Limite di 150 km/h in autostrada: la Lega promuove, M5s protesta
Il Ministro dei Trasporti prende posizione contro l’innalzamento dei limiti in autostrada, puntualizzando che l’alta velocità è tra le principali cause di morte e incidenti stradali. Invece Alessandro Morelli (della Lega) afferma che “le auto non sono più quelle di una volta”.
Toninelli è contrario
Nei mesi scorsi nel Governo si era discusso di innalzare da 130 km/h a 150 km/h i limiti di velocità in autostrada, a patto che abbiano 3 corsie più quella d’emergenza, l’asfalto drenante e i controlli elettronici Tutor. Però il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che in precedenza pareva aver accettato l’iniziativa, ora si dichiara fortemente contrario. Infatti ritiene la proposta dei 150 km/h “fuori dal tavolo” e che come lui stesso afferma “non possiamo tollerare gli oltre 3.300 morti sulle strade del 2017 ed i 1.480 nei soli primi 6 mesi del 2018”.
Il Ministro ha anche precisato che il Movimento 5 Stelle è contrario all’innalzamento dei limiti di velocità in autostrada, perché proprio i limiti sono tra le principali cause di morte e di incidenti sulle strade.
Morelli: limiti vetusti
Al contrario, il Presidente della commissione trasporti della Camera, il leghista Alessandro Morelli, afferma: “gli strumenti di sicurezza stradale, attivi e passivi, hanno fatto tanti e tali passi avanti negli ultimi decenni per cui ha poco senso mantenere in vigore quei limiti oggi che i rischi sono connessi a comportamenti diversissimi.
Le automobili oggi sono dotate di strumenti sofisticatissimi. Dalla frenata assistita al Cruise control adattivo, che un tempo neppure erano pensabili – ha aggiunto il deputato leghista. Tutte ragioni in più per non proseguire con limiti che oggi possono essere inutilmente severi in quanto figli di una diversa stagione. I vantaggi che avremmo sono un “traffico più scorrevole, tempi di percorrenza più rapidi per tutti e poi, vogliamo dirlo? La libertà di muoversi, fatta salva la sicurezza, in maniera meno legata”.
Ma Ministro dei Trasporti teme anche la distrazione alla guida. “Il punto vero – afferma Toninelli – è che oggi dobbiamo anche affrontare il problema della disattenzione durante la guida, che in nove casi su dieci è provocata dall’utilizzo di cellulari. Stiamo studiando misure della massima incisività”.
Sarebbe un primato mondiale
Onestamente sarebbe bello potersi muovere in libertà e contemporaneamente in tutta sicurezza, ma è davvero fattibile? Se siamo un po’ perplessi sui 150 km/h in autostrada è perché le criticità sono davvero tante. Per esempio il traffico intenso ed eterogeneo oppure la scarsa manutenzione per molte vetture. Basta pensare al sotto gonfiaggio degli pneumatici che a 150 km/h, come del resto a velocità molto meno elevate, comporterebbe spazi di frenata inaccettabili. Senza parlare dell’inevitabile innalzamento delle probabilità di incidenti causati, se non dalla scarsa abilità del guidatore, certamente dalla scarsa attenzione.
Infatti nel resto del mondo nessuno è autorizzato a viaggiare così veloce in autostrada, tranne alcuni tratti in Germania privi di limiti, peraltro sempre più rari. E’ noto che in Europa la tendenza è al limite di 120-130 km/h. Mentre curiosamente l’andatura più alta si può tenere negli USA solamente nello stato del Texas: 137 km/h. Però negli altri stati nordamericani il limite varia dai 100 ai 120 km/h in media.
Asfalto drenante? Non basta per per andare veloci
Una delle condizioni per poter viaggiare a 150 km/h in autostrada è subordinata alla presenza dell’asfalto drenante. Questo lascia intendere come questa andatura verrebbe consentita anche in presenza di pioggia, aumentando probabilmente i rischi di incidenti.
Con l’asfalto bagnato, infatti, l’aderenza diminuisce drasticamente anche con il manto drenante, quindi cala la stabilità e si allungano gli spazi di frenata. L’unica particolarità di questo tipo di asfalto è appunto quella di drenare la pioggia a vantaggio della visibilità e evitando così i “vortici” d’acqua. Meglio tenerci i nostri 130 km/h su fondi asciutti e i 110 in caso di pioggia, fidatevi!
Motorage.it – La redazione