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Jaguar E-Pace: al debutto il 2.0 a benzina da 200 CV

Test su strada

L’ E-Pace del nostro test è equipaggiato con il cambio automatico a 9 rapporti e il sistema di sospensioni “intelligenti” Adaptive Dynamics. Il prezzo base per l’Italia della Jaguar E-Pace da 200 CV è di 42.200 euro.

Con il cambio automatico scatta bene

Il nuovo motore del Jaguar E-Pace è un 2.0 litri a iniezione diretta di benzina, appartenente alla famiglia Ingenium, sovralimentato mediante un turbocompressore e caratterizzato dalla fasatura variabile continua delle valvole sia lato aspirazione, sia scarico. Questa unità affianca il propulsore 2.0 da 250 CV, rivelandosi rispetto a quest’ultimo più conveniente sotto il profilo generale dei costi di gestione.

Riguardo le prestazioni, conviene decisamente puntare sul cambio automatico a 9 rapporti che, grazie alla sua rapidità, contribuisce a far segnare un ottimo tempo di 7”7/10 sullo 0-100 km/h. “Accontentandosi” del cambio manuale di serie, invece, il cronometro fa segnare un meno soddisfacente tempo pari a 8”2/10.

Alla prova dei fatti, il Jaguar E-Pace 2.0 200 CV AWD dimostra uno spiegamento di coppia forte e costante, tanto è vero che si apprezza pienamente l’elasticità di marcia piuttosto che la grinta sportiva. L’esemplare da noi testato è equipaggiato con il cambio automatico a 9 rapporti, dal setup manuale francamente migliorabile in quanto mancano le palette al volante (non disponibili nemmeno a richiesta), mentre la velocità dei passaggi di marcia non fa certo “tremare le vene dei polsi”. Molto meglio lasciare inserito il programma completamente automatico e in Sport, quando si va alla ricerca delle massime prestazioni.

L’Adaptive Dynamics fa una grande differenza

Ricorderete che, complice il peso elevato, durante la primissima prova del Jaguar E-Pace avevamo notato una maneggevolezza buona ma non eccelsa. Certamente non al livello dell’F-Pace, benché più grande ma più leggero per via dell’architettura in alluminio. Ora, con la possibilità di ordinare le sospensioni a controllo elettronico Adaptive Dynamics, il quadro cambia abbastanza sensibilmente e il piacere di guidare tra le curve è quello che si riscontra su ogni Jaguar.

In pratica, l’Adaptive Dynamics monitora i movimenti della vettura ogni 2 millisecondi, agendo di conseguenza sull’assetto. Due sono le modalità di utilizzo selezionabili direttamente dal pilota. Normal che privilegia il comfort e Dynamic decisamente orientato verso la sportività. E proprio selezionando il Dynamic, durante la nostra prova su un percorso ricco di curve abbiamo apprezzato rollio e beccheggio ridotti ai minimi termini.

Sopratutto, durante le frenate più intense il muso non “affonda”, così come non si alza richiamando tutta la potenza del motore nelle marce basse. Mentre il coricamento laterale ridotto migliora sia la velocità nel trovare l’appoggio in curva che la precisione. Il tutto coadiuvato da uno sterzo che è semplicemente il migliore mai visto su una Jaguar.

Infatti, al rapporto diretto tipico dei sistemi Jaguar, si è aggiunta una consistenza a pieno beneficio del feeling auto e pilota. Infine, spendendo due parole sull’estetica, il Jaguar E-Pace affascina per sportività associata ad eleganza e compattezza. L’ennesimo capolavoro di Ian Callum, da anni alla guida del design Jaguar.

Gian Marco Barzan

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