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Sulle orme di papà: Mick Schumacher vicino alla Ferrari

Tredici anni dopo, un altro Schumacher potrebbe sedersi a bordo di una Ferrari. Il team di Maranello conta di inserire Mick Schumacher, figlio di Michael, nel programma dedicato ai giovani talenti. Per il tedesco, campione in carica della Formula 3, è previsto anche il collaudo ufficiale in uno dei test stagionali.

È qualcosa in più di una semplice suggestione o di un romantico ritorno a un passato vincente. È il sogno di un giovane talento con le stimmate del predestinato.

Mick Schumacher, figlio del sette volte campione del mondo Michael, sarebbe sul punto di entrare nell’Academy della Ferrari.

Non è tutto. Il campione della Formula 3 europea (compirà 20 anni il 22 marzo) dovrebbe collaudare la Rossa in uno dei test ufficiali che si svolgeranno nella prossima stagione.

Se la trattativa dovesse andare in porto, sarebbe senz’altro una bella notizia per tutti gli appassionati di questa disciplina. Uno Schumacher, a bordo del Cavallino, a 13 anni di distanza dall’ultima volta, desta indubbiamente scalpore.

L’allievo batte il maestro

La Ferrari con la sua fucina di talenti ci ha visto giusto negli ultimi anni. Il caso più emblematico è quello di Charles Leclerc, che, dopo un’annata di apprendistato nell’Alfa Romeo Sauber, da quest’anno siederà sulla stessa vettura di Sebastian Vettel nel Mondiale F1.

In molti si auguro che la scelta di Schumacher jr possa essere ugualmente vincente. A far sperare sono i molti parallelismi con il padre. Entrambi vantano un inizio nei kart, propedeutico alla carriera sulle monoposto.

Mick fino ad allora aveva gareggiato con il cognome da nubile della madre (Betsch) per non attirare troppo l’attenzione. La prima vittoria arriva nel 2015, in Formula 4 ADAC con il team Van Amersfoort Racing.

La crescita è ancora più repentina nella stagione successiva, quando partecipa sia al campionato tedesco sia a quello italiano di categoria, con la Prema Powertrain. A fine anno chiude con cinque vittorie e il 2° posto conquistato in entrambi i campionati.

Il resto è storia recente. Confermato dalla Prema, passa nella Formula 3 europea dove ci vuole una stagione di rodaggio (12° nel 2017) prima dell’exploit dell’ultimo campionato.

Invero, partito in sordina con due terzi posti nelle prime dieci gare. La svolta con la vittoria di Spa-Francorchamps, in Belgio. Da lì arrivano altri sette successi, di cui gli ultimi cinque consecutivi, che gli consentono di laurearsi campione del mondo con una gara di anticipo. Un traguardo raggiunto a 19 anni, due in meno di quanti ce ne impiegò papà Michael, campione della categoria nel 1990.

Un’investitura quasi ufficiale

Nel futuro di Mick c’è ora la Formula 2, l’ultimo step prima di raggiungere la categoria dei grandi di cui però dovrebbe avere un assaggio a breve. Secondo le indiscrezioni, la Ferrari starebbe pensando proprio a lui per effettuare uno dei test stagionali, previsti dopo le gare in Bahrein o a Montmelò.

Il compito che fino allo scorso anno era ricoperto da Antonio Giovinazzi, diventato pilota titolare della Sauber, potrebbe dunque toccare al figlio d’arte. Il team di Maranello ufficializzerà a breve i nomi dei talenti che entreranno a far parte della sua Academy, tra cui dovrebbe esserci quello di Mick.

Non è un caso che nei mesi scorsi l’ex team principal Maurizio Arrivabene aveva infatti dichiarato che “Le porte per Mick Schumacher in Ferrari saranno sempre aperte”.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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