Serge Cazaux su Cosworth 4×4, si aggiudica questa 18^ edizione del Tour de Corse Historique con un vantaggio di 2’10” su Didier Auriol. Ford si prende i primi sei piazzamenti della generale VHC mentre a Porsche la top five della VHRS.
Alla fine la vittoria l’ha conquistata Serge Cazaux con la sua Ford Sierra Cosworth 4×4, firmando il podio di questa diciottesima edizione del Tour de Corse Historique 2018. Cioè il prestigioso evento motoristico creato da José Andreani.
Risultato a parte, a tenere tutti con il fiato sospeso è stata la straordinaria sfida che ha contrapposto per quattro giorni due grandi nomi di questa specialità automobilistica: Cazaux e Auriol. Da una parte il pilota originario di Dax, dall’altra quello di Montpellier. Entrambi francesi e grandi campioni, i due si sono affrontati sugli avvincenti percorsi della Corsica, in prove cronometrate che hanno fatto per decenni la storia del Campionato del Mondo Rally. Del resto sappiamo che in Corsica, i francesi giocano in casa.
Tra passaggi storici in un percorso nuovo.
Un tracciato all’80% inedito con 17 speciali, di cui dieci completamente ridisegnate, ha permesso di percorrere in lungo e in largo quasi tutta quest’isola montuosa abbracciata dal Mediterraneo. Terra di una bellezza rara e selvaggia, la Corsica ha messo a dura prova equipaggi francesi, italiani, tedeschi, finlandesi, norvegesi, inglesi e anche argentini (Martin Sucari e Gustavo Pecoriff su Peugeot 205 T16). Così ritorna in auge una competizione che, unendo passato e presente, ha ricreato emozioni storiche.
A infiammare gli animi del pubblico è stato anzitutto un grande Cazaux. “Abbiamo combattuto sin dalla prima cronometrata e la Cosworth 4×4 si è comportata egregiamente – commenta soddisfatto – Non potevo sperare di meglio, anche se fronteggiare Auriol è stato tutt’altro che semplice sia dal punto di vista competitivo che sul piano emozionale, perché è un grande. E’ stato un bel rally con prove speciali fantastiche come Notre-Dame-de-la-Serra e La Porta che ci hanno permesso di guadagnare un buon vantaggio per il risultato finale. Un grazie sincero al mio navigatore Maxime Vilmot che ha fatto un eccellente lavoro e a tutto il team. Questa vittoria è dedicata a tutti loro”.
Nessuna voglia di cedere. Gli anni passano ma sono sempre veloci.
Nella terza tappa il pilota della Ford #3, attuale leader del Campionato Europeo Storico, aveva già 1’52” di vantaggio sul “Lutin de Cévenol”. Ma Auriol non ha certo abbandonato i suoi sogni di gloria, a trent’anni dalla prima vittoria al Tour de Corse.
Alla fine delle 4 prove speciali che da Ajaccio hanno riportato gli oltre 200 equipaggi alla marina di Porto-Vecchio, la Cosworth 2 ruote motrici di Didier si è dovuta però arrendere e accontentarsi del secondo piazzamento nella J2. E anche nella generale del TdCH.
“E’ stata un’emozione incredibile, tanti ricordi si sono susseguiti dal 1988 a oggi, e tornare qui al Tour de Corse per festeggiare i 30 anni dal primo podio è stato meraviglioso – racconta Auriol. Stesso rally e soprattutto stessa vettura, anche se il risultato finale non è stato il medesimo. Davvero bella la sfida con Cazaux, anche se non ci è riuscito di strappargli il primo posto. Combattere con una quattro ruote motrici ci ha penalizzati non poco, ma ciò che volevo più di ogni altra cosa era tornare a divertirmi alla guida su queste strade della Corsica. Ed è quello che ho fatto”.
Del resto come dare torto a una delle leggende dei rallyes, primo francese a diventare Campione del Mondo nel 1994, che a 60 anni è riuscito a dare filo da torcere alla maggior parte degli iscritti?
Anche Porsche fa la star.
Se Ford è stata protagonista assoluta della categoria VHC, Porsche lo è stata nella VHRS. Al marchio tedesco di Zuffenhausen sono andati i primi 5 piazzamenti della generale con una bella vittoria assegnata a Christophe e Anne Baillet davanti agli italiani Giorgio Schon e Francesco Giammarino, autori di una gran bella prova. Il gentlemen driver di origini novaresi, da oltre 23 anni alla guida di splendide automobili sportive, ha dimostrato ancora una volta che la classe non è acqua, portando in alto i colori dell’Italia. E fra gli italiani a ben destreggiarsi in questa edizione del TdCH un riconoscimento va anche a Eugenio Rossi e Michelle Perlino, su Lancia Flavia Coupé 1800, al sesto posto dell’assoluta VHRS.
Classifica Tour de Corse Historique 2018 – VHC
- Cazaux-Vilmot (Ford Sierra Cosworth 4×4) 3h51’51”
- Auriol/Giraudet (Ford Sierra Cosworth) + 2’10”
- Jenot-Milosavljevic (Ford Mk2) + 4’42”
- Villa-Savignoni (Ford RS2000) + 6’39”
- Marchetti-Buresi (Ford Mk1) + 8’39”
Classifica Tour de Corse Historique 2018 – VHRS
- Baillet-Baillet (Porsche)
- Schon-Giammarino (Porsche)
- Euvrard-Paquier (Porsche)
- Maes-Pyck (Porsche)
- Figuière-Godin (Porsche)
Info: www.tourdecorse-historique.fr
Testo e foto: Sonja Vietto Ramus