Il SUV della Casa di Stoccarda cambia rimanendo se stesso. Porsche Macan abbandona definitivamente il motore diesel e introduce nuove tecnologie.
Si confronta con avversari importanti
Quando è nata la prima generazione del Porsche Macan, il SUV di Stoccarda era l’unico della propria categoria a vantare un eccezionale comportamento dinamico che accompagnava prestazioni di prim’ordine. Nel corso degli ultimi anni, però, molte cose sono cambiate e sono nate rivali temibili come Alfa Romeo Stelvio, BMW X4 e Jaguar F-Pace. La prima è migliore sotto gli aspetti delle performance e del comportamento su strada, la seconda ha un look impareggiabile da coupé e consumi ridotti, mentre la F-Pace vanta una maneggevolezza fa “svanire” le dimensioni importanti.
Quindi per il Porsche Macan era tempo di rinnovarsi e così è stato nel segno di una piacevole continuità stilistica. Infatti niente rivoluzioni, tanto è vero che ritroviamo il look laterale e le proporzioni di sempre. Le novità più consistenti riguardano il frontale, con un disegno dei fari (rigorosamente a LED) e del paraurti di chiara ispirazione Cayenne, mentre posteriormente i gruppi ottici sono raccordati da una fascia centrale in vetro come avviene su alcune 911. Inediti anche i cerchi in lega leggera da 20 e 21” e i quattro colori per la carrozzeria.
Cambiamenti anche all’interno
Nell’abitacolo debutta il sistema multimediale Porsche Communication Management, con schermo da 10,9” (contro i precedenti 7”). Il Porsche Macan aggiornato dispone anche di parabrezza riscaldabile, ionizzatore per ottimizzare la qualità dell’aria e il volante sportivo con tanto di pulsante Sport Response Button, una sorta di overboost del motore che si mantiene in azione per 20 secondi.
Un due litri interessante
Scomparsi ormai definitivamente dai listini Porsche i motori diesel, il propulsore entry level del Macan si basa sul 4 cilindri 2.0 a iniezione diretta di benzina e sovralimentazione mediante un turbocompressore. Il motore arriva dal nutrito serbatoio tecnologico del Volkswagen Group, adeguatamente preparato dagli ingegneri Porsche per fargli raggiungere 245 CV di potenza massima.
Certo, siamo ancora ben lontani dai 280 CV del 2.0 Turbo MultiAir Alfa Romeo che equipaggia lo Stelvio, ma non è da escludere in un secondo tempo l’affiancamento al 4 cilindri Porsche della propulsione elettrica. Sono previsti anche il 3.0 V6 Turbo da 330 CVe il V6 da 90° 2.9 litri di provenienza Audi erogante 441 CV. Quest’ultimo equipaggerà il top di gamma Macan Turbo.
Motorage.it – La redazione