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Alfa Romeo Giulietta 2019: aggiornata e personalizzabile

Cinque versioni per la berlina compatta milanese appena rinnovata: Giulietta, Business, Sport, Super e Veloce. Nuovi pacchetti a disposizione per rendere più personalizzabile la vettura.

Tutta grinta

Anche se sul mercato da quasi nove anni, l’Alfa Romeo Giulietta è ancora capace di conquistare clienti amanti dello stile sportivo e dell piacere di guida. Ora è la volta del Model Year 2019, non certo una rivoluzione ma un’ottimizzazione della gamma sia a livello degli allestimenti che delle motorizzazioni.

Infatti, la vettura è declinata nelle versioni Giulietta, Business, Sport, Super e Giulietta Veloce. Inoltre, solo per la fase di lancio c’è anche la Giulietta Super Launch Edition particolarmente ricca in termini di dotazioni.

Per le  motorizzazioni, tutte omologate antinquinamento Euro 6D temp, sono proposti il 1.4 Turbo Benzina 120 CV, Multijet 1.6 120 CV con cambio manuale o automatico Alfa TCT e il 2.0 Diesel da 170 CV con Alfa TCT. Scompare la versione top di gamma 1750 TBI da 240 CV. Fanno il loro esordio la livrea Verde Visconti, direttamente mutuata dallo Stelvio in vendita negli USA, inediti cerchi in lega, sellerie specifiche e nuovi Pack. I principali sono:

• Pack Carbon Look: minigonne laterali, la griglia frontale e le calotte degli specchietti in finitura simil carbonio.

• Pack Veloce – Rosso Alfa  

• Pack Veloce – Giallo Corsa con dettagli dedicati

• Pack Tech, standard sulla versione “Launch Edition”, prevede il sistema di infotainment Alfa Connect da 7″ by Alpine con integrazione Apple CarPlayTM e Android AutoTM, telecamera e sensori di parcheggio posteriori, ingresso USB-HDMI e Mopar Connect.

Versioni personalizzate

Giulietta Business propone un’estetica elegante e rinnovata, caratterizzata da paraurti con inserti silver, mentre griglia anteriore, alloggiamento dei fari e maniglie sono satinati. Di serie l’infotainment Uconnect da 6,5” Radio Nav, sensori di parcheggio e cerchi in lega da 16”. 

Standard anche climatizzatore bizona, cruise control e fari fendinebbia. Nuova anche la finitura dei sedili, con parte centrale “a cannelloni” e logo Alfa Romeo sul poggiatesta. A richiesta è possibile optare per i sedili in pelle nei colori cioccolato (ispirati alla gamma Giulia e Stelvio), nero e rosso. 

Invece nella Giulietta Sport, spiccano i cerchi diamantati da 18”, i profili rossi dei paraurti sportivi e il carbon look dell’alloggiamento fari. Le finiture delle maniglie, delle calotte specchi e dell’emblema Giulietta sono in Nero lucido. Inoltre, le minigonne, i cristalli oscurati, la pedaliera sportiva e il batticalcagno in alluminio. 

All’interno debuttano sedili in tessuto e Alcantara, pedaliera in alluminio, cuciture rosse per volante, pomello del cambio e freno a mano. Disponibile tra gli optional il nuovo Pack Veloce Giallo Corsa, che prevede oltre a specifiche finiture l’impianto frenante maggiorato Brembo con pinze Gialle. 

Sportive nel DNA

La Giulietta Super, è pensata per enfatizzare il carattere sportivo del modello. Infatti sono di serie sensori pioggia e crepuscolari, specchietto retrovisore elettrocromico, specchietti retrovisori elettrici, sensori di parcheggio anteriori e posteriori. A questi si aggiungono i cerchi in lega da 17” e l’Uconnect Radio Nav 6,5 pollici.

Sulla Giulietta Super Launch Edition, alle dotazioni della Super si aggiungono cerchi da 18” diamantati, fari Bi-Xenon con Adaptive Frontlight System e DRL Led, Alfa Connect 7 Alpine con Android Auto e Apple CarPlay, telecamera posteriore, cristalli posteriori oscurati, nminigonne laterali e Black interior. 

Anche Giulietta Veloce esalta con elementi estetici Dark Minon e altre dotazioni la sua indole sportiva. Tra questi spiccano minigonne, paraurti sportivi con esclusivo profilo giallo, impianto frenante maggiorato Brembo con pinze gialle, doppio terminale di scarico. A questi si aggiungono i cristalli oscurati, proiettori con trattamento Carbon Look, finitura antracite lucida in Miron per specchi, maniglie, calandra, cornice fendinebbia e inediti cerchi in lega da 18”

Performance globali adeguate

Abbiamo provato su strada la Giulietta nelle versioni 1.4 Turbo Benzina 120 CV Super e 2.0 Diesel 170 CV Alfa TCT Veloce. L’esito del test ha confermato che il 1.4, il 4 cilindri bialbero 16 valvole sovralimentato con un turbocompressore non soffre assolutamente il passaggio alla normativa Euro 6D Temp. Infatti si è dimostrato come sempre veloce nel salire di giri, specialmente con l’Alfa DNA settato in Dynamic. Indimenticabile  quel suo sound che richiama (volutamente) le Alfa Romeo di un tempo. 

Buono il tempo pari a 9”4/10 sullo 0-100 km/h, mentre l’assetto rappresenta un valido compromesso tra dinamismo e comfort. Un deciso cambio di passo in termini prestazionali si avverte provando la Giulietta 2.0 Diesel 170 Veloce con cambio Alfa TCT. Merito della spinta notevole e della capacità di prendere alte velocità in ben poco tempo. 

Un propulsore dalle accelerazioni (0-100 km/h in circa 8”) e riprese entusiasmanti, ben coadiuvato dal cambio Alfa TCT. Cambio veloce ma non velocissimo che ha comunque una funzionalità manuale molto convincente, poiché sia la leva che le levette al volante (optional) sono pratiche. 

Non è la più Alfa tra le Alfa

Se nella guida al limite la 1.4 Turbo Benzina è rimasta abbastanza neutra, la 2.0 Diesel è sottosterzante. Complice il maggiore peso del motore. Un comportamento sicuro, perché è sufficiente alleggerire l’acceleratore per rientrare nella traiettoria corretta, ma non entusiasmante per i guidatori sportivi. 

La Giulietta, infatti, adotta ancora un semplice avantreno McPherson che non recupera ottimamente camber in curva, favorendo l’allargamento delle traiettorie. Non peraltro quando tra Torino e Detroit hanno deciso di produrre vere Alfa Romeo, ossia 4C, Giulia e Stelvio, oltre alla trazione posteriore sono tornati ad optare per le raffinate sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili. E questa è la storia, figlia di un nuovo corso assai apprezzato dagli Alfisti di tutto il mondo. La Giulietta rimane una buona macchina, ma non certo “la più Alfa tra le Alfa”. 

Motorage.it – La redazione

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