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Test EuroNCAP: Panda la peggiore dei bocciati

Siamo giunti ai risultati della quinta serie dei test di sicurezza EuroNCAP 2018. In un quadro tendente al positivo, stridono le stroncature per Jeep Wrangler, che porta a casa una sola stella di valutazione, e soprattutto Fiat Panda, che non se ne aggiudica neppure una.

In questa sessione di fine anno, nelle grinfie dell’EuroNCAP sono capitate altre otto autovetture. Tra luci e fosche, inattese ombre. Le valutazioni sugli standard di sicurezza hanno premiato a pieni voti (5 stelle) sei modelli, e messo un po’ alla gogna le altre due.

Insieme ad altre caratteristiche, gli avanzati sistemi di assistenza alla guida creano molte differenze nei giudizi. Del resto la tendenza è questa già da un po’ di tempo.

Nel gruppo delle vetture promosse a pieni voti figurano Audi Q3, EuroNCAP Hyundai Santa Fe, Jaguar I-Pace, Peugeot 508, Volvo V60 e S60

A far notizia, fino a lasciare perplessi, è la stroncatura senza appello per Jeep Wrangler, cui è stata assegnata una stella, e della EuroNCAP, che addirittura non ne ha ricevuta alcuna.

A incidere in questo caso è proprio l’insufficiente predisposizione degli ADAS, i sistemi di assistenza alla guida. 

 Tutti i promossi. Con alcuni distinguo

Partiamo dunque dai voti positivi. Per gli acquirenti dei modelli di auto, certamente buone notizie. Brilla in particolare l’Audi Q3, che ha ottenuto il massimo punteggio complessivo con ragguardevoli prestazioni anche nella sicurezza passiva, per adulti e bambini.

Sia la fresca Peugeot 508, sia le Volvo Serie 60 (V60 e S60) hanno tuttavia ottenuto il punteggio più alto nella protezione degli occupanti. Non è però sempre oro ciò che luccica.

Nel primo caso, sono state riscontrate la marginale protezione del torace del guidatore in caso di scontro frontale, e del pedone se proiettato contro il parabrezza. 

Volvo deve invece lavorare ancora un pochino sulla protezione delle gambe del conducente negli scontri frontali, e del pedone per alcune aree del cofano e del parabrezza.

La BMW X5 ha sofferto dei problemi con l’airbag per le ginocchia. Non esploderebbe adeguatamente negli impatti frontali “off-set” e non offre poi molto in protezione aggiuntiva alle gambe del guidatore. Fattori già notati sulla Serie 5 nel 2017, ma che non hanno inficiato il buon esito dei test. 

Bene anche la Hyundai Santa Fe. La casa coreana deve soltanto sistemare alcune criticità nel funzionamento dell’airbag laterale. In particolare, è stato evidenziato che questi poteva strapparsi durante lo spiegamento.

Per la Jaguar I-Pace gli unici appunti riguardano la sufficienza stiracchiata nella protezione del collo nei sedili posteriori. Nel complesso, è la dimostrazione che i veicoli del futuro, oltre all’ambiente, si prendono già alta cura per la sicurezza.

 Dietro la lavagna

Ora le note amare. Il giudizio peggiore ha toccato la tanto amata Fiat Panda, che EuroNCAP ha testato l’ultima volta nel 2011. Oggi, sotto accusa è la mancanza di efficaci sistemi di assistenza alla guida di nuova generazione. Altre pecche riguardano la protezione del torace, del collo e della testa di adulti e bambini. Decisamente così non va, anche perché la Panda si vede surclassare dai rivali della classe delle piccole utilitarie. 

Tuttavia, come recita un famoso detto, “se Atene piange, Sparta non ride”. Sì, perché il fuoristrada a quattro ruote motrici per antonomasia, la Jeep Wrangler, fa poco meglio, essendo risultata meritevole di una sola stella. Eppure si tratta di un nuovo modello aggiornato, immesso sul mercato nel 2018.

Intanto per il Wrangler sono state fatte notare pecche nella protezione del collo negli urti frontali e nel montaggio dei sistemi di ritenuta per i bambini. Inoltre mancano i più moderni dispositivi di assistenza alla guida. Su questo contesto, Michiel van Ratingen. il boss di EuroNCAP, ci va giù pesante. “E’’ assurdo, – è il suo parere – che nel 2018 non possegga sistemi come la frenata automatica di emergenza o l’avviso di superamento della careggiata”.

Van Ratingen, lo sappiamo, ha un po’ un suo pallino per tali dispositivi, tanto da farne quasi un grido di battaglia. Avrà anche ragione, ma è da considerare che il Wrangler gioca il ruolo del fuoristrada classico, vero, duro e puro. 

Redazione MotorAge.it

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