Multa car sharing: un fenomeno anomalo rimasto finora sotto traccia. Incorrere in una multa con un’auto in car sharing comporta il pagamento di una penale aggiuntiva. Che il più delle volte l’operatore scelto prima del noleggio, omette.
Un’avvertenza per chi sta pensando di noleggiare un’auto per le vacanze estive. Lungi dall’idea di criticare l’utilizzo dei car sharing, ormai una realtà affermata, come alternativa ai mezzi di trasporto pubblico.
Ma alcuni aspetti rimangono sullo sfondo e talvolta non vengono considerati nella scelta del modello più “cool” o economicamente convenienti. Tra questi c’è il prezzo delle penali addebitate dall’ente in caso di multa. Queste infatti cambiano da un gestore all’altro e dipendono dal fatto che la notifica della contravvenzione sia affidata a un operatore interno o esterno all’azienda.
Il risultato finale è che l’utente, molto tempo dopo aver riconsegnato l’auto, corre il rischio di vedersi recapitata a casa un’amara sorpresa. E quel che è peggio, essendo ignaro di ciò che gli sarebbe potuto capire.
Troppa carta bianca.
Va fatta intanto una precisazione. Normalmente, in caso di infrazione commessa in assenza di contestazione immediata da parte di un’agente, la multa viene recapitata direttamente all’operatore di car sharing. Questi provvede a identificare chi era alla guida della vettura nel momento in cui l’infrazione veniva commessa.
Una volta scoperto, l’ente notifica direttamente al responsabile la contravvenzione. A questo punto, oltre a dover pagare l’importo della multa che dipende dall’infrazione, va considerato anche il costo aggiuntivo per la “Gestione e notifica delle sanzioni amministrative”. E qui sta il nocciolo della questione.
Allo stato attuale, c’è troppa discrezionalità in capo agli operatori del settore che sono libere di decidere le tariffe da attuare. Nella media le penali si aggira dai 25 ai 45 euro, con o senza Iva.
Senza dubbio, un esborso non indifferente, praticamente pari a quello di dover pagare una multa aggiuntiva.
Patti chiari, amicizia lunga.
Stupisce inoltre la mancanza di trasparenza tra le compagnie. Secondo quanto si apprende, soltanto Locauto, attraverso il proprio sito web, fornisce qualche informazione, generica a dir la verità, sui costi di gestione della multa con car sharing.
Si legge infatti che “Locauto ti assiste con un servizio amministrativo – a cui corrisponde un addebito di piccola entità – che consiste nel comunicare all’autorità che ha emesso la multa i dati del conducente della vettura”. Non si entra dunque nel merito della penale richiesta al cliente, di cui viene soltanto a conoscenza al momento della prenotazione o del ritiro dell’auto. Nel caso specifico, si parla di un costo di 48,88 euro, Iva inclusa. Un’anomalia su cui proveremo a indagare.
Redazione MotorAge.it