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Hyundai Elevate: progetto di un “Ultimate Mobility Vehicle”

 La casa coreana ha presentato varie novità al CES 2019, tra i quali questa Elevate, vettura “estrema” con ambizioni di grande gentilezza e nobiltà d’animo. Le normali ruote si trasformano in “zampe” da rettile, per muoversi ovunque. Con propulsione a impatto zero. 

Sebbene fino a un decennio fa o poco più sarebbe stato impensabile, ci sono ora aziende coreane davvero all’avanguardia. Ed è stato proprio il brand di Seul che inizia per “H” a presentare al CES 2019 un progetto rivoluzionario, curioso, particolarmente funzionale, capace di modificare la visione di “autoveicolo”.

Di concept più o meno innovativi ne abbiamo visti parecchi in passato, ma “a quattro zampe” non era ancora capitato da parte di costruttori d’auto ufficiali. Ricordiamo qualche esemplare robotico realizzato da aziende “top secret” ultra specializzate, prototipi lunari, ragni d’acciaio, ma nulla che si avvicinasse così tanto a delle fattezze da autovettura stradale. Per questo e altro, Hyundai, con la sua Elevate, ha lasciato un po’ tutti a bocca aperta. 

Da ruote a zampe con un clic.

Questo concept affiliato alla robotica, ha quattro bracci indipendenti lunghi 4.57 metri che controllano le quattro “ruote”, allungabili. Secondo Hyundai è la progenitrice della nuova categoria degli UMV, gli “Ultimate Mobility Vehicle”, ed il suo obbiettivo va ben oltre il semplice “trasporto” da punto A a punto B. Vediamo qualche dettaglio.

Barriere architettoniche addio. 

Con il progetto Elevate sarà possibile guidare una spaziosa monovolume ma anche far avanzare l’automobile come un “rettile”, permettendo al mezzo di oltrepassare ostacoli altrimenti impossibili (supera ostacoli alti fino a 1.52 metri!). 

Sebbene fino a un decennio fa o poco più sarebbe stato impensabile, ci sono ora varie case coreane davvero all’avanguardia, tipo Hyundai e Kia (SsangYong è un colosso ma nel settore auto le manca ancora qualcosa per competere in qualità di prodotto). E’ stato invece il brand di Seul che inizia per “H” a presentare al CES 2019 un prodotto rivoluzionario, curioso, inaspettatamente funzionale, capace di modificare la visione di “autoveicolo”.

Elevate come un “Ultimate Mobility Vehicle”

Di concept più o meno innovativi ne abbiamo visti parecchi in passato, ma “a quattro zampe” non era ancora capitato da parte di costruttori d’auto ufficiali. Ricordiamo qualche esemplare robotico da parte di industrie ultra specializzate, prototipi lunari, ragni d’acciaio, ma niente che si avvicinasse così tanto a delle fattezze da autovettura. Per questo e altro, Hyundai, con la sua Elevate, ha lasciato tutti a bocca aperta. 

Questo concept affiliato alla robotica, ha quattro bracci indipendenti lunghi 4.57 metri che controllano le quattro “ruote”. Secondo Hyundai è la progenitrice della nuova categoria degli UMV, gli Ultimate Mobility Vehicle, ed il suo obbiettivo va ben oltre il semplice “trasporto” da punto A a punto B. Vediamo qualche dettaglio.

Barriere architettoniche addio. 

Secondo il programma-progetto Elevate sarà come guidare una spaziosa monovolume ma con le preparazioni tecniche per far avanzare l’automobile come un “rettile“. Ciò significa poter permettere al mezzo di oltrepassare ostacoli altrimenti impossibili (supera ostacoli alti fino a 1.52 metri!). 

In configurazione standard, Elevate poggia normalmente sulle ruote come una monovolume, modernissima e adatta a una guida normale, confortevolmente stradale. Poi, i sofisticati impianti idraulici e i controlli dell’elettronica avanzata la “elevano” in posizioni rialzate, da “azioni difficili”.

Un Transformer verso la realtà.

Una specie di transformer, ma con tecnologie reali. Ha dunque caratteristiche e capacità utilizzabili per raggiungere anche zone impervie, o per effettuare soccorsi da “primato”per ospedali o soccorso alpino. 

Ovviamente, Elevate è in grado di salire su piani di scale, aiutando i diversamente abili, oppure intervenire in zone terremotate piuttosto che agire come Ambulanza o come servizio Taxi, normale o “estremo”. Il tutto sfruttando la potente motorizzazione elettrica e la notevole modularità, che permette anche di interscambiare diversi tipi di carrozzeria a seconda delle esigenze. 

Elevate come un “Ultimate Mobility Vehicle”

Come si dice per i bambini,”la fantasia non ha limiti”, e questo prototipo configurato ma ancora immaginario mette a fuoco tecnologie ancora complicate per essere prodotte in serie.  

Ma il progetto c’è e l’evoluzione non si può fermare. Tra qualche anno potremo ritornare sull’argomento, in maniera più terrena e realistica. 

Ecco un video di presentazione che può mostrare questa auto-robot virtualmente in azione:

MotorAge.it . Luca Luk Bartot

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