Anas studia le colonnine di ricarica elettrica in autostrada
Per ora è soltanto un esperimento, poi si vedrà. Anas punta a introdurre le colonnine di ricarica elettrica nelle aree di servizio delle autostrade gestite dalla società. Entro il 2019 saranno predisposte sulla A2 e sulla A19.
Un’ipotesi avveniristica che potrebbe presto diventare realtà. Questa almeno è l’intenzione di Anas, che punta a introdurre le colonnine di ricarica elettrica nelle autostrade gestite dalla società parte del Gruppo Ferrovie dello Stato.
L’Azienda nazionale autonoma delle strade ha avviato il progetto. Sono stati pubblicati i bandi di gara per l’affidamento delle concessioni delle aree di servizio dove dovrebbero essere installate le colonnine.
Il piano è indubbiamente ambizioso ma al momento ancora in fase embrionale. Esso nasce in risposta all’idea di Enel di montare analoghe apparecchiature nelle aree adiacenti agli ingressi autostradali.
L’elettrico, del resto, fa gola a chiunque, tant’è che si era parlato di predisporre le colonnine di ricarica per veicoli a zero emissioni anche nei condomini.
Attualmente il servizio interessa le aree di servizio nelle autostrade A2, A19 “Palermo-Catania”, A90 “Grande Raccordo Anulare di Roma” e A91 “autostrada Roma-Aeroporto Fiumicino”. È già disponibile presso l’area di sosta di Selva Candida Esterna del Grande Raccordo Anulare di Roma, una delle aree più trafficate d’Italia con 168mila veicoli in circolazione al giorno.
La sostenibilità prima di tutto
Entro il 2019 le colonnine saranno in servizio sulla A2 e sull’A19 mentre sulle altre arterie entreranno progressivamente in funzione prima del 2020.
Il servizio di ricarica elettrica rientra nel Piano di razionalizzazione della rete delle aree di servizio autostradali, previsto dal decreto interministeriale del 7 agosto 2015. L’obiettivo è quello di estendere il servizio in tutte le aree di sosta lungo la rete autostradale gestite direttamente da Anas (complessivamente 41 impianti).
Così l’amministratore delegato Massimo Simonini: “Il progetto contribuisce alla riduzione delle emissioni di polveri sottili, con ricadute in termini di miglioramento della qualità dell’aria, nei grandi centri urbani”.
Un occhio non soltanto alla praticità, dunque, ma anche all’ecosostenibilità e all’impatto ambientale, secondo il piano previsto dalla Commissione europea che punta a ridurre le emissioni di CO2 entro il 2050.
Un servizio accessibile a tutti
Il bando prevede che accanto ai carburanti tradizionali (benzina, gasolio) e al rifornimento di GPL e metano, i concessionari forniscano anche il servizio di ricarica elettrica veloce. È prevista l’erogazione di colonnine multi-standard che garantiscono la compatibilità del servizio con tutte le auto presenti sul mercato e di prossima generazione.
Le stazioni saranno dotate inoltre di modem per le connessioni a software di gestione, piattaforme di pagamento o sistemi di gestione intelligente della rete. L’idea è dunque quella di far sì che, attraverso la tecnologia, le stazioni di ricarica siano affidabili, sicure ed economiche. In una parola: alla portata di tutti.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro
Sulla A19? A parte il fatto che oggi trovare una stazione di servizio sulla a 19 è come trovare una fontanella d’acqua nel deserto… e cmq a mio parere prima di creare colonnine in quel tratto mi occuperei di sistemare per tutta la tratta i viadotti (uno dei quali è caduto alcuni anni fa e ancora non si è risolto nulla) di rivedere il fondo stradale, guardrail e illuminazione nelle gallerie… Infine alle colonnine… Ma probabilmente c’è già chi ha “vinto” gli appalti… In quel tratto nn ne vedo l’esigenza immediata, io punterei di più in altri tratti…