Ferrari: un’asta per la ricerca
Un appuntamento immancabile per celebrare i 120 anni dalla nascita di Enzo Ferrari e contribuire a una nobile causa. Il prossimo 6 ottobre si terrà un’asta speciale in cui saranno venduti un’edizione speciale della Ferrari F12TdF e pezzi pregiati riguardanti la storia della Rossa. Il ricavato sarà devoluto al “Centro Dino Ferrari” per la ricerca scientifica.
Un’occasione speciale per una ricorrenza significativa, alla quale non potranno mancare i collezionisti e gli appassionati del Cavallino Rampante. L’associazione “Centro Dino Ferrari” dell’Università degli Studi di Milano lancerà un’asta benefica. Saranno battuti la berlinetta Ferrari F12TdF “Special Edition” e molti cimeli legati al mito della Rossa.
I più fortunati potranno accaparrarsi, ad esempio, la tuta da corsa autografata dal pilota Sebastian Vettel. O un intero motore Ferrari 051 F2002. L’iniziativa è stata indetta per sostenere una buona causa. Di conseguenza, il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione per la ricerca scientifica per le malattie neuromuscolari e neurodegenerative.
Il 14 agosto ricorre inoltre il 120esimo anniversario dalla nascita dell’ingegner Enzo Ferrari. Il Drake, oltre ad aver fondato l’omonima scuderia, ha anche contribuito alla nascita del centro medico. Questo è stato intitolato alla memoria del figlio, Dino, prematuramente scomparso da giovane.
Basta poco per un nobile gesto.
L’appuntamento per l’asta benefica Ferrari è sabato 6 ottobre. Battitore sarà Sotheby’s. Prima di tutto, per partecipare bisognerà registrarsi al sito dell’Associazione “Centro Dino Ferrari”. I collezionisti potranno dunque consultare sul portale l’intero catalogo- E fare una prima offerta per uno o più pezzi fra quelli all’asta.
I migliori offerenti avranno la possibilità di aggiudicarsi uno dei pregiati pezzi all’asta. Ma, come detto, compiranno anche un nobile gesto. Pertanto i fondi raccolti finanzieranno la ricerca scientifica del “Centro Dino Ferrari”.
Il centro dal 1981, anno della fondazione, opera nel campo delle malattie neuromuscolari e neurodegenerative. È stato voluto da Enzo Ferrari, per rendere omaggio al figlio Dino deceduto nel 1956 a soli 24 anni, per distrofia muscolare.
Redazione MotorAge.it