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Maserati Levante Diesel MY19 GranLusso: tridente d’attacco [VIDEO]

Test Drive della versione entry level del Levante con il V6 3.0 litri diesel sovralimentato con un turbocompressore, erogante 250 CV. 

Un motore indovinato 

Superato ormai da tempo lo scoglio psicologico di una Maserati con motore diesel, l’unità alimentata a gasolio che si colloca alla base della gamma Levante è raffinata e assicura le prestazioni in linea per una vettura che sfoggia orgogliosamente il Tridente. 

Parliamo infatti, del V6 3.0 turbodiesel realizzato dalla VM con specifiche Maserati erogante 250 CV. Versione utile a evitare il poco gradito superbollo italiano, (in alternativa c’è anche la configurazione da 275 CV). Il Maserati Levante Diesel raggiunge la velocità massima di 225 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 7”3/10

Certo un po’ lontano in prestazioni dalle V6 e V8 a benzina di produzione Ferrar. Ma del V6 VM si apprezza soprattutto la coppia elevata e costante in grado di far dimenticare i 2.130 kg di peso. Senza dimenticare le riprese e i sorpassi che vengono compiuti molto velocemente e in tutta sicurezza. Inoltre, selezionando il programma di guida Sport, si aziona il Maserati Active Sound. Il sistema che “fa cantare” il motore diesel con un rombo simile a quello dei V8 a benzina, appagando quindi anche l’orecchio degli appassionati. 

Siamo convinti però, che il Maserati Levante ideale è quello con i motori a benzina V6 e V8 , sovralimentati e dalle performance straordinarie con il sound inimitabile tipici delle unità “Made in Maranello”. 

Complimenti per la trasmissione

Il Maserati Levante dispone, su tutte le versioni, della raffinata trazione integrale Q4. In condizioni normali di aderenza la vettura si comporta come una trazione posteriore, poiché il 100% della coppia viene inviato al retrotreno. Quindi la maneggevolezza e più in generale il piacere della guida sportiva ci guadagnano e non poco. Invece, quando si avvicina la perdita di aderenza delle ruote posteriori una certa percentuale di coppia viene inviata all’avantreno in appena 150 millisecondi.

Il cambio è il noto automatico ZF a 8 rapporti con convertitore di coppia, capace sia di assicurare il necessario comfort e scaraventare le marce in appena 150 millisecondi utilizzando il setup manuale e il programma Sport. Certo il V6 VM non ha l’allungo stratosferico dei V6 e V8 by Ferrari a benzina. Però istintivamente si è portati ad utilizzare spesso la modalità completamente automatica, anche se è sempre appagante azionare i paddle in alluminio fissi al piantone. 

Curve “pennellate” come su una granturismo 

L’insieme di una serie di fattori che va dalle raffinate sospensioni a quadrilateri deformabili anteriormente e multilink posteriormente, alle molle ad aria, dalla trazione integrale Q4 fino ad arrivare alla distribuzione dei pesi di 50-50 sui due assali, rende il Maserati Levante ancora oggi il migliore della sua categoria nelle curve. 

In altre parole, peso e dimensioni importanti sembrano come svanire tanta è la prontezza nell’inserirsi in traiettoria. Mentre la capacità di affrontare le curve con la massima precisione possibile e a velocità assurde ha un ché di straordinario. In sostanza, il Levante si guida più come se fosse una granturismo sportiva rispetto a un SUV alto di gamma. 

Peccato solamente che quel fantastico sterzo con servoassistenza idraulica della prima serie, di una precisione assoluta, sia stato sacrificato sull’altare degli ADAS e al suo posto compaia un sistema con servosterzo elettrico. Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma pur essendo diretto e comunicativo il nuovo comando ha perso un po’ del feeling che trasmetteva lo sterzo precedente.

Il resto è un tuffo nelle emozioni più forti. A cominciare dall’ammirare la linea caratterizzata da una bellezza drammatica. Poi salire a bordo e ritrovare l’atmosfera d’alto artigianato tipicamente Maserati (rivestimenti in pelle e legni pregiati) e toccare con mano l’alta qualità di realizzazione. Perché il Maserati Levante è prodotto con cura, dedizione e attenzione. Infatti non ha niente da invidiare alle concorrenti tedesche e ti piacerebbe stringere le mani di ogni maestranza che nello stabilimento di Mirafiori crea questo capolavoro tutto italiano di design e alta tecnologia. 

Motorage.it – La redazione 

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