Secondo un’indagine, i diesel sono stati le auto più usate più vendute nel 2018 (+4,7% rispetto al 2017). Il green attira ma non sfonda, a causa dei costi elevati.
Confermando una recente tendenza maturata negli ultimi mesi, il diesel si conferma il modello più venduto tra gli italiani nel mercato dell’usato.
È quanto emerge da un’indagine del Centro Studi di AutoScout24, sulla base dei dati forniti dall’Automobile Club Italia.
Nel 2018 i passaggi di proprietà sono aumentati del 4,7% rispetto all’anno precedente, per un ammontare complessivo di 3.090.049 atti.
La crescita è ancora più rilevante se allarghiamo l’analisi a cinque anni fa: in questo caso l’incremento è pari al 20,6%. Un dato che si aggiunge anche alla flessione registrata nella vendita di vetture nuove a privati (-2,4%).
Risparmiare conviene, dunque, soprattutto quando si tratta di acquistare una macchina. A rafforzare questa tesi, il prezzo medio delle vetture, pari a 12.280 euro, si mantiene sostanzialmente stabile (+0,9%).
L’età media delle auto in vendita si attesta a 8,3 anni. Non pochi, a dire il vero. Segno che sono tanti gli italiani che programmano la sostituzione della propria vettura per necessità più che per un reale sfizio e voglia di cambiare.
Il Centro-Nord fa da traino
Il diesel continua dunque a tirare. Una quota di mercato che rappresenta il 53,8% del totale, in aumento dell’1,1% rispetto al 2017.
Le limitazioni alla circolazione non sembrano condizionare le scelte degli utenti sull’usato, se si pensa che il 65% delle richieste riguardano vetture a gasolio. I passaggi di proprietà risultano invece in crescita del 7,3%.
Se spostiamo l’analisi tra i capoluoghi di regione, le auto usate più vendute si trovano a Roma (229.979 passaggi), Napoli (142.795) e Milano (138.909).
Se si confrontano i dati con la popolazione residente maggiorenne, ai primi posti ci sono Trento con 834,9 passaggi di proprietà ogni 10mila abitanti, Aosta (719,6) e Perugia (670,8). Fanalini di coda in questa speciale classifica Genova (485,2) e Trieste (499,7).
Le regioni del Nord e del Centro tendono a farla da padrone se prendiamo in considerazione anche l’accessibilità economica delle offerte nei capoluoghi di provincia.
Tra le province “più care” troviamo Trieste con un costo medio di 20.210 euro, seguita da Bologna (15.430 euro), Venezia (14.670 euro), Roma (13.450 euro) e Milano (13.130 euro).
Genova e L’Aquila si ritrovano in fondo a questa speciale classifica: per acquistare una vettura, i compratori devono prevedere rispettivamente 9.870 euro e 9.860 euro di spesa.
Il green attira ma non più di tanto
Sorprendentemente (ma fino a un certo punto) le auto “green”, pur ridestando un certo interesse, continuano a rappresentare un settore di nicchia del mercato. Probabilmente a causa degli elevati costi (il prezzo medio più alto è di 21.090 euro).
Una situazione verosimilmente destinata a mutare nei prossimi mesi, in virtù dell’entrata in vigore del sistema di bonus-malus sull’acquisto di veicoli ibridi o elettrici previsti dalla Legge di bilancio.
Le stesse sensazioni sono confermate da Tommaso Menegazzo, responsabile del Centro Studi di AutoScout24. “Gli italiani – sostiene – scelgono il diesel perché consuma meno e ha una durata maggiore rispetto al benzina. Nel medio-lungo periodo, tuttavia, due fattori sembrano in grado di invertire questa tendenza. Gli investimenti in ricerca e sviluppo delle case auto, orientate verso soluzioni di mobilità sostenibile e accessibile, e i programmi di incentivi all’acquisto di veicoli sempre meno inquinanti da parte dello Stato”.
Staremo a vedere. Nel frattempo registriamo come la Toyota Auris sia la vettura “green” preferita dagli italiani mentre sul fronte dei modelli più richiesti trionfa la Volkswagen Golf.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro