Nella 65esima monoposto realizzata dalla Scuderia di Maranello per la massima Formula ogni concetto della Rossa è stato estremizzato. La Ferrari SF90 è la sesta vettura della generazione ibrida della Formula 1 cominciata nel 2014. Cambia la livrea, ora “rossonera” per il nuovo sponsor.
Nuovi regolamenti, nuovi interventi
La SF90 presentata oggi è la sessantacinquesima monoposto Ferrari realizzata per il Campionato del Mondo di Formula 1. La vettura è costruita nel rispetto dei nuovi regolamenti che impongono diverse modifiche rispetto alle monoposto del 2018. Tra le più evidenti, le ali anteriori e posteriori. Infatti, l’ala posteriore è più larga e più semplice nei suoi profili aerodinamici, mentre quella posteriore è più larga e alta.
I più attenti noteranno che il colore Rosso esce un pochino dai canoni ferraristi. Si fa leggermente più scuro e non è più abbinato al bianco, ma al nero, per seguire i connotati del nuovo sponsor. All’attacco, quindi, abbiamo delle nuove Ferrari “rossonere“. Il che certo non avrà legami calcistici, ma è ugualmente “curioso”.
Poi i deviatori di flusso sulle fiancate sono stati ridotti in altezza, mentre le prese d’aria dei freni anteriori risultano semplificate. Il peso complessivo della Ferrari SF90 sale a 743 kg, con il pilota e il suo equipaggiamento che devono obbligatoriamente pesarne 80. La quantità di carburante disponibile per la gara è salita da 105 a 110 kg. Senza dimenticare che la SF90 è la sesta vettura della generazione ibrida della Formula 1 cominciata nel 2014.
Ala anteriore
L’ala anteriore è una delle componenti più importanti della vettura. Infatti, non solo produce carico anteriore ma determina anche la qualità del flusso al retrotreno che è un fattore chiave per ottenere una buona aerodinamica. Nel 2019 l’ala anteriore è stata semplificata per regolamento. La larghezza aumenta fino a 2 metri, esattamente identica alla carreggiata della vettura, mentre il numero di profili orizzontali non può essere superiore a cinque.
Gli elementi verticali che si trovavano sull’estremità dell’ala sono stati eliminati e la geometria delle bandelle verticali, denominate endplates, semplificate. La ragione di questi cambiamenti è rendere il comportamento della monoposto che ne segue un’altra meno critico.
Presa d’aria freni anteriori
Le prese d’aria dei freni costituiscono un elemento di fondamentale importanza in una monoposto di Formula 1. Sono destinate a raffreddare i dischi freno in carbonio che possono raggiungere temperature di oltre mille gradi. Nel corso degli anni le strutture delle prese d’aria dei freni anteriori sono diventate estremamente sofisticate e sono arrivate ad avere anche una funzione aerodinamica. Nel 2019 anche questo componente è stato semplificato per regolamento.
Ala posteriore
Come avviene per l’ala anteriore, nel 2019 anche l’ala posteriore è stata modificata. Infatti, è più alta di settanta millimetri (870 contro 800 rispetto al piano di riferimento) e più larga (1050 millimetri contro i precedenti 950). Le bandelle laterali sono più lunghe di cento millimetri e ospitano le luci posteriori. Queste ultime sono una doppia serie di led alle estremità laterali dell’ala posteriore, in modo simile a quanto avviene sui prototipi LMP1 e LMP2. Le modifiche regolamentari influiscono anche sul DRS (Drag Reduction System) che è stato reso più efficace.
Bargeboards
I bargeboard sono le paratie laterali che sulle vetture di Formula 1 moderne aiutano a direzionare i flussi dell’aria su alcune zone specifiche della monoposto. Il regolamento della stagione 2019 ha ridotto le potenzialità di progetto in quest’area, riducendo lo spazio a disposizione degli ingegneri. L’altezza limite dei bagboard scende da 475 millimetri a 350 rispetto al piano di riferimento.
Pesi
Il regolamento 2019 della Formula 1 prevede che il peso della vettura salga da 733 chilogrammi a 743 (+10 kg), mentre la quantità di carburante disponibile per la gara aumenta di cinque kg, da 105 a 110. Inoltre, viene stabilito che il peso minimo del pilota con il suo equipaggiamento (incluso il sedile) non deve essere inferiore a ottanta kg. Qualora l’insieme non arrivi agli ottanta kg, sarà necessario piazzare della zavorra in posizioni predeterminate nella zona dell’abitacolo.
Engine cover
Il cofano motore della nuova monoposto Ferrari per la stagione 2019 è decisamente più stretto, al fine di migliorare l’aerodinamica della vettura. Un lavoro di affinamento delle componenti motore e la redistribuzione di alcuni accessori ha permesso di ridurre gli ingombri favorendo il disegno di una carrozzeria molto rastremata con il vantaggio di pulire il flusso verso l’ala posteriore. Lo snorkel è tornato ad una geometria simile a quello della vettura 2016 e lo studio della complessa fluidodinamica interna alla monoposto ha permesso di raggiungere la medesima efficienza di raffreddamento della SF71H, pur con meno volume occupato.
Power Unit
La Power Unit di Formula 1, siglata 064, è formata da sei componenti. Il motore termico e un V6 da 1,6 litri di cilindrata a cui è collegato un turbocompressore. Ci sono poi due motogeneratori: la MGU-K (Motor Generator Unit Kinetic) e la MGU-H (Motor Generator Unit Heat). La MGU-K deriva direttamente dal sistema KERS, che recupera l’energia cinetica in frenata e la accumula nel pacco batterie fino a quattro MJ.
Invece, la MGU-H è il motogeneratore che recupera l’energia termica dal turbo. Un altro degli elementi è il pacco batterie nel quale l’energia recuperata viene accumulata prima di essere impiegata. Il sesto componente è l’elettronica di bordo. Per la stagione 2019 è stata ulteriormente migliorata l’efficienza, sia termica che meccanica, della Power Unit Ferrari 064. Tutto questo lavorando sul processo di combustione del motore, sul sistema di recupero di energia e sullo sviluppo dei fluidi.
Il layout della Power Unit assicura una straordinaria durata a un 6 cilindri che dovrà vivere 7 GP. Per la stagione 2019 è stata ulteriormente migliorata l’efficienza, sia termica che meccanica e si è lavorato sul pacco batteria per ridurre peso ed ingombri.
Motorage.it – La redazione
Dati tecnici
- Telaio in materiale composito a nido d’ape in fibra di carbonio con protezione halo per l’abitacolo.
- Cambio longitudinale Ferrari a 8 marce più retro.
- Comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce.
- Differenziale autobloccante a controllo idraulico.
- Freni a disco auto ventilanti in carbonio Brembo (anteriore e posteriore) e sistema di controllo elettronico sui freni posteriori.
- Sospensioni anteriori a puntone (schema push-rod). Sospensioni posteriori a tirante (schema pull-rod).
- Peso con acqua, olio e pilota: 743 kg
- Ruote OZ anteriori e posteriori 13”
Motore
- Cilindrata 1600 cc
- Giri massimi 15000
- Sovralimentazione Turbo singolo
- Portata benzina 100 kg/hr max
- Quantità di benzina per gara 110 kg
- Configurazione V6 90°
- Alesaggio 80 mm
- Corsa 53 mm
- Valvole 4 per cilindro
- Iniezione diretta, max 500 bar
- Sistema ERS
- Energia batteria 4 MJ
- Potenza MGU-K 120 kW
- Giri max MGU-K 50.000
- Giri max MGU-H 125.000