Magneti Marelli per 100 anni di storia
I primi 100 anni di Magneti Marelli. Fondata nel 1919, l’azienda di Corbetta specializzata in componentistica per auto vanta una lunga storia di successi anche nello sport. Partner di Formula 1, rally e Formula E, è stata ceduta recentemente ai giapponesi di Calsonic Kansei.
Un secolo nel segno dell’innovazione tecnologica e della versatilità. Magneti Marelli, la multinazionale specializzata nella fornitura di componenti per il settore automotive, controllata della Fiat, festeggia quest’anno i 100 anni di attività.
Un compleanno importante per un’azienda che con il suo lavoro si è affermata anche nel ramo sportivo, divenendo partner dei principali campionati motoristici e scuderie.
È stata fondata a Sesto San Giovanni nel 1919, con il nome di F.I.M.M. (Fabbrica Italiana Magneti Marelli). Frutto di una joint-venture tra la Fiat e la Ercole Marelli, l’azienda in origine produceva magneti destinati all’aviazione e ai motori a scoppio automobilistici e motociclistici.
Dopo essersi dedicata soltanto alle componenti per auto, la compagnia ha poi vissuto una graduale crescita aprendo sedi a Parigi e Bruxelles, oltre a quella principale di Corbetta, in provincia di Milano.
Diversificando s’impara
La diversificazione delle proprie attività sembra essere stata la chiave di volta per Magneti Marelli. La multinazionale ha successivamente prodotto gli impianti di illuminazione e di avviso sonoro per veicoli, apparecchi radio e tv con Radio Marelli e la Fivre (Fabbrica Italiana Valvole Radio Elettriche).
Arrivarono dunque i primi apparecchi televisivi elettronici, diffusi in tutto il mondo. Questi prodotti si aggiunsero ai vari alternatori, batterie per auto, centraline, sistemi di accensione, scarico e sospensioni per auto e motoveicoli.
La crisi più importante si ebbe nel periodo della Seconda guerra mondiale quando i bombardamenti distrussero alcuni dei più importanti stabilimenti dell’azienda, da cui seppe risollevarsi.
Un’ascesa costante
La svolta nel 1967, quando la Fiat decide di acquistare le quote in possesso della Ercole Marelli, poi trasferite al gruppo FCA della compagnia torinese.
È il periodo di maggior espansione: Magneti Marelli ha acquisito nel tempo diverse aziende, quali Automotive Lighting, Carello, Solex, Weber ed Ergom automotive.
Oggi è una multinazionale che opera in 20 Paesi e quattro continenti (Nordamerica, Europa, Asia e Sudamerica) con 85 unità produttive, 43mila impiegati e 13 centri di ricerca e sviluppo.
La Formula E l’ultimo trampolino di lancio
Fondamentale, come dicevamo, la collaborazione nel ramo sportivo. La compagnia fornisce componentistica e sistemi elettronici per Formula 1, MotoGP e WRC. Nel circus è stata sponsor tecnico di Ferrari, Toyota, Renault e Red Bull.
Risale agli anni Ottanta la partnership con il reparto corse della Lancia, impegnata nel Mondiale rally. Seguendo l’evoluzione recente del mondo automotive, non poteva passare inosservata l’affermazione del campionato elettrico.
Nel 2016 l’approdo in Formula E, come fornitore di motori per il team Mahindra Racing. Magneti Marelli si è così garantito un ruolo di primo attore nella categoria del futuro, come ribattezzata da molti addetti ai lavori.
Il futuro parla nipponico
Il 22 ottobre 2018 è infine FCA ha ceduto il marchio per 6,2 miliardi di euro alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo americano di private equity KKR. L’azienda è nata dalla fusione tra Calsonic, specializzata in condizionatori d’aria e il produttore di calibri Kansei.
La compagnia vanta circa 22mila dipendenti in tutto il mondo e un fatturato di 9 miliardi di euro. A tal proposito pare quasi di vedere un’analogia con il percorso che ha accompagnato Magneti Marelli nei suoi primi cento anni di vita. Altre pagine di storia sono pronte per essere scritte, all’insegna della stessa mission.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro