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Maserati Levante GTS test drive

Design ultra sportivo e un V8 biturbo da 550 cavalli per forti emozioni. Questa la sintesi della doppia anima di Maserati Levante GTS con il look da SUV e il cuore di una granturismo.

Motore “Made in Ferrari”

Già il nome stesso rispecchia il carattere del Levante, che è un vento caldo del Mediterraneo, capace di trasformarsi subito da lieve brezza a impetuosa forza della natura. Proprio come “The Maserati of SUV’s”. Il Levante GTS è spinto da uno dei motori più potenti mai montati su una vettura del Tridente. Infatti, il V8 Twin Turbo di 3,8 litri è una versione riprogettata e migliorata del propulsore che equipaggia l’ammiraglia Quattroporte GTS e sviluppa una potenza massima di 550 CV a 6.250 giri/min. Il picco di coppia pari a 730 Nm, da 2.500 a 5.000 giri/min.

Come tutti gli altri motori Maserati a benzina, è stato sviluppato da Maserati powertrain in collaborazione con Ferrari ed è prodotto nello stabilimento di Maranello. Grazie all’eccellente rapporto peso/potenza di 3,9 kg/CV, il Levante GTS accelera da 0 a 100 km/h in 4”2/10 e raggiunge la velocità massima di 292 km/h. Dati perfetti per una supercar moderna con le sembianze di un SUV di fascia alta.

Rombo di tuono

E’ inutile dire che al volante del Maserati Levante GTS abbiamo provato forti emozioni, fin da quando abbiamo ascoltato le note del propulsore V8 Twin Turbo. Un sound rauco e cattivo, tipico dei propulsori otto cilindri a V, accompagnato dal sibilo dei due turbocompressori e dai quattro terminali di scarico che diffondono ad arte questa “melodia meccanica”. Ma al di là di un sound squisitamente “Made in Maranello”, a emozionare è la forte spinta del motore a ogni regime accompagnata da una progressione mozzafiato.

Il ritardo dei turbocompressori è praticamente assente, tanto è vero che si può riprendere a ogni regime con la certezza di guadagnare velocità in maniera impressionante, tanto da indurre a alleggerire la pressione sul pedale dell’acceleratore in alluminio. Tanta esuberanza è molto bene assecondata dal cambio automatico ZF a 8 rapporti, capace di “scaraventare” le marce nel layout manuale (attuabile tramite la classica leva e i paddle fissi al piantone) in appena 150 millisecondi. Un cambio classico con convertitore di coppia, decisamente migliore di molti tanto decantati sistemi a doppia frizione.

Maneggevolezza da best in class

Settando sospensioni, cambio e sterzo sui programmi più sportivi, sembra di ritrovarti in mano un agile coupé sportivo. Non certo un SUV da oltre 2.000 kg di peso qual è il Levante GTS. Gli inserimenti in curva sono netti, precisi e veloci. Invece il mantenimento della traiettoria perfetta è consentito da una serie di fattori che vanno dallo sterzo diretto alle sospensioni raffinate. Non dimentichiamo i doppi quadrilateri deformabili anteriormente e multilink posteriormente.

Oltre alla la trazione integrale Q4 che in condizioni normali, invia il 100% della coppia al posteriore a beneficio della maneggevolezza. Salvo poi trasferire una parte di trazione all’avantreno quando la situazione lo richiede. In pratica, il Maserati Levante GTS è di gran lunga il più divertente ed efficace modello da guidare nell’ambito della propria categoria. Solo lo sterzo servoassistito elettricamente non ha esattamente la straordinaria comunicabilità del sistema idraulico, montato sui primi Levante V6. Ma è un’inezia rispetto alle qualità della migliore Maserati di sempre.

Motorage.it – La redazione

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