Mini John Cooper Works GP. La carica dei 300 CV
In occasione dei sessant’anni della Mini, debutterà la versione più potente e performante di sempre della compatta inglese.
La vettura più scattante
Certo che a volte le automobili compiono nel corso dei decenni progressi straordinari. Andiamo indietro nel tempo: 1972, la Mini Cooper 1300, prodotta su licenza dalla italiana Innocenti, ha un brillantissimo motore 4 cilindri 1.275 cc da 71 CV e accelera da 0 a 100 km/h in 11”3/10. Tempo inferiore di ben un secondo rispetto alla Alfa Romeo GT Junior 1300. Tanto è vero che quando si affianca al semaforo l’ultra compatta dalla carrozzeria bicolore è meglio far finta di niente.
Per molti anni la Mini Cooper 1300 fu la vettura più scattante della sua cilindrata. Anche quando era uscita da tempo di produzione sia in Italia che in Inghilterra. Poi il ritorno della Mini Cooper 1.3 alla fine degli Anni 80, prodotta nello stabilimento di Longbridge, con lo stesso motore 1.275 cc rimodernato ma dalle prestazioni ben lontane dal modello originario.
Ma i progressi straordinari cominciano nel 2001 quando la Mini approda alla sua seconda serie completamente inedita. Tanto è vero che nel giro di pochi anni tra Cooper, Cooper S e JCW la potenza andrà da un minimo di 115 CV a oltre 200. Cifre da brivido per una compatta del genere, almeno fino a oggi.
Infatti, “l’asticella” della potenza viene innalzata ulteriormente con l’annuncio in questi giorni della Mini John Cooper Works GP che, udite udite, di CV ne ha ben 300. Merito del motore 4 cilindri 2 litri a iniezione diretta di benzina e sovralimentazione TwinPower Turbo. Unità adeguatamente preparata sia a livello di meccanica (pistoni, alberi a camme, valvole e quant’altro) che sotto il profilo della gestione elettronica. In sintesi la Mini stradale più potente e veloce mai esistita, che arriva giusto in tempo per festeggiare alla grande i 60 anni della leggendaria vettura inventata da Sir Alec Issigonis. Per la cronaca, nel 2006 c’era già stata una Mini JCW GP. Una Mini estrema biposto, prodotta in Italia dopo 30 anni (corsi e ricorsi della storia) dalla Bertone.
Si sta allenando nei circuiti
Lo sviluppo della Mini John Cooper Works GP procede spedito, soprattutto nei test al limite in pista. Il suo debutto in società è previsto non prima dell’anno prossimo. Ma possiamo già anticiparvi che oltre al potentissimo motore 2 litri (ci immaginiamo già il sound con il “backfire” virtuale agli scarichi) la vettura avrà soluzioni aerodinamiche al fine di ottimizzare la deportanza.
Previsti, quindi, estrattore d’aria e alettone posteriori, spoiler anteriore e molto probabilmente anche il fondo piatto come avviene per le supercar. Il tutto per sostenere prestazioni eccezionali, dovute a un rapporto peso-potenza tra i migliori in assoluto. Per la nuova Mini JCW GP, infatti, non si è affatto risparmiato nella scelta di materiali robusti ma leggeri. Tutti in grado di contenere la massa, fibra di carbonio in primis.
Gian Marco Barzan