Anche a 53 anni suonati, continua a stupire Paolo Andreucci. Il pilota toscano, con la navigatrice e compagna Anna Andreussi, ha vinto per l’undicesima volta il campionato italiano rally. Peugeot vince inoltre nella categoria junior con Damiano De Tommaso e Michele Ferrara.
La parabola di Paolo Andreucci può essere accostato a quella del buon vino. Ovvero che quanto più invecchia, tanto più diventa migliore. La vittoria dell’undicesimo Campionato Italiano Rally, al volante della Peugeot 208 T16, ne è la riprova. Un traguardo reso possibile grazie al terzo posto conquistato nel 36° Rally 2 Valli di Verona. La rimonta è stata completata nell’ultima tappa, nella quale Andreucci partiva con mezzo secondo di distacco.
La fortuna premia gli audaci.
Non è stata comunque una passeggiata di salute. Ma, come si dice, “la salita è dura ma quando arrivi in cima il panorama è fantastico”. Di fatica ne ha dovuto fare parecchia Andreucci, per avere la meglio del pilota locale Umberto Scandola, tradito da una foratura che lo ha costretto a dire addio ai sogni di gloria.
Un pizzico di buona sorte ci ha dunque messo del suo. Ma talvolta serve anche quella, nello sport e nella vita. Al resto ci ha pensato la forza di volontà del pilota toscano, diventato ormai un’icona di questa disciplina, che anche a 53 anni non finisce di stupire.
Compagni di viaggio e nella vita.
Un successo, l’ennesimo, reso ancora più speciale perché condiviso con la sua dolce metà, Anna Andreussi, dal 2001 sua navigatrice e diventata poi compagna nella vita. Lei l’ha accompagnato nella vittoria di dieci degli undici titoli mondiali, quattro negli ultimi cinque anni. Quando si dice che l’unione fa la forza e resiste alla prova dei fatti.
Costanza e umiltà fanno la differenza.
Un esempio di tenacia e dedizione, che dimostra che la carta d’identità non è tutto. Per restare ad alti livelli per tanto tempo, conta soprattutto rimanere umili e tentare di migliorarsi sempre ogni giorno.
Lo dimostrano le parole di Andreucci spese, una volta completata l’ennesima impresa sportiva della sua carriera. “Ci siamo concentrati molto su ogni singolo particolare, ma lo confesso, eravamo tesi, bastava un nonnulla per buttare via il lavoro di una intera stagione. Né io né Anna volevamo lasciare nulla sul tavolo, volevamo a tutti i costi la vittoria e grazie all’impegno di tutta la squadra ce l’abbiamo fatta”.
Nuovi protagonisti emergono.
La festa del team francese è stata completata anche dai neo campioni italiani rally junior, Damiano De Tommaso e Michele Ferrara. Con la loro Peugeot 208 R28, i due piloti sono riusciti a portare a casa anche il titolo piloti nella categoria due ruote motrici e quello costruttori. Per la casa transalpina, c’è dunque di che sorridere anche per il futuro.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro