Ford Mustang V8 5.0 450 CV: Test Drive della leggenda americana
La più potente tra le Mustang riserva emozioni a non finire, accompagnate da un assetto “all’europea”.
Rombo di tuono
E’ inutile, ogni volta che ci mettiamo al volante di una Ford Mustang subiamo tutto il suo fascino, il cuore batte all’impazzata e l’adrenalina scorre a fiumi. Così è successo anche questa volta, provando la Mustang V8 5.0 450 CV, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in circa 5” e di superare 250 km/h di velocità massima. Ma per quanto interessanti questi numeri non danno l’esatta misura delle emozioni che si vivono al volante della supercar Ford. Infatti, il sound è quello tipico americano dei V8: rauco, simile a quello dei tuoni di un temporale estivo, squisitamente yankee.
Così, ad ascoltare questa “musica celestiale” ti vengono in mente New York all’ora di punta, i più famosi telefilm americani e i circuiti ovali. Ambientazioni diverse tra loro ma che spesso, hanno come colonna sonora proprio il il V8. Il più americano tra i motori americani. Senza dimenticare che questo 5 litri da 450 CV, a differenza del passato, ha un allungo impressionante che si stempera giusto in prossimità dei 7.000 giri/min. Un sogno per i propulsori “a stelle e a strisce” fino a qualche anno fa.
Cambio a 10 rapporti
La nuova Ford Mustang V8 5.0 450 CV ha il cambio automatico (opzionale) con ben 10 rapporti. Si tratta di un classico sistema con convertitore di coppia, il quale si esclude non appena la vettura si mette in movimento lasciando spazio alla migliore fluidità possibile. E quando si decide di “dare dentro” con l’acceleratore e si utilizza la funzionalità manuale, le marce vengono sparate a velocità impressionante buttando definitivamente alle ortiche gli stereotipi che vedono le trasmissioni americane lente ai limiti dell’imbarazzante.
E poi, se sei in decima marcia e decidi di lasciar fare tutto all’automatico, affondando l’acceleratore si possono scalare anche tre marce alla volta dando vita a riprese emozionanti. Certo, di serie c’è sempre il classico cambio manuale a 6 rapporti, che però davanti al modernissimo automatico 10 speed diventa anacronistico e interessante solo per irriducibili nostalgici.
“Grip, grip, hurrà!”
Il binomio V8 da 450 CV e trazione posteriore della Ford Mustang preannuncia sovrasterzi di potenza a non finire, specialmente se si ha la freddezza (e un circuito a disposizione) di disattivare completamente i controlli elettronici di trazione e di stabilità. A quel punto ci si ritrova a tu per tu con derapate impressionanti, da gestire centellinando la pressione sull’acceleratore, controsterzando e riallineando rapidamente. Non un gioco da ragazzi, quindi, ma che ai più esperti fa pienamente capire come l’assetto della Mustang sia “all’europea” nel senso migliore del termine.
Infatti, a differenza di molte altre sportive americane del passato, rollio e beccheggio sono ridotti ai minimi termini, gli inserimenti nelle curve sono veloci e precisi, così come la traiettoria perfetta si ritrova una volta presa confidenza con lo sterzo diretto ma non direttissimo. Insomma, questa Ford Mustang ti fa sentire pilota e domatore al tempo stesso e basta darle un’occhiata per avere conferma che è sempre lei: linea intramontabile che ti riporta indietro agli Anni 60 e al tempo stesso ti proietta nel futuro. Un futuro di V8 tuonanti e lunghe strisce nere sull’asfalto, senza offesa per argomenti barbosissimi come il downsizing e la guida autonoma.
Motorage.it – La redazione
Francesco Magno…. allora??? Cosa aspetti ?
Ma lo tolgono sto superbollo o no??????
Che linea intramontabile!
Kai Wang