E’ arrivata una proposta di legge che chiede l’abolizione dell’odiosa sovrattassa. L’abrogazione del superbollo dovrebbe incrementare il parco vetture con potenza superiore ai 185 kw (250 CV).
Dal 2011 una tassa che non serve a nulla
Introdotto nel 2011 dall’esecutivo Berlusconi (nonostante lo slogan “non metteremo le mani nelle tasche degli italiani” ripetuto fino all’ossesso) e fortemente inasprito dal Governo Monti, il superbollo ha comportato un netto calo delle vendite di tutte le vetture con potenza superiore a 250 CV.
Quindi l’odiata tassa ammontava fino al 2011 a 10 euro per ogni kW in eccesso dopo i 225 kW di potenza massima. Fino al 2012, quando il Governo Monti ha inasprito la sovrattassa incrementandola a 20 euro e abbassando la soglia a 185 kW.
A causa di questa legge diverse auto, e non solo quelle di lusso, spesso sono state svendute ai Paesi esteri. Inoltre, si è creata una crisi di vendite delle vetture over 250 CV, con ripercussioni negative su costruttori, concessionarie e rivenditori. Senza dimenticare il calo occupazionale per le officine specializzate e tutto l’indotto in generale.
Ma quello che rappresenta un vero e proprio boomerang per il legislatore è stata la netta riduzione degli introiti relativi a IVA su costosi tagliandi e ricambi e anche meno accise sui carburanti, poiché spesso e volentieri le auto con potenza consistente hanno un consumo importante.
Inutile dire che gli esecutivi successivi a quelli guidati da Berlusconi e Monti non ci hanno nemmeno provato a togliere il superbollo, nonostante le evidenti criticità elencate. Però nei giorni scorsi è stato presentato un Disegno di Legge da parte del Senatore Andrea De Bertoldi (FDL), che propone l’eliminazione di questo balzello. Sarà la volta buona? Staremo a vedere.
Dati oggettivi
Purtroppo dal 2011 a fine 2014, il parco circolante oltre i 185 kW di potenza è sceso da 217.000 a 183.000 auto (dati UNRAE). Infatti dei 168 milioni di euro di gettito previsti ne sono stati incassati solo 60.
Ora non staremo a citare parola per parola il Disegno di Legge, ma è interessante riportarne un brano che chiarisce la a finalità della proposta.
“ La presente iniziativa legislativa (eliminazione del superbollo, n.d.r.) si rende necessaria, in quanto le finalità iniziali che avevano generato l’introduzione della suddetta tassa, ovvero di incrementare il gettito erariale nelle casse dello Stato stimato all’epoca in 168 milioni di euro, in realtà hanno prodotto l’esatto contrario, penalizzando fortemente il mercato dell’auto e il suo indotto, ed anche le aspettative d’incasso per l’amministrazione tributaria.
Le principali associazioni della filiera automotive evidenziano, a tal fine, come dal 2012 si è determinata una perdita complessiva, tra minori entrate fiscali e mancato introito, di circa 140 milioni di euro così suddivisa: per lo Stato 93 milioni di euro di minori entrate di gettito IVA e 13 milioni di euro di super bollo; per le regioni 19,8 milioni di euro di mancato pagamento del bollo; per le province 5,2 milioni di euro di mancata IPT e circa 9 milioni di euro di addizionale su RCA”.
Nessuno ci ha pensato prima
E’ evidente che la sofferenza dell’area industriale d’eccellenza tipicamente italiana, appunto quella delle auto di lusso, verrebbe senz’altro compensata dall’eliminazione di questo balzello. Ma considerati i dati appena citati, perché gli esecutivi successivi a Monti, ossia Letta, Renzi e Gentiloni non hanno pensato a eliminare il superbollo?” Inoltre ci auguriamo che l’attuale Governo sostenga il Disegno di Legge del Senatore Bertoldi, anche se essendo di FDL, proviene dall’opposizione. Diventerebbe una dimostrazione di buon senso che oltrepassa gli steccati degli schieramenti politici.
Motorag.it – La redazione