Fasi finali di collaudo per la più versatile McLaren di sempre, che sarà presentata nel prossimo mese di maggio.
A Woking si apre un nuovo capitolo
Di supercar veramente versatili, capaci di portarti tranquillamente nel percorso casa-ufficio- casa e di scatenarsi durante il fine settimana in pista, ce ne sono veramente poche. Una su tutte la Porsche 911. E proprio in questa fascia ristretta di mercato ha deciso di scendere la McLaren che a maggio presenterà quella che in codice è conosciuta come “Grand Tourer”, della quale potete osservare le immagini di un prototipo.
La vettura ha il motore posteriore centrale, due posti e performance che si preannunciano molto elevate. La fase finale dei collaudi, che si sta svolgendo in questi giorni, prevede anche un viaggio di 1.600 km da Barcellona a Woking. Il modo ideale per avere conferme, semmai ve ne fosse la necessità, circa la sua vocazione gran turismo.
Cuore generoso
Il motore della McLaren “Grand Tourer” è l’ormai arcinoto V8 biturbo “flat- plane”, la cui potenza massima dovrebbe essere abbondantemente superiore ai 600 CV. Un propulsore propenso ad allunghi imperiosi come ben pochi altri sovralimentati, coadiuvato dal rapidissimo cambio doppia frizione a 7 rapporti. Inoltre, il posizionamento centrale posteriore del motore assicura un buon equilibrio dei pesi sui due assali, e un comportamento che ricorda molto da vicino le monoposto di Formula 1.
Naturalmente, rispetto alle altre McLaren, la Grand Tourer ha un setup dell’assetto più confortevole, ma non mancherà certo la possibilità di regolare gli ammortizzatori a controllo elettronico su tarature molto sportive, al pari di altri aspetti che vanno dalla servoassistenza dello sterzo alla risposta del cambio.
La “Grand Tourer” è stata preannunciata a sorpresa al recente Salone di Ginevra dal CEO McLaren in persona Mike Flewitt, che nell’occasione ha dichiarato: “La quarta vettura che farà parte del piano di sviluppo Track25 sarà un modello a se stante. Una coupé tipo “Grand Tourer” in grado di garantire altissime prestazioni e la necessaria comodità per i viaggi che non deriverà da alcuno dei nostri modelli già in produzione o in fase di sviluppo”.
In sostanza, aggiungiamo noi, impostazione tecnica generale a parte, nel definire la “Grand Tourer” i designer e gli ingegneri McLaren sono partiti dal classico foglio bianco. Un gran bel vantaggio non solo in termini di creatività, ma anche per raggiungere l’obiettivo finale, ossia creare una delle più potenti e veloci gran turismo al mondo. E chissà se oltre a “intercettare” la classica clientela della Porsche 911, la McLaren “Grand Tourer” non riesca anche a interessare chi guida abitualmente Bentley Continental GT piuttosto che Maserati GranTurismo.
Gian Marco Barzan