Formula E Marrakech: per harakiri BMW, vince D’Ambrosio
Accade di tutto nell’e-Prix di Marrakech, seconda tappa del Mondiale di Formula E. Jerome D’Ambrosio beffa le BMW che si scontrano tra di loro mentre si trovano in testa. Il belga della Mahindra è il nuovo leader del torneo. Sul podio anche Frijns e Bird della Virgin.
Secondo copione la prima del 2019 nel Mondiale di Formula E non ha tradito le attese. Non soo mancate le sorprese infatti nell’e-Prix di Marrakech, seconda gara del campionato elettrico.
Poteva essere una giornata storica per la BMW che, dopo aver trionfato nella gara d’esordio, avrebbe potuto portare a casa una storica doppietta nella tappa marocchina.
Invece succede quello che non ti aspetti. Protagonista, suo malgrado, Alexander Sims che nel finale entra in collisione con il compagno di team Antonio Felix Da Costa, costringendolo al ritiro.
Il leader della corsa e del Mondiale perde tutto in un colpo solo: gara e leadership del Mondiale. Ringrazia del regalo inatteso Jerome D’Ambrosio della Mahindra che porta a casa la vittoria regalandosi almeno per due settimane la vetta del torneo.
Alle sue spalle le due Envision Virgin Racing di Robin Frijns (2°, miglior risultato in carriera) e Sam Bird (3° su Virgin). Il prossimo appuntamento è in programma il 26 gennaio: si vola oltreoceano, a Santiago del Cile.
Gode la Mahindra ma il futuro dice BMW
Marrakech porta dunque bene alla Mahindra, che lo scorso anno aveva festeggiato la vittoria di Felix Rosenqvist. L’epilogo è arrivato nella maniera più sorprendente e rocambolesca.
Decisivo il 27° giro di una corsa che stava vedendo fino ad allora il dominio della BMW, parsa ancora una volta competitiva.
Con Da Costa in testa, il suo collega Sims ha la “brillante” pensata di attaccarlo con una staccata tanto inutile quanto pericolosa. Risultato: Da Costa out e Sims scivolato fuori dal podio (4°). Inevitabile la lavata di capo da parte dei dirigenti a fine gara.
D’Ambrosio, che tallonava a vista, ne beneficia più di tutti e si ritrova da solo al comando, amministrando il vantaggio fino alla fine dopo l’ingresso della Safety car.
Per il belga si tratta della terza vittoria in carriera nella Formula E, che giunge tre anni dopo l’ultima. Un successo che gli vale il primato provvisorio, con 12 punti di vantaggio su Vergne e Da Costa, quest’ultimo rientrato ai box scuro in volto più di un’abbronzatura scottata.
Stando a quanto si è visto finora, la BMW rimane comunque la vettura migliore, almeno in questa prima parte di stagione. Se saprà riconfermarsi e limitare i colpi di testa dei suoi due piloti, potrà recitare un ruolo da protagonista fino alla fine.
Però D’Ambrosio, dopo il terzo posto di Riyad, riesce a fare ancora meglio, salendo sul gradino più alto del podio nell’e-Prix di Marrakech. Fortuna a parte, è sicuramente tra i più in palla. Con BMW, Audi, DS Techeetah, Mahindra si rivela tra le migliori monoposto, anche nella propulsione elettrica. In attesa che Infiniti mostri le carte reali. In Cile, siamo certi, ne vedremo ancora delle belle.
Vergne pasticcia, poi rimedia
Decisivo al via è stato anche l’incidente che ha visto coinvolto anche Jean-Éric Vergne. Il campione del mondo in carica, nel tentativo di insidiare il poleman Bird, è andato lungo in traiettoria coinvolgendo molti dei suoi più vicini inseguitori.
Ne approfitta D’Ambrosio, partito soltanto 10°, mentre Vergne precipitava in diciannovesima posizione, costretto a rivedere i suoi piani di rimonta.
Il francese riuscirà comunque a salvare il salvabile, terminando al 5° posto, davanti al suo compagno di team André Lotterer. A dimostrazione che la classe non è acqua e chiunque vorrà aggiudicarsi il titolo, dovrà passare sulla pelle del suo detentore.
Ricordi lontani i successi in Formula 1
Da dimenticare l’esordio nella categoria elettrica per Stoffel Vandoorne, costretto al ritiro dopo uno scontro con il collega Gary Paffet della HWA, emanazione della Mercedes. Il tutto sotto gli occhi sconcertati del manager Toto Wolff, uno di bocca buona a giudicare dai successi ottenuti in Formula 1.
Anonima ancora una volta la prestazione di Felipe Massa, scattato 15° con la sua Venturi e finito ultimo al traguardo. Per il brasiliano ex ferrarista il rodaggio nel campionato elettrico si sta rivelando più difficile del previsto. Segno che i successi maturati nella lunga carriera nel circus non sono sufficienti per avere la meglio in un torneo imprevedibile come la Formula E.
Male anche il “nostro” Edoardo Mortara, 13°, e Lucas Di Grassi, soltanto 7°, che si consola almeno con il punticino guadagnato per il giro più veloce. Per tutti ci sarà subito modo di rifarsi, a partire dalla gara in Sudamerica che regalerà ancora tante sorprese.
MotorAge.it – Andrea Sicuro