre su una Maserati, il pilota è sempre al centro dell’attenzione.

Gian Marco Barzan

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