I 50 anni di Michael Schumacher: il 3 gennaio 2019 il Museo Ferrari inaugura la mostra dedicata al sette volte campione del mondo. Uno dei piloti più amati di sempre, su cui dal 2013 non si sapeva più nulla.
Un appuntamento speciale per uno dei campioni più amati dalla gente. Il 3 gennaio 2019, in occasione dei 50 anni dell’ex pilota tedesco, il Museo Ferrari di Maranello inaugura la mostra “Michael 50” dedicata a Michael Schumacher.
L’esposizione è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Keep Fighting e durerà per alcuni mesi.
Per Schumi sono undici le stagioni trascorse con il Cavallino Rampante, condite da cinque Mondiali piloti consecutivi dal 2000 al 2004 e sei titoli costruttori portati in bacheca al team.
Maledetto quel giorno a Meribel
Chiara, dunque, la volontà di omaggiare uno dei piloti che hanno contribuito a portare avanti il mito della Rossa, lasciando un’impronta indelebile.
A chi avrà modo di visitare l’esposizione, salirà inevitabilmente un pizzico di malinconia nel rivivere le gesta di uno sportivo, su cui da cinque anni è calato ormai il silenzio.
Maledetto quel 29 dicembre 2013, giorno dell’incidente a Meribel, in Francia, quando Schumi ha battuto la testa contro una roccia rimediando un forte trauma cranico e un’emorragia cerebrale.
Uscito dopo sei mesi di coma, è iniziato il lungo percorso riabilitativo nella casa di Michael, nella svizzera Gland, su cui la famiglia ha sempre scelto di mantenere il riserbo.
Da allora sono state molte le speculazioni alimentate sulle sue condizioni. Le ultime notizie raccontano però che il pluricampione iridato non avrebbe più bisogno di essere collegato ai macchinari che lo tenevano in vita e che non sarebbe più relegato a letto sulla sedia a rotelle.
Voci recentemente confermate anche dal presidente della FIA, Jean Todt, che, in un’intervista alla tedesca RtI, ha confidato di aver visto l’ultimo Gran Premio del Brasile in tv con Michael.
Spazio ai ricordi
Sicuramente una grande notizia per i molti fan che attendono soltanto di riabbracciarlo o ascoltare le conferme felici anche dalla moglie Corinne e dalla sua portavoce Sabine Kehm.
Nel frattempo, lo si può rivedere e sentire la sua passione nelle sale allestite al Museo Ferrari. In particolare, sarà possibile scoprire anche il fondamentale contributo dato allo sviluppo di vetture Gran Turismo nei suoi anni a Maranello, dapprima come pilota, poi come consulente.
MotorAge.it – Andrea Sicuro