Mercedes-AMG GT R Pro: “Stella filante”
La versione più estrema del Coupé di Affalterbach ha la stessa potenza della GT R. Mercedes-AMG GT R Pro verrà prodotta in edizione limitata.
Derivata dalle competizioni
Equipaggiata con il propulsore V8 biturbo 4.0 da 585 CV e 700 Nm di coppia, uno dei motori migliori al mondo, la Mercedes-AMG GT R Pro sarà realizzata in serie limitata e deriva dalle vetture da corsa AMG GT3 e GT4.
Questa supercar fa sul serio. Lo dimostra il tempo sul giro di 7’:4,632 ottenuto sul micidiale circuito del Nurburgring. Le prestazioni sono le stesse della “normale” Mercedes-AMG GT R: 0-100 km/h in 3”6/10 e velocità massima autolimitata a 318 km/h. Invece variano consistentemente l’assetto e l’aerodinamica, nella direzione delle massime performance possibili in pista.
Ottimizzati anche le sospensioni coil-over regolabili meccanicamente, il telaio irrigidito in virtù di un pannello in fibra di carbonio e i cuscinetti sferici Uniball per i doppi quadrilateri deformabili delle sospensioni. Inoltre, sulla GT R Pro i tecnici di Affalterbach hanno rinforzato i supporti del motore (sottoposti a maggiori sollecitazioni) e ideato il Track Package. Quest’ultimo consiste in elementi come la gabbia roll-bar posteriore, i sedili con gusci in fibra di carbonio, le cinture di sicurezza a quattro punti e l’estintore da 2 kg.
Carico aerodinamico ottimale
Su una vettura che oltrepassa abbondantemente la barriera dei 300 orari, è indispensabile ottenere un carico aerodinamico perfetto, la famosa deportanza per intenderci. Fattore in cui già la GT R di serie eccelle, ma che nel caso della GT R Pro ha visto ulteriori e interessanti implementazioni. Infatti, spicca il Carbon Package che include alettone posteriore, flic latrali, splitter anteriore, prese d’aria ed estrattore posteriore in fibra di carbonio. Spettacolari i tre terminali di scarico integrati nell’estrattore, che diffondono magistralmente il sound rauco, rabbioso e scoppiettante del V8 4.0 biturbo Mercedes-AMG.
Motore rigorosamente realizzato a mano da un singolo tecnico secondo il principio “one man, one engine”. Tornando a parlare di assetto, non mancano diverse regolazioni dell’ESP, un controllo elettronico di stabilità talmente bene integrato con la vettura da favorire e non penalizzare la guida sportiva. Difficilmente anche un pilota professionista riuscirebbe a fare un tempo migliore in pista a ESP completamente escluso, anche perché dovrebbe fare i conti a vistose (quanto poco redditizie) derapate di potenza. Infine, nel lussuoso abitacolo della Mercedes-AMG GT R Pro spicca l’inedito quadro strumenti digitale da 12,3 pollici, con tanto di telemetria che rileva con massima precisione i tempi e gli intertempi in circuito.
Gian Marco Barzan