Auto e Maxi-emendamento: opinioni da Teenager
Interessante ascoltare anche le opinioni da teenager circa le nuove manovre del governo sulla mobilità. Tra incentivi e tassazioni approvate nella legge di bilancio 2019, un nostro “teen” votato al giornalismo ha riassunto l’andazzo. “Palese ormai che l’elettrificazione delle auto sia il fenomeno che terrà banco con maggior frequenza nei prossimi anni. Ma incentivare solo le ecologiche non può essere la soluzione al parco auto datato che l’Italia si ritrova: ecco perché”.
Con il nuovo maxi-emendamento approvato dal governo (e voluto, rimorsi a parte, dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini), sono state attuate varie misure che riguardano l’automobile. Si spazia dallo stop all’eccessivo uso delle targhe straniere, alle regole anti-terrorismo riguardanti le vetture a noleggio, fino agl’incentivi per auto Eco ed elettriche e all’ecotassa che vuole uccidere alcuni veicoli a motore termico in base al valore di CO2. – leggi articolo cliccando qui il Link –
Sebbene sulle prime norme non ci sia molto da dire riguardo la loro funzione, sull’ultima qualcosa non quadra negli interventi presentati.
Il parco auto italiano è uno tra i più vecchi d’Europa, con 37 milioni di vetture di età media undici anni, di cui quasi 13 milioni sulla soglia della “maggiore età”. Ciò che poi ha portato vari costruttori a fissare degl’incentivi sul nuovo per invertire la tendenza, e riportare le persone all’interno dei concessionari.
Per molti teenager una manovra poco sensata.
Con le ultime manovre, però, dal governo sono arrivati incentivi solo per auto ecologiche ed elettriche, addirittura disincentivando il motore termico al di sopra di una certa soglia di prezzo e CO2. Ma la domanda sorge quasi spontanea: siamo davvero tutti pronti per il cambio ad ibride o elettriche?
Per la prima categoria ormai sorgono pochi dubbi. Ma pur se per la piena maturità nel cittadino medio forse serva ancora qualche anno di collaudo, il parco totalmente elettrificato non offre soluzioni mature che possano sostituire, per esempio, un Diesel Euro 6.
Del resto le elettriche meno costose, tralasciando le cittadine come Smart Fortwo e Renault Twizy, hanno prezzi a partire da 20 mila euro. Persino tra i best-seller come la Nissan Leaf, ci si scontra di certo con poca autonomia, tanta scomodità nella ricarica (tempo, posizionamenti colonnine, disponibilità). E per le dimensioni contenute non si prestano nemmeno al ruolo di vettura di famiglia di cui tanti “padri” sentono il bisogno di avere. Che l’auto sia nuova, o quasi, ma certamente subito, ora.
Un senso per le elettriche sta solo nei top del mercato.
Per arrivare ad un’ottima qualità generale ed a un’autonomia “quasi sufficiente” (ma spesso ancora non sufficiente), bisogna considerare modelli come la nuova Tesla Model 3, che sta per uscire anche sul nostro mercato, i cui prezzi però sono di altro stampo. Anche oltre 60.000 euro, non appetibile dunque dalla clientela “popolare” che al momento possiede auto con meno di 10-12 anni sulle spalle.
Quindi, nella media, cioè scendendo dal piedistallo delle top EV, di certo non saranno gli incentivi sulle elettriche a far calare drasticamente il prezzo o far aumentare autonomia e colonnine di ricarica. Altra prova del fatto che non è ancora una soluzione matura per tutti. L’elettrico potrebbe probabilmente diventarla da qui a 5-6-7 anni.
L’Ecotassa, lo spauracchio.
Se questi bonus appaiono “inutili” e “politici” nelle menti dei giovani delle nuove generazioni, ci sono anche altre “bombe” nella torta governativa. Se gli strumenti detti non bastassero, ecco paventarsi l’ecotassa, una serie di disincentivi per le vetture a motore termico, con imposte dai 1100 agli oltre 2500 euro, applicate al nuovo con emissioni maggiori ai 161 g/km di CO2.
Al fine di “svecchiare” il parco auto attuale, per tanti teenager non sono queste le soluzioni. Le tanto bistrattate benzina e Diesel, anche Euro 6, possono ancora dare molto, con inquinamento minimo e rapporto spesa/rendimento/funzionalità che non andranno messi in un cassetto. E questo vale per modelli di auto di ogni genere e fascia di prezzo.
Del resto, i grandi costruttori lo sanno bene, e mentre sfoggiano innovazioni elettrificate, puntano sempre fortemente su novità del mercato a propulsione termica. E guarda caso, che si tratti di sportive, famigliari o crossover/SUV, mettendo evoluti Diesel a guidare la gamma.
Forse conveniva inserire incentivi anche per le Euro 6.2 attuali. Però i teenagers non sono al governo…
MotorAge New Generation – Luca Luk Bortot
Una risposta
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