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F1 Azerbaigian – Ferrari: almeno qualche solletico alle Mercedes

Niente da fare, o almeno non quanto basta. Il tanto atteso riscatto della Ferrari non arriva ancora. Nel GP di Azerbaigian le Mercedes completano la quarta doppietta consecutiva in altrettante gare. Valtteri Bottas vince davanti al compagno di team Hamilton e si riprende la vetta del Mondiale F1. Vettel salva l’onore del Cavallino con il 3° posto, e Leclerc ci mette il giro veloce. Torneo già compromesso?  

Se non c’è il due senza tre, il quattro vien da sé. La massima è stilata dal GP di Azerbaigian, quarta gara del Mondiale F1, che registra un’altra doppietta delle monoposto Mercedes

Mai nessun team era riuscito in una simile impresa nella storia del circus. Questo rende bene l’idea dello strapotere delle Frecce d’argento, che sembrano avere una marcia in più in questo avvio di stagione. Con tanti sforzi, neppure la Ferrari riesce ancora a trovare l’antidoto per sconfiggere la scuderia tedesca.  

Valtteri Bottas conquista il secondo successo stagionale, davanti al compagno di team Lewis Hamilton, spodestandolo provvisoriamente dal trono iridato. La classifica vede il Re Nero inseguire a un punto di distanza. Si profila dunque un duello in casa per la corona più ambita. Questo hanno detto le prime quattro gare della stagione. 

Qualche buona goccia nel bicchiere delle Rosse

 Anche a Baku le Rosse stanno dietro. Nel sacco hanno messo almeno il 3° posto di Sebastian Vettel, che deve anche vedersi dall’assalto di Max Verstappen, distante soltanto una lunghezza. 

E a poco serve anche la quinta posizione strappata da Charles Leclerc, ottenuta dopo una grande rimonta rispetto alla partenza arretrata dopo il “muro” nelle seconde qualifiche. Leclerc si è portato a casa anche un punticino extra per il giro veloce.  Il morale a Maranello rimane ancora cupo. La tappa-sfida successiva è prevista il 12 maggio a Montmelò, in Spagna.  

Una gara all’insegna della monotonia

Chi si aspettava una gara pazza, memore delle passate edizioni, stavolta è rimasto deluso. Nessuno scontro, nessuna Safety car, nessuna variabile in grado di sconvolgere una corsa dall’esito già scritto in partenza.

Bottas ha gestito abbastanza agevolmente la pole position, ottenuta davanti a Hamilton, grazie a una partenza impeccabile che ha confermato le gerarchie iniziali. Soltanto nel finale il campione in carica si è rifatto sotto, mettendo un pizzico di sale in più in coda.  

Alle loro spalle Vettel, che ha avuto se non altro il merito di condurre in porto una gara che non prometteva bene per il Cavallino. Tuttavia pochi dalle parti di Maranello brinderanno a questo risultato, che conferma le difficoltà della Rossa. Il divario rispetto alle Mercedes si è fatto ora importante. E forse più che guardare avanti in classifica, converrà fare attenzione a ciò che succede dietro con le Red Bull che inseguono. 

  Leclerc sugli scudi ma quanti rimpianti

Le uniche note liete per la Ferrari arrivano ancora da Leclerc. Il monegasco, primo in Q1, ha poi rovinato tutto in Q2 sbattendo contro il muro, il che lo ha costretto a partire dalle retrovie. Il ferrarista è stato autore di una buona prima parte in cui, con una serie di sorpassi in serie, si è ritrovato addirittura in testa sfruttando i pit stop delle Mercedes. 

La strategia di sfruttare le gomme di mescola media, più dura, e di tenerlo fuori il più a lungo possibile non ha però pagato alla lunga distanza. Alla fine arriva Comunque un buon 5° posto che non basta però a compensare i rimpianti delle qualifiche. E il giro più veloce vale comunque un sorriso. Le premesse per un week-end diverso c’erano tutte dopo le prove libere che lo avevano visto balzare in testa. Prendiamolo come un errore di gioventù: il ragazzo si farà. 

Piove sul bagnato per Ricciardo

Tra le due Rosse, si piazza quindi Verstappen che nel finale insidia Vettel per il podio. Out invece il compagno di team Pierre Gasly, costretto al ritiro da un problema alla power unit Honda. 

Buona la prestazione di Sergio Perez, 6° con la Racing Point, seguito dalle McLaren di Lando Norris e Carlos Sainz Jr, e dal collega Lance Stroll. La Haas di Kevin Magnussen chiude la top 10. 

Altro weekend negativo per Daniel Ricciardo, al terzo “zero” in quattro gare, coinvolto in un incidente con la Toro Rosso di Kvyat. Per il pilota della Renault oltre al danno arriva la beffa: in Catalogna sarà retrocesso di tre posizioni in griglia.  

MotorAge.it – Andrea Sicuro

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