Ha inizio per il gruppo FCA l’era dell’ibrido plug-in. Le nuove Jeep hanno autonomia di 50 km in solo elettrico e fino a 240 CV di potenza complessiva.
La rivoluzione è cominciata
La Jeep presenta al Salone di Ginevra le versioni ibride plug-in del Renegade e del Compass. Equipaggiate con tecnologia progettata interamente nel Gruppo FCA, che ha in pratica uffici tecnici diffusi in ogni angolo del mondo, le vetture possono funzionare in modalità full electric per 50 km e vantano prestazioni eccellenti.
Entrambe sono equipaggiate da un motore turbo a benzina 1.3 litri FireFly, coadiuvato da una unità elettrica. Due le potenze massime di sistema disponibili: 190 e 240 CV. Valori indubbiamente impressionanti. Grazie alla propulsione elettrica posteriore, viene attuata la trazione integrale indotta senza l’ausilio dell’albero di trasmissione (e i consumi conseguenti).
Gli ingegneri Jeep spiegano così il sistema: “permette di svincolare i due assi e gestire la coppia erogata in maniera indipendente e migliore rispetto a un sistema meccanico. Renegade e Compass PHEV (questa denominazione ufficiale) sono dotati di un quadro strumenti e di uno schermo di infotainment dedicati, che sono stati aggiornati per aiutare il cliente a gestire tutte le informazioni relative alla guida ibrida quotidiana”.
“Con la spina nel fianco”
Dotati di batterie ricaricabili sia con energia di recupero in frenata, che con il propulsore del vicolo, sia da una presa di corrente elettrica esterna, Renegade e Compass possono raggiungere una velocità massima a zero emissioni di 130 km/h.
La componente elettrica lavora in stretta sinergia con i nuovi motori turbo a benzina, tanto è vero che riguardo la versione da 240 CV lo 0-100 km/h si compie in appena 7 secondi netti. Sempre secondo i progettisti Jeep, i nuovi SUV con tecnologia ibrida plug-in sono anche divertenti da guidare, grazie a una risposta pronta e a un’accelerazione fluida.
Le emissioni si attestano a una media inferiore ai 50 g/km di CO2. Senza dimenticare che lo spunto forte e immediato dato dal connubio tra il motore turbo a benzina e il propulsore elettrico, aiuta non poco nella guida off road più impegnativa. Situazione in cui le Jeep primeggiano da sempre. E ora lo faranno anche con un maggior rispetto per l’ambiente circostante, pronte per scattare “come saette” una volta riguadagnato l’asfalto.
Gian Marco Barzan