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Una Ferrari protagonista alla Pechino-Parigi

La casa di Maranello punta su una Ferrari gran turismo, la 308 GT4, per il raid automobilistico Pechino-Parigi, riservato a vetture storiche. Partenza il primo giugno sotto la Grande Muraglia e arrivo il 7 luglio in Francia.

Compiere una grande impresa è difficile, ripeterla quasi impossibile. È all’insegna di questo leitmotiv, che si ripete nel mondo dello sport, che Giorgio Schon ed Enrico Guggiari partiranno in giro per il mondo per conquistare un sogno.
Una maratona massacrante.

Non potrebbe essere definita altrimenti la settima edizione della Pechino-Parigi, la prestigiosa gara automobilistica che inizierà il prossimo primo giugno (partenza in Cina) e durerà fino al 7 luglio (arrivo alla Place Vendome nella capitale francese).

Trentasei giorni trascorsi su tracciati insidiosi e in condizioni meteorologiche spesso proibitive, che vanno dal secco del deserto alla pioggia torrenziale.

L’obiettivo è riportare il tricolore sul gradino più alto del podio, 112 anni dopo quel 10 giugno 1907 quando la competizione prese ufficialmente il via. Per farlo si è deciso di puntare sulla Ferrari gran turismo 308 GT4 di Rossocorsa, concessionaria ufficiale di Ferrari e Maserati.

Una prima volta storica

La Gran Turismo della casa di Maranello rappresenterà dunque il nostro Paese. Esattamente come avevano fatto allora il principe Scipione Borghese, il giornalista del Corriere della Sera Luigi Barzini e lo chaffeur Ettore Guizzardi facenti parti dell’equipaggio dell’Itala 35/45 HP di 7433 cc (equipaggiata con pneumatici Pirelli) che si è imposta nella prima storica edizione della rassegna.

Oltre un secolo dopo, la sfida si rinnova e registra una lieta prima volta. La Ferrari gran turismo 308 GT4, l’ultima prodotta nel 1975, di Rossocorsa pilotata da Schon e Guggiari è infatti la prima vettura del Cavallino in assoluto che affronterà la Pechino-Parigi.

Mai una Granturismo, oltretutto d’epoca, uscita da Maranello ha affrontato una gara così lunga che prevede anche prove di velocità pura. Per una volta la Rossa non sarà protagonista sulle piste d’asfalto ma su tratti sterrati.

L’imprevisto è sempre dietro l’angolo: occorre farsi trovare pronti

Per reggere il peso della competizione alla distanza, i tecnici sono partiti dalle Ferrari 308 GTB gruppo 4 da rally preparate da Michelotto sul finire degli anni Settanta.

Le attività per l’allestimento sono iniziate lo scorso aprile e si sono concluse alla fine di febbraio. In questi dieci mesi di lavoro la vettura è stata completamente smontata, eliminando tutti gli elementi non funzionali al progetto e ottenendo un risparmio di peso di oltre 200 chilogrammi.

Negli spazi svuotati sono stati ricavati dei vani per alloggiare le sacche con i pezzi di ricambio e gli effetti personali dei piloti. Tutta la struttura è stata poi rinforzata e irrigidita in funzione dell’impiego su strade sterrate e asfalto accidentato.

L’abitacolo è stato inoltre protetto con un roll-bar a gabbia avente parzialmente funzione portante e la meccanica incapsulata e riparata da una slitta sotto-scocca in avional dello spessore di un centimetro.

Particolare attenzione è stata poi dedicata all’assetto, capace di sopportare le più dure sollecitazioni trasmesse dalle numerose buche ed asperità del terreno.

Per la gommatura si è optato per Pirelli CN 36 di misura 205/70R14 per asfalto e Pirelli Scorpion 205/75R15 per gli sterrati. Sul tetto trova posto una seconda ruota di scorta, a scanso di forature. Del resto, le insidie sono tante e occorre farsi sempre trovare preparati.

Per quanto riguarda la colorazione, la scelta non poteva che cadere sul rosso Ferrari con lo stacco del tetto bianco, come sulla vettura gemella che all’epoca disputò la 24 Ore di Le Mans, con l’aggiunta della fascia tricolore sul musetto.

I numeri della sfida

Diamo anche qualche numero della sfida. Ai nastri di partenza si presenteranno complessivamente 108 vetture. Venti Paesi saranno rappresentati dai propri piloti, tra cui il nostro che potrà contare su quattro equipaggi italiani. Quello formato Schon e Guggiari hanno optato per il numero di gara 103.

Undici le nazioni attraversate: oltre a Cina e Francia, i piloti saranno anche in Mongolia, Russia, Kazakistan, Finlandia, Estonia, Lettonia, Polonia, Germania e Belgio. In media saranno percorsi dai 400 ai 650 chilometri al giorno.

Per quanto riguarda i modelli in gara, ci saranno vetture più datate, risalenti al 1907, e altre costruite invece tra il 1948 e il 1975. Infine sono previste 65 prove speciali cronometrate. Vedremo chi avrà la meglio.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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