Pedaggi autostradali: tutti i rincari
Sul 90% della rete autostradale italiana lo scorso primo gennaio non sono scattati gli aumenti. Ad oggi sono percorribili senza rincari sui pedaggi autostradali 5.208 chilometri su 5.868 chilometri di rete autostradale. La tabella in dettaglio
Stop per sei mesi
Con il nuovo anno arriva anche il tradizionale rincaro dei pedaggi autostradali. Ma questa volta gli aumenti previsti, che sarebbero dovuti scattare puntualmente il primo gennaio, sono stati congelati sul 90% della rete. Un sospiro di sollievo, anche se è solamente per sei mesi.
Questa decisione arriva grazie a un decreto interministeriale. Un risultato raggiunto, dichiara il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli “grazie a una fruttuosa interlocuzione con i concessionari autostradali”. Però Autostrade per l’Italia rivendica di essersi fatta carico dell’iniziativa di non applicare all’utenza “l’incremento dei pedaggi autostradali spettante alla concessionaria con spirito di collaborazione con il governo e per supportare la crescita del Paese”.
Non tutti sono d’accordo
Non tutto però è filato liscio con le concessionarie autostradali, visti i rapporti tesi con la società del gruppo Toto, Strada dei Parchi (SdP), che ha la concessione delle autostrade del Lazio e dell’Abruzzo. Infatti la Strada dei Parchi è andata controcorrente per volontà dell’Anas che non ha trovato l’accordo. In gioco ci sono costi per 73 milioni di euro relativi agli interessi su due rate del canone di concessione. Rate che dovevano essere sospese per permettere la sterilizzazione delle tariffe ed evitare il rincaro.
Alla fine, la concessionaria ha deciso di propria iniziativa di sospendere gli aumenti dei pedaggi “nel prendere atto con rammarico delle ingiustificate pretese di Anas- viene spiegato dalla società che esige un tasso di interesse del 6% annuo in luogo del tasso legale del 2% sulla rate posticipate 2018-2019 dovute quale prezzo della concessione. Pretese reiterate nonostante gli inviti del ministero delle infrastrutture e dei Trasporti suo controllante”.
Confortanti invece le prospettive per il futuro: “prevediamo pedaggi più bassi – dichiara il Ministro Toninelli- perché direttamente collegati con gli investimenti effettivi e non piu’ presunti da parte dei concessionari. Una norma che abbiamo inserito nel decreto Genova e che è già legge”.
Gli appunti del Mit
Il Mistero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) non nasconde un certo disappunto per la posizione tenuta da Anas, dichiarando che “nonostante la disponibilità del Ministero, non è stato raggiunto un accordo a fronte della reiterazione delle pretese che il gestore sapeva e sa non essere accettabili. Quindi si è dovuto procedere con decreto ministeriale per sterilizzare, almeno fino alla fine giugno, gli aumenti dei pedaggi. Coinvolti sia l’aumento del 12,89% previsto per il 2018 sia quello del 5,59% che sarebbe dovuto scattare nel 2019”.
Inoltre il Mit ha anche bloccato gli aumenti dei pedaggi autostradali di Autovie Venete, società che aveva richiesto un adeguamento dell’1,48%. Al contrario, sempre il Mit ha autorizzato un aumento del 2,06% per i pedaggi della A4 Venezia-Padova, Passante di Mestre e A57 Tangenziale di Mestre.
Qui sotto l’aumento dei pedaggi autostradali tratta per tratta
Dove i rincari non sono stati evitati
Sono ben 11 su un totale di 24, le concessionarie autorizzate a praticare tariffe più alte dal 1° gennaio. Infatti, sempre il Mit ha approvato un aumento del 2,06% per i pedaggi della A4 Venezia-Padova, Passante di Mestre e A57 Tangenziale di Mestre.
Anche la Torino-Savona e la Savona-Ventimiglia rientrano tra le autostrade per le quali il Mit ha autorizzato l’aumento dei pedaggi. Infatti si prevede per il 2019 un rincaro del 2,2 per cento. Seguono la A6 e l’autostrada che porta dal capoluogo piemontese a Bardonecchia con rincari di addirittura del 6,71%. Invece sulla Tangenziale di Napoli la tariffa cambia solo per i mezzi pesanti, che fortunatamente sono minoranza del traffico complessivo.
Ad oggi sono percorribili senza rincari 5.208 su 5.868 chilometri. Cioè l’88,75% della lunghezza complessiva della rete autostradale nazionale a pedaggio.
Motorage.it – La redazione